LA MIA CAMERA

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"Rider, stasera abbiamo ospiti a cena."

dico aprendo la porta in comune una volta tornato a casa.

"Ehi dove diavolo sei?"
"Sono in camera a studiare!"
Grida, e corro a misurargli la temperatura poggiandogli una mano sulla fronte.

"Che cazzo fai?" Mi chiede
"Stai male?"
"No stronzo, ho solo gli esami, che palle. Se non li passo mio padre mi disereda questa volta!"
"Farebbe bene! Dovresti pensare un po' di più al tuo futuro."
"Sì, sì mammina. Dove cavolo sei stato?"

Sorrido e mi lascio cadere sul letto.

"Abbiamo fatto pace. E stasera vengono qui a cena."
"Come vengono?"
"Joy e suo figlio."
"Cazzo Jason, fai proprio sul serio."

Non rispondo, ho quasi paura a dirlo, ma sì, penso proprio di sì

"Siamo amici."
"Sì, c'è qualcuno che ci crede?"
"Facciamo le BuffaloWings per cena?"

Le Buffalo Wings non sono altro che le ali di pollo, altro piatto tipico da mangiare rigorosamente con le mani, sono banditi forchette e coltello dalla tavola, così Jess non avrà problemi. Potrà mangiare con le mani e sporcarsi il faccino quanto vuole. Spero gli piacciano!

"Ci devo essere anch'io?"
"Certo, è casa tua no? E poi le ho assicurato che c'eri anche tu."
"Cos'è, non si fida a stare sola con te?"
"Mhmm penso di sì."
"Pensa davvero che le salteresti addosso?"
"Mhmm penso di no. Sono stato chiaro ieri. Abbiamo parlato tanto e le ho detto che non ho mai approfittato di nessuna."
"E allora ? Perché non si fida?"
"Secondo me, è lei che ha paura di non resistermi!"

Mi metto a ridere.

"Scherzo, e poi c'è qui anche Jess ."
"Si addormenterà prima o poi, non credi?"
"Scemo, non lo farei mai. E comunque è troppo presto. Si deve fidare di me."

Rider inizia a ridere

"Certo che mi prendevi in giro dandomi dell'accasato, e tu addirittura rinunci alle ragazze per una con un figlio. Non fraintendermi, niente contro, è solo che mi fa strano."
"Cazzo, nessuno l'avrebbe mai detto!"

Riordino un po' casa e esco a comprare ciò che serve, manco da casa da dieci giorni e mi tocca. Devo, inoltre, andare da solo. Proprio oggi doveva iniziare a studiare?
Non ho la minima idea di come ci si comporta a cena con una ragazza, figuriamoci con un bambino piccolo. Cosa gli piace fare? Cosa gli piace mangiare? Comprerò una torta, non sono così perfetto da saper fare tutto, e già che ci sono gli compro qualcosa per far passare il tempo. Percorro la corsia del reparto giochi e sono nel panico. Che cazzo faccio? Comincio a dare un'occhiata ad una donna con un bambino nel carrello che avrà si e no la stessa età di Jess, la seguo, guardando cosa cattura il loro interesse e ok, ci sono. Compro della pasta da modellare con le formine di animali. Spero di aver azzeccato.

Sono davanti a casa di Joy puntuale. Suono ed è nonna Rachel che mi apre.

"Buonasera nonna Rachel, come sta, la trovo bene."
"Buonasera Jason, sto molto meglio grazie. Entra, Joy sta finendo di preparare Jess."

Mi guarda e sembra divertita

"Mi sembri un po' agitato?"
"Beh, un po' lo sono. Non è un appuntamento vero e proprio ma ho paura che se non dovesse andar bene questo... non me ne concederà altri."
"Giovanotto, se fossi in te, non avrei così paura!"

Appare lei sulle scale, con in braccio Jess. Entrambi ci voltiamo a guardarli, poi nonna si volta verso di me dicendomi:
"Non ti avrebbe concesso nemmeno questo se non tenesse a te." E mi sorride.

Mi rilasso. Lei la conosce bene, perché dovrebbe dirmi una cosa non vera?
Stasera è più bella del solito.

"Scusa se ti abbiamo fatto aspettare!"
"Ero in ottima compagnia. Sei Pronto Jess a conoscere un altro gigante?"

PRENDERE O LASCIAREDove le storie prendono vita. Scoprilo ora