capitolo 2

1K 34 16
                                    

Finalmente il treno era arrivato e tutti i ragazzi si precipitarono all'uscita; una volta scesa dal mezzo, i miei occhi si incrociarono con quelli di ghiaccio del ragazzo affascinante che all'inizio mi aveva insultata, fu un attimo solo ma a parer mio parvero ore.

Lo vidi scomparire, dentro di me si creò un fuoco che non riuscii a decifrare. Annebbiai i miei pensieri e seguii la massa per andare a prendere le barche per la scuola più famosa del mondo magico: Hogwarts.

Ero emozionata, il sangue scorreva veloce nel mio corpo e il mio respiro si fece irregolare, non sapevo che cosa fosse successo, ma ero certa che in me scorreva una quantità enorme di adrenalina.
il tramonto era coronato da sfumature rosate, arancioni e gialle: un vero e proprio mix di colori meravigliosi.
l'imponente castello prese una sfumatura mozzafiato grazie al panorama e mi fece ricredere sul disprezzo di questa scuola: era semplicemente perfetta.
una volta arrivati la professoressa McGranitt mi fece aspettare fuori dalla sala grande, gli altri ragazzini entrarono e venivano smistati nelle loro case. passò una mezz'oretta e il professor Silente iniziò a parlare:

- bene, ora che i ragazzi del primo anno sono stati smistati è arrivato il momento di presentare una nuova alunna, partirà dal 4⁰ anno perché ha già studiato in un'altra scuola, accoglietela con il giusto decoro!"

Le porte si spalancarono e attraversai la sala grande arrivando ad una sedia con un cappello, tutti mi fissarono e iniziarono a fare commenti. ero molto imbarazzata, ma mi feci forza e mi sedetti: la professoressa mi mise il cappello sulla testa e lui iniziò a parlare.

- guarda un po' chi abbiamo qui... una Riddle, mi ricordo quando tuo fratello Tom è stato smistato...

quando gli studenti udirono il mio cognome iniziarono a bisbigliare squadrandomi dalla testa ai piedi: alcuni ridevano sotto i baffi, altri sembravano aver... paura.

- sei scaltra, ambiziosa, schiva, sei degna del nome che porti e soprattutto hai fegato...
non ho proprio dubbi: SERPEVERDE!

Il tavolo di quest'ultimi fece un applauso e mi diressi verso di loro.
non ero affatto sorpresa, anche perché tutta la famiglia Riddle era serpeverde, il cappello parlante sembrò essere d'accordo del fatto "sei degna del nome che porti": non era un nome da invidiare, anzi il contrario.

mi sedetti vicino a mio fratello che mi diede una pacca sulla spalla e si congratulò con me per non essere stata un fallimento anche in questo e cercai di scambiare due parole con qualcuno, ma tutti sembravano avere la testa altrove...

- ciao! io sono Pansy, Pansy Parkinson.

- ciao! piacere di conoscerti, Clarissa, per gli amici Claire.

- benvenuta in serpeverde! spero che ti troverai bene qui! inizialmente è un pò difficile ambientarsi... ma non preoccuparti, dopo sarà tutto diverso e ti sentirai come a casa!

- ehm... grazie mille... spero di ambientarmi in fretta.

- certo! già che ci sei oggi c'è una festa di bentornato ad Hogwarts nella nostra sala comune, ti va di venire? così almeno conosci qualcun altro...

- va bene, vengo.
pansy sorrise, mi sembrava simpatica.

attraversai i corridoi per poi andare nei sotterranei dove c'era il dormitorio, mi feci dire la parola d'ordine: pureblood, ed entrai.
la luce era fiacca, era un grande spazio, al centro c'erano dei divanetti in pelle color smeraldo e un tavolino in vetro verde petrolio. dietro la zona relax c'erano due scale a chiocciola, a destra c'era il dormitorio femminile, a sinistra quello maschile.

una volta saliti sopra c'erano diverse porte e in ogni stanza c'erano due persone. io dovevo condividerla con? Pansy Parkinson e Clarissa Riddle. lessi il nome sulla porta ed ero stata fortunata, era l'unica persona con cui avevo parlato apparte mio fratello.
una volta messo tutti i vestiti nell'armadio, ne scelsi uno per la festa, controllai l'ora ed erano le 20:40, cavolo! avevo solo 20 min per prepararmi! mi misi il vestito e
(la foto qui sotto)

 una volta messo tutti i vestiti nell'armadio, ne scelsi uno per la festa, controllai l'ora ed erano le 20:40, cavolo! avevo solo 20 min per prepararmi! mi misi il vestito e(la foto qui sotto)

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

andai di sotto: era un vero e proprio boato, probabilmente avevano fatto un incantesimo alla porta di ingresso per evitare di far sentire tutto il frastuono.
c'erano lucine colorate ovunque e al lato era allestito un piccolo tavolino con delle leccornie da sgranocchiare.
ovviamente non passai inosservata e tra la folla intravidi pansy che si stava avvicinando verso la mia direzione.

- Clarissa sei bellissima! poi dimmi dove hai comprato il vestito perché è veramente da urlo!

la ringraziai per i bei complimenti e scendemmo in pista.
un mucchio di corpi sudati mi stava addosso e cercai di farmi spazio tra di essi per prendere ossigeno.
era allestito anche un mini bar e chiesi un martini.

lo bevvi tutto d'un fiato e provai tutte le altre bevande alcoliche che avevano da offrire: se dovevo divertirmi lo dovevo fare bene.

dopo un po' mi accorsi che Draco non aveva smesso di fissarmi per tutta la serata, stava seduto su uno dei divanetti con due ragazze praticamente addosso che volevano solo portarselo a letto.

l'alcol ormai aveva preso il controllo del mio corpo e così andai a scatenarmi sulla pista, avevano messo delle canzoni latine e questo incrementò la mia pazzia.

sentivo gente che si strusciava sul mio sedere cercando di persuadermi, ma la testa era altrove, aveva solo un pensiero: Draco si sarebbe avvicinato a me.

mi ero imposta questo obbiettivo, o forse era l'alcol che parlava per me?

- Clarissa Alexandra Riddle, smettila di ballare, sono le 2:30, sei ubriaca fradicia e dovresti andare a farti una bella doccia.
Tom mi strattonò da un braccio e mi fece sedere su una poltrona in pelle.
aveva gli occhi fissi su di me e con uno schiocco di dita mi riportò alla sua attenzione.

- tranquillo fratellino, ho tutto... sotto controllo.
respiravo a fatica e mentre parlavo delle risate uscivano dalla mia bocca facendo spazientire mio fratello.

- vai a farti una doccia oppure domani non ne esci viva.
mi disse infine scuotendo la testa in preda alla disperazione.

- oddio mio, in effetti mi gira un po' la testa, si, hai ragione mi vado a fare una doccia. anzi fratellino entri con me?
d'improvviso pensai alle parole che avevo appena detto: ero forse impazzita.
scoppiai a ridere e lui si mise una mano sulla fronte avvilito.

- cosa!? ma sei pazza? non ci pensare nemmeno.

- dai andiamo, ce la facevamo sempre insieme.
non mi fermai su quell'affermazione perché ero talmente ubriaca che quella situazione mi sembrava talmente divertente da alimentarla.

- si ma adesso siamo cresciuti e se entro in doccia con te potrebbe succedere... hai capito.

- che avresti intenzione di fare? ti potresti eccitare?
mi misi una mano sulla bocca e scoppiai a ridere.

- avanti, ti accompagno in stanza così puoi riprenderti.

- nooo! aspetta, devo ancora accalappiare Draco... DRACOO guarda come ballo!

- ma che stai fuori di testa!
forza andiamo prima che mi fai venire un esaurimento nervoso.

Mi girava parecchio la testa e così decisi di andare a farmi la doccia per darmi un minimo di sollievo.
una volta fatta mi sentii meglio e mi misi a dormire. Silente aveva dato il giorno libero domani per visitare la scuola e quindi le lezioni sarebbero state annullate. mi misi sotto le coperte,
mi ricordavo a stento quello che mi aveva detto mio fratello, ma le urla verso di Draco erano impresse nella mia mente e non se ne volevano andare: cosa speravo di ottenere? che lui venisse da me e che poi avesse avuto accesso ad ogni singola parte del mio corpo?
nossignore.
ringraziai mio fratello per avermi tolto da quella brutta situazione e mi addormentai con Brittany che mi accarezzava le mani con il suo pelo tanto delicato e morbido.

mania Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora