[COMPLETATA]
Mukoyōshi «Letteralmente "genero adottato", è un uomo adulto che viene adottato in una famiglia come marito di una figlia, prendendone il cognome». Questa è la sorte che toccherà a Kim Hana, giovane figlia del capo di una delle più gran...
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La settimana è volata velocemente, come al solito, e tra riunioni e scartoffie, siamo già al fine settimana. A venerdì più precisamente. Questa sera, Chanyeol e i suoi amici, terranno un concerto in un locale nel quartiere di Hongadae e onestamente, non ho molta voglia di andarci. Dopo l'ultima discussione avuta con Chanyeol, sento che le cose tra di noi stanno diventando sempre più complicate; per non parlare della confusione mentale che mi sta generando Taehyung ultimamente.
Mi sento sempre più vicina a lui, da quando abbiamo chiarito ci sentiamo molto più a nostro agio e gradualmente stiamo costruendo ciò che avremmo dovuto fare sei anni fa. Purtroppo, però, non ho ancora avuto modo di far sviluppare le foto della sua vecchia macchina fotografica; troppo impegnata con il lavoro. Tuttavia, non posso fare a meno di sentirmi in colpa, non dovrei impicciarmi così nel suo passato, dovrei aspettare che sia lui a parlarmene al momento giusto. Ma quando arriva questo momento?
«Terra chiama Hana! Terra chiama Hana! Hello!!!».
Mi risveglio dai miei pensieri con le dita di Jennie che schioccano davanti la mia faccia. La corvina ha insistito, affinché questo pomeriggio decidessimo cosa indossare per il concerto di stasera, e ha invitato –a casa mia– anche Nayeon e Irene. In realtà, per quanto non voglia ammetterlo, Jennie è qui perché le mancavamo tutte, e ha voluto organizzare una sorta di "riunione" tra noi quattro, ma è troppo orgogliosa per ammetterlo. Però non contesto, se questo è il suo modo per dimostrare che ci tiene a noi, allora mi va bene. Sono contenta che sia entrata a far parte della mia vita.
«Allora, hai deciso cosa vuoi indossare?» mi chiede aprendo l'armadio e rovistando tra i miei vestiti, facendo anche delle smorfie disgustate di tanto in tanto a causa del nostro stile modaiolo differente.
«Jennie è un concerto rock, cosa vuoi che indossi, l'abito da sera?- chiedo sarcastica sfilandole dalle mani un mio vecchio cardigan bianco, prima che lo butti nell'immondizia- Indosserò un pantalone nero, una t-shirt, converse e un chiodo in pelle».
Jennie ruota gli occhi al cielo e si volta verso Nayeon, l'unica che effettivamente si accosta di più al suo stile «Ti prego, aiutami. Dille qualcosa!».
«Combatti contro un mulino a vento! Io ormai ho perso le speranze con lei!» esclama Nayeon facendo spallucce. Sospiro scocciata e guardo Irene, che invece è sempre dalla mia parte.
«Jennie e Nayeon hanno ragione, Hana. Sai bene che non è un semplice concerto». Beh, quasi sempre...
«Siete delle pessime amiche» scherzo nascondendo un sorriso, ma loro scoppiano a ridere; sanno che non potrei mai dirlo sul serio. Le amo come se fossero delle sorelle. Anche se una di loro, tecnicamente lo è.
Così, onde evitare altri commenti sul mio, praticamente non esistente stile, tiro fuori dall'armadio il mio asso nella manica: un semplice vestito nero, corto e scollato al punto giusto in un materiale simile alla seta, morbido e adatto a tutte le occasioni. «Va bene questo?» chiedo ormai al limite dell'esasperazione e il trio approva senza ulteriori cenni di dubbio.
