21)-L'incontro, parte 2.

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Rider's pov

La goccia che fece traboccare il vaso. Quella stronza. Lurida stronza di merda. Io l'ammazzo. Lo giuro che l'ammazzo.

Alzai il braccio in aria per prepararmi a colpirla in testa, volevo vedere quel suo bel faccino fracassarsi contro i chiodi insanguinati della mia mazza. Ma per un secondo, per un singolo dannato istante, il mio sguardo ricadde su Yuri; mi guardava con un'espressione così rassicurante, e con un pizzico di tristezza in quegli occhi rosso color sangue. Il suo sguardo mi bloccava in una maniera assurda.

Sospirai e abbassi il braccio stringendo la mazza con tanta forza come non avevo mai fatto. Ero seccato, davvero molto infastidito da quell'atteggiamento di tanta superiorità di quella bastarda.

«Scusa. Va bene?»

L'espressione della ragazza davanti a me cambiò subito da seria a sorpresa, stessa cosa per quella con la benda sull'occhio, solo che sembrava un pizzico preoccupata.

«Well, that's something.»

E poi la ragazza dall'occhio rosso si avvicinò a lei.
Occhiali si girò, prendendola per i fianchi e stringendola a sé, la testa di benda sull'occhio poggiava sul suo petto. La mano della ragazza accarezzava il viso dell'altra, come per rassicurarla. Il mio respiro si fece irregolare e quasi affannoso guardando quella scena.

Mi misi le mani in faccia mentre il mio respiro si fece ancora più pesante, perché mi sentivo così?Sembrava un attacco di panico..interrotto da un tocco sulla mia spalla: era la mano di Yuri

«Calmati Rider...Forse abbiamo iniziato col piede sbagliato con loro, no?»

Guardai di nuovo la ragazza davanti a me.

«Susan Marley Jhonson..»

Non mi guardò nemmeno in faccia mentre parlava, concentrata su di lei.
Poi in seguito la ragazza dai capelli rossi, e quella con la maschera si presentarono, e l'ultima, quella dai capelli verdi, sembrava visibilmente a disagio

«Ethel Yamasaki, e penso che me ne andrò via.»

Ed uscì di casa, con fretta. Becky uscì poi insieme a lei. L'unica a non parlare fu benda sull'occhio, non sembrava volersi staccare da Susan. Mi faceva innervosire ancora, ma cercai di rimanere calmo, per Yuri.
E poi finalmente si scostò. E con aria pressoché fiera e altezzosa, si presentò.

«Natasha Ivanov Vadimovna, figlia del generale più famoso della Russia.»

Aveva un tono tranquillo, e sembrava calma per essere una circondata da assassini.

Yuri's pov

Era successa così tanta roba in così poco tempo che mi sembrava di dover ancora processare bene tutta la situazione attuale.
Guardai Rider e misi una mano sulla sua spalla, per poi abbracciarlo.

«Rider, Calmati.»

Si scostò da me violentemente e mi guardò con le lacrime agli occhi.

«Non farmi sembrare un fottuto debole! Non sono così debole! Sono un assassino, cazzo, non mi abbracciare!»

Subito uscì dalla casa portando la sua mazza con sé, e rivolsi lo sguardo verso Natasha e Susan.

«Rider ha bisogno del suo tempo da solo. Ha un bel caratterino, ma Finley non è così generalmente.»

Mi guardarono entrambe confuse, ma sospirai poichè non sapevo se fidarmi di loro da raccontare esattamente il problema di Finley.
Susan si sedette sul divano con Natasha, poi quest'ultima mi guardò. E cazzo. Era così fortunatamente bella.

Natasha IvanovDove le storie prendono vita. Scoprilo ora