16 Dicembre, Mosca.
Una Russia post sovietica, in una situazione disperata, sull'orlo del collasso.
Eppure vi si trovavano una donna dai capelli lunghi e biondo chiaro, dagli inspiegabili occhi color rosso carmino, e un uomo dai capelli mori e gli occhi azzurri, forte ed estremamente fedele alla sua patria, tanto innamorati quanto depressi.
Decisero di volere un bambino, o una bambina.
Nove mesi dopo, nacque Natasha Ivanova.La madre, Ludmilla Petrova, morì 6 giorni dopo il parto. E inspiegabilmente, non ebbe più rivolto la parola al marito da quando la piccola era uscita dal suo ventre.
Il padre, Ivan Gorkij, cadde in una depressione ancora più profonda. Per 8 anni educò Natasha da casa, fino al giorno in cui prese la difficile decisione di portarla in un orfanotrofio, in un paese un po' più lontano: San Pietroburgo.
Natasha non ricordava i nomi dei genitori a causa del trauma, e non li venne mai a sapere da nessun documento. Tantomeno si ricordava il loro volto, o il loro aspetto in generale. La sua mente era ormai inondata da tutt'altro, ma niente poteva negare i suoi geni.
Era la combinazione perfetta di un'uomo devoto e forte e una donna ammaliante e testarda.
Seppur non si ricordasse nulla, non si fece mai delle domande, non fu mai curiosa delle sue radici; forse per rimanere sempre nascosta da una verità la quale non voleva più avere a che fare. E non ebbe mai la possibilità di essere presa in custodia da nessun parente, dato che nessuno era rimasto in vita dopo le grandi guerre mondiali.
E c'era qualcosa in quella bambina, qualcosa che le suore notarono da subito, insieme ai loro pregiudizi cristiani. Corrotte dalla chiesa, completamente e fermamente convinte delle loro idee, la consideravano una creatura quasi inumana.
Forse per i suoi occhi, forse per la sua forza. Per il suo rifiuto verso la loro religione, per i suoi modi di fare.
Natasha, era inevitabilmente, il diavolo.
Natasha, era inevitabilmente, la donna più bella che chiunque avesse mai visto.
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Natasha Ivanov
General Fiction"Natasha era, inevitabilmente, il diavolo. Natasha era, inevitabilmente, la donna più bella che chiunque avesse mai visto." © Tutti diritti riservati. Questo lavoro non può essere usato o adattato in qualsiasi modo senza il mio permesso.