UN MIRAGGIO

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Le cose tra me e Joy vanno benissimo, e le giornate scorrono troppo veloci. Abbiamo studiando parecchio per due esami che entrambi abbiamo superato alla grande. Jess è tornato all'asilo regolarmente ed  è nonna Rachel che va a ritirarlo perché Joy non ha rinunciato a lavorare, non accetta il mio aiuto, però l'ho convinta a non lavorare più la sera. Se vorrà andare al Pub, ce la porto io, ma come mia ragazza, non come cameriera.
La mia gamba è quasi guarita e riesco a guidare, perciò vado io a riprenderla al lavoro e andiamo a prendere Jess prima di tornare a casa, tutti e tre.
I corsi inizieranno regolarmente la settimana prossima, e visto la mia guarigione, Joy e Jess torneranno a casa, non ne sono molto felice, ma è giusto così. Comunque verranno spesso qua, io sicuramente andrò da loro.
Oggi ho vinto una scommessa. Dovevo ricordarmi più articoli del codice civile rispetto a lei. Di poco, ma l'ho superata. Posta in gioco, la obbligo ad accettare un regalo da me. Shopping per cambio outfit.

"Non voglio che spendi soldi per me!"
"Non lo faccio per te o per me. Io ti voglio comunque. Non chiedo grandi cambiamenti, solo getta alcune felpe inforni orrende!"
"Sono comode!"
"Ma non degne di te! Tu sei uno schianto e tutti devono vedere quanto è meravigliosa la mia ragazza."
"Allora lo fai per te!"
Mette il broncio. È bellissima. Vestiti a parte!

"Voglio vedere la faccia delle "tue grandi amiche" cheerleader quando ti vedranno arrivare con me."
"Vivo lo stesso anche senza la loro approvazione!"

Incrocia le braccia sbuffando.
Mi avvicino e comincio a ruffianare un po', sono diventato molto bravo, e lei non riesce a rinunciare ai miei baci, come io ai suoi, e ancora non abbiamo fatto sesso ...

"Amore, ho vinto la scommessa, ed il pegno è questo! O accetti o non ti bacio più fino a che  lo decido io". Prendere o lasciare."

Odia perdere, ma so che non vuole rinunciare ai nostri spettacolari baci, perciò accetta dandomi uno spintone alla spalla, che però non mi scansa nemmeno di un centimetro.
Alla fine è rimasta contenta, non abbiamo esagerato, è rimasta su uno stile semplice ma molto femminile, e qualche capo che ho scelto io, per il weekend. Non ha potuto replicare.

"Ti restituirò tutto, centesimo su centesimo!"
"È questo il tuo problema? Ok quando sarai un avvocato affermato mi restituirai tutto. Ti sembreranno spiccioli, perché lo sono."
"Forse per te, non per me. Io mi devo fare il culo per guadagnare quello che hai speso oggi."

La prendo e la bacio, lì sul marciapiede fuori dall'ultimo negozio visitato.

"Fammi il piacere babysitter, non nominare il tuo fantastico culo, altrimenti entriamo in un altro  negozio, di intimo magari?"
"Jason..."
"Mhm Mhm."  mugugno non riuscendo a staccare le labbra dalle sue.
"Quando sarai di nuovo in perfetta forma?"

Cazzo, spalanco gli occhi, a quanto pare, anche lei non vede l'ora.

"Che giorno è oggi?"
"Giovedì, perché?"
"Ti avevo detto che sarebbe successo di sabato, ricordi?"
"Potrei non mandarlo a scuola per un giorno?"
"Pensavo di essere io quello pazzo per il sesso!"
"Ammetto di non esserne mai stata amante. Ne ho fatto pochissimo con il mio primo ragazzo ed ero una ragazzina, l'ho fatto una volta da schifo con chi sai anche tu, e adesso ho un ragazzo meraviglioso, e se veramente lo fa meglio di come bacia, e davvero bacia divinamente.... Spiegami perché dovrei ancora aspettare?"
"Perché voglio che sia tutto perfetto, non improvvisato."
"A volte le cose improvvisate sono meglio delle altre."
"Stai giocando col fuoco babysitter!"
"Ma io non ho paura di bruciarmi."



Torniamo a casa dopo essere andati a prendere Jess,  siamo entusiasti all'idea di donarci l'uno all'altra questa stessa sera, una volta messo a dormire il campione, ma arriva Rider di corsa, gridando.

PRENDERE O LASCIAREDove le storie prendono vita. Scoprilo ora