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«Hana, questi sono i contratti dell'azienda, devono essere revisionati e pronti per mercoledì». Sollevo di poco il capo dalla scrivania e guardo una delle dipendenti dell'azienda che mi porge un malloppo di fogli più grande della mia testa.
«Uhm, ok grazie».
Sbuffo sonoramente, sono molto stanca, ieri notte io e Chanyeol avevamo fatto tardi; avevamo parlato tutta la notte di musica, di lavoro e... di Mukoyōshi. Sono contenta che mi abbia rivelato tutte quelle informazioni sul mondo dei "mariti adottati", senza di lui probabilmente brancolerei ancora nel buio in cerca di risposte.

«Quindi io non posso sposare nessun altro uomo al di fuori di un Mukoyōshi?» .

Mi ritornano, come un fiume in piena, tutte le domande che ho fatto a Chanyeol ieri notte, la conversazione che abbiamo avuto occupa la mia mente non lasciandomi nemmeno un secondo. Per la prima volta in vita mia, non ho un piano, non so cosa fare. Sono arrabbiata e delusa, come ha potuto farmi una cosa del genere mio padre?

«Mi stai dicendo che dovrei rinunciare all'azienda per far sì che io sia libera da questa "maledizione"?»

Non abbiamo mai avuto uno splendido rapporto, è vero, ma addirittura non riconoscermi come sua erede, mi fa provare una morsa allo stomaco. Mi riteneva incapace? Non si fidava di me? Oppure odiava il fatto che il suo duro lavoro sarebbe passato nelle mani di una donna?

Troppe domande, ma nessuna risposta.

Alzo lo sguardo in direzione della scrivania di Taehyung, e faccio una piccola smorfia guardando quella grande sedia vuota: il corvino questo pomeriggio aveva una riunione importante e ovviamente essendo lui il capo, io dovevo rimanere qui e fare il lavoro sporco.
Mi sarebbe tanto piaciuto partecipare ad una di quelle riunioni, sedermi a quei lunghi tavoli e parlare delle mie idee.

Mi appoggio con i gomiti sulla mia piccola scrivania e abbandono del tutto la grande pila di fogli accanto a me.
Sono del tutto immersa nei miei pensieri e guardo un punto indefinito della grande stanza; tiro uno sbadiglio dopo l'altro, maledicendomi per aver fatto così tardi ieri notte, eppure ne era valsa la pena: Chanyeol è un ragazzo d'oro, gentile e anche romantico. Sono contenta di averlo conosciuto.

Eppure...

«Perché so bene che alla fine sceglierai lui, ma sarei un idiota a lasciarmi sfuggire l'occasione di averci, anche solo provato, a conquistare una ragazza come te».

Sorrido al pensiero di Chanyeol che mi dice questa frase sicuro di sé, ma anche tanto timidamente. Non so perché sia convinto che sceglierò Taehyung, insomma, non ne avrei motivo.
Taehyung è... Taehyung.
Infantile, lunatico, con un pessimo sarcasmo, la faccia d'angelo e gli occhi così furbi, ma tanto vuoti.
A volte ripenso a quel bacio rubato e a come il suo viso cambi ogni volta che lo respingo, sembra ritornare il ragazzino di sei anni fa, così assente e malinconico.
Mi porto inconsciamente le dita sulle labbra premendole leggermente e ripensando alle sensazioni di quel bacio.
Per lui non ha significato niente, dice; ed è vero perché ha deciso di riprovarci con Lily.

Mukoyōshi // K. TaehyungDove le storie prendono vita. Scoprilo ora