capitolo 14

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mi vestii e scesi in sala grande.

vidi Merula e Pansy che si precipitarono su di me e mi fecero un sacco di domande di dove fossi stata, perché ero sparita.
come facevo a dirgli che avevo fino a mezz'ora fa stavo scopando con Malfoy?

- ragazze lasciatemi in pace, volevo stare da sola.

- si, ma ci hai chiuso fuori dalla nostra camera, abbiamo dovuto dormire in camera di Blaise e Theo.

- sti cazzi. avete fatto una cosa a quattro?

- ma che sei scema?

poco dopo varcò la soglia il biondo che mi rivolse un ghigno furbo.
aveva ancora i capelli umidi.

volevo andare nel giardino segreto per riflettere e capire che gran cazzata avevo fatto.

nonostante fosse stato il miglior sesso della mia vita, lo consideravo un errore visto tutto il casino che era successo in precedenza.
era stato un maledetto errore.

entrai di soppiatto e mi scontrai con Ginny Weasley. mi salutò dolcemente e poi uscì dal quadro.
una volta oltrepassato il tunnel mi feci cullare dal venticello fresco che popolava il giardino. decisi di entrare nel gazebo, visto che non ci avevo ancora messo piede.

mi avvicinai e notai una poltrona molto antica, aveva un serpente sui manici ed era completamente in oro, mi ci sedetti e d'improvviso mi ritrovai in una stanza buia.

non c'era letteralmente nulla, solo sangue ormai secco.
notai in un angolo un vassoio con un pezzo di pane ricoperto di formiche e altre bestie varie e una rivista.
mi avvicinai cautamente e la riconobbi immediatamente: i maghi brillanti.
da bambina amavo quella rivista e, ogni volta che usciva un nuovo numero, ero sempre la prima ad acquistarlo.

"lumos" dissi e subito dalla bacchetta uscì un fascio di luce.
una volta messa a fuoco tutta la stanza la riconobbi.

era il seminterrato di mio padre.

tutti i ricordi e gli incubi iniziavano a fare spazio nella mia testa, trovai la solita e agghiacciante scala a chiocciola, fino a che non mi ritrovai nel mio salone.

questa cosa non ha alcun senso...

quella sedia era una passaporta? e perché conduceva proprio a casa mia? o meglio, casa di mio padre?

attraversai la sala e non volava nemmeno una mosca.
in casa sembrava che non ci fosse nessuno.
salii le scale che conducevano al piano di sopra e scricchiolarono sotto le mie scarpe.

percorsi il corridoio e mi fermai alla porta della mia camera da letto.
non era cambiata, c'erano ancora le lenzuola che avevo lasciato a settembre, avevo notato la rosa che era fresca e bella bianca, sicuramente Pascal l'avrà cambiata ogni giorno (Pascal è uno degli elfi domestici).

poco dopo sentii una voce,

- Clarissa che cosa ci fai tu qui? vacanze ad Hogwarts?

- no, mi potresti gentilmente spiegare perché fino ad un minuto fa ero ad Hogwarts e quello dopo mi sono ritrovata nel seminterrato di casa mia?
sbottai all'improvviso e assunse un'espressione sorpresa.

- ah... capito, so benissimo di che cosa stai parlando, il giardino di Salazar Serpeverde. è un luogo sacro, solo chi ha occhio e testa può vederlo, solo i serpeverde hanno accesso.

- ma non è possibile, ho visto Ginny Weasley che stava là, non è possibile.

- quel giardino può essere aperto anche dalle persone pure di cuore, evidentemente ha un animo puro.

- e cosa mi dici di quella passaporta? perché conduce qui?

- molto tempo fa, quando ero un ragazzo e frequentavo anch'io la scuola di Hogwarts; bellatrix e io abbiamo costruito quella passaporta per attuare il mio piano di allora.
tutti i mangiamorte potevano accedere e venire direttamente al mio quartier generale, ovvero casa mia. era anche un ottimo modo per attaccare Hogwarts dall'interno visto che quel giardino sta nei sotterranei.

- ah si, giusto. per attuare il tuo piano completamente folle che ha ucciso un sacco di maghi e streghe, ma soprattutto mezzosangue.
non immagini quante volte mi sia maledetta per essere figlia tua.
pazzo.

- meglio che ritorni ad Hogwarts oppure non risponderò delle mie azioni.

- non mi fai paura.
dette queste parole mi smaterializzai a scuola.

entrai nella sala comune e salii le scale per il dormitorio.
per fortuna Pansy e Merula non c'erano e decisi di prendere una boccata d'aria fresca.

andai in cortile e vidi Pansy e Merula fissarmi ma le evitai completamente, e andai dal Golden trio per sapere la situazione.

- ciao ragazzi! ma Ron? starà sicuramente mangiando in sala grande.

- no... in realtà si è fidanzato con una tassorosso... disse Hermione con tono triste.

- hey Herm posso parlarti un attimo?

- certo dimmi pure

- ma per caso ti piace Ron?

- no! perché?

- perché ho visto che ci sei rimasta male.

- no no tutto bene! sono sua amica e quindi sono contenta per lui!

- va bene, sappi che con me puoi parlare di qualsiasi cosa. se vuoi sfogarti io ci sono.

- grazie mille, veramente. ma sto bene, non c'è nulla di cui preoccuparsi.
la ragazza scoppiò in una risata isterica e mi accorsi che non andava tutto bene.

feci finta di niente e tornammo da Harry.

iniziai a scherzare e a parlare con i due grifondoro, erano molto diversi dai quei fumati dei serpeverde, stavo bene con loro.
tornai in stanza e mi addormentai di scatto. il fatto del giardino mi aveva scosso molto.

spazio autrice
ho voluto chiarire subito il fatto del giardino perché stava diventando troppo misterioso 🤪.
comunque, che ne pensate di questa storia? vi sta piacendo? se si, mettete una stellina ❤️
vi amo. al prossimo capitolo!

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