mania

capitolo 9

eravamo pericolosamente vicini.

lui stava per baciarmi, quando voltai la testa, così le sue labbra si scontrarono sulla mia guancia.

- e dai, andiamo!

- non mi rompere i coglioni.
dissi dandogli un pugno sul braccio in modo scherzoso.

- io sono serio però.
si leccò le labbra e poi mi guardò negli occhi.
i nostri visi si avvicinarono e le nostre labbra si incontrarono ancora una volta, ma in modo più gentile rispetto alle altre volte.

mi misi a cavalcioni su di lui mentre scendeva con le mani verso i fianchi fino ai miei glutei.

le nostre lingue crearono una danza magnifica e mi morse leggermente il labbro facendomi gemere.
mi mossi poco e lentamente su di lui facendolo impazzire.
ci staccammo e mentre mi muovevo piano su di lui ci guardavamo negli occhi.
sentivo la sua protuberanza premere sul mio punto sensibile e in quel momento realizzai che c'era solo stoffa a separarci.

sentii dei passi fuori dalla porta e subito mi spostai da sopra di lui e mi misi affianco facendo finta di niente.

- ricordati che questa cosa rimane tra noi, Malfoy.

- ma noi che... che cosa siamo?

- niente.

Blaise ci venne a chiamare e tornammo dagli altri.

Merula mi si avvicinò di scatto e mi portò in un posto più appartato.

- Clarissa Alexandra Riddle, che cosa è successo in quella stanza?

- nada.

- in che senso "nada", ci sei stata venti cazzo di minuti!

- ci siamo limonati e basta.

- CHE COSA HAI DETTO?

- guarda che è normale, non è la prima volta.

- e me lo dici così?! voglio tutti i dettagli, ORA!

- non adesso, dobbiamo tornare dagli altri dai.

- okay.
disse imbronciata e ridacchiai.
ritornammo a giocare fino a che non iniziò a farsi sentire la noia.

Ore 3:50

Quasi tutti erano ubriachi e stanchi, io, Malfoy, Tom e Merula eravamo sobri.

Strano da parte mia, visto che mi scolavo cinque bottiglie di whisky alla volta.
Una volta ero pure finita in ospedale, mi avevano dovuto fare una lavanda gastrica, avevo 14 anni, era preoccupante.

Stefan non era venuto, ma...
parli del diavolo, e spuntano le corna!
lo vidi scendere con dei pacchetti di sigarette e mi pare fossero delle medicine.

Arrivò qui da noi.

- qui c'è bisogno di dare un po' di animo a questa festa! menomale che ci sono io a salvarvi!
iniziò a gridare attirando l'attenzione di tutti;

andò sul tavolo, prese le pastiglie e le schiacciò.

cazzo, aveva portato la droga.

Tom mi guardò e io annuii.

- dolcezza ne vuoi un po'?
mi porse una banconota tutta arrotolata e il vassoio con una polverina bianca.

- ho 15 anni ma sei impazzito?

- ok, ricevuto, Malfoy?

- levati dalle palle Salvatore. gli rispose freddamente il biondo.

- bene, allora la vado ad offrire agli altri!

io uscii dalla sala comune con Malfoy e Tom che mi inseguivano.
non volevo vedere quello scenario.

- sorellina ma dove cazzo vai! è notte fonda ma sei impazzita? gazza se ci scopre ci ammazza!

- cazzi vostri, a me che me ne frega.

Draco iniziò a correre più veloce del solito e mi prese il polso.

- cazzo, Riddle ma ti stai ferma? mi spieghi che cos'hai? perché te ne sei andata? sono cose che succedono.

- tu non sai un cazzo! non sai proprio niente di me, della mia vita privata, non sai nulla! ora vattene Malfoy voglio stare da sola.

- no, ora mi dici che succede.
mi strinse il braccio ancora più forte.

- succede che te ne devi andare a fanculo.
ribattei infastidita, Draco Malfoy doveva imparare a stare al suo posto. 

- Sei solo una stronza di merda.

-Ma leccamela! Tanto so che ti farebbe piacere!
gli urlai facendogli il dito medio.
per fortuna ero vicino al quadro del giardino segreto, così decisi di entrare per liberare la mente.

aprii il quadro, ma non c'era nulla, solo muro.

cazzo, non potevo più entrare? non potevo crederci.

me ne andai in camera e presi la bacchetta e la mappa del malandrino.

vidi dov'era gazza e per fortuna si trovava dall'altra parte del castello da dove stavo io.