JESS

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Oggi all'università stanno ancora parlando della nostra vittoria, quando scendiamo dalla macchina e ci incamminiamo sul viale principale, tanti ci vengono incontro commentando, le varie azioni di gioco fatte, Avril e Darla corrono a salutarci, mentre Nancy si sente ancora offesa e rifiutata, che nemmeno mi rivolge la parola. Le passerà, non posso cedere e chiederle scusa, la illuderei del fatto che tra noi potrà esserci ancora del sesso, forse però, dovrei per i modi usati, ma non per il contenuto di ciò che le ho detto.

"Nancy, sei ancora arrabbiata?"
"Se mi chiedi scusa, ci mettiamo una pietra sopra, e tutto come prima."
"Senti, io ti devo le mie scuse, è vero, ero arrabbiato e me la sono presa con te..."

Lei comincia a sorridere e farmi le moine, mi accarezza i bicipiti e i pettorali e allora la blocco

"...ma quello che ti ho detto lo pensavo, ho sbagliato il modo, ma davvero credo tu debba lasciarmi perdere, tu devi trovare un ragazzo che voglia sempre e solo te."
"Ma io..."
"Nancy, non roviniamo un'amicizia, ho solo deciso di non fare più sesso con te e con nessun'altra cheerleader."
"Motivo?"
"Ci dev'essere per forza un motivo?"
"Sì, se fino al mese scorso andava bene. Hai forse la ragazza? Ti sei innamorato?
Ci deve essere per forza un motivo."

Mi allontano con un mezzo sorriso

"Ciao Nancy, vado a lezione."

E lei grida ancora
"Dimmelo, chi è lei?"

Nancy ha un difetto grande, non è capace a tenere a freno la bocca, inoltre deve giustificare il fatto che io non la voglio più portare a letto, perciò ci mette poco a divulgare la notizia, non notizia, che io non voglio più rapporti occasionali e che ci sia una lei di mezzo.
Questa la notizia del giorno.

Entro in classe e vado al mio solito ed affezionato banco all'ultima fila. Joy invece persiste con il banco in prima fila. Io sono avvantaggiato, da quassù la posso guardare tutto il tempo che voglio senza attirare l'attenzione di nessuno.
Pian piano, anche nei giorni successivi, le lezioni continuano a farsi interessanti, soprattutto quando lei pone dei quesiti al docente e ci ritroviamo a discuterne rigorosamente noi tre.  Non capisco gli altri, che interesse abbiamo nella materia se non hanno idee e opinioni da elargire.
È eccitante certe volte dibattere, anche animatamente con lei, è l'unico modo che ho di sentirmi vicino a lei e parte attiva della sua vita. Mi accorgo però che di lei, so un gran poco.
Nel cambio dell'ora e dei corsi, abbiamo modo di scambiare anche due parole, la tensione tra noi c'è sempre, ma cerchiamo di mascherarla, almeno io, devo, se voglio passare un po' di tempo con lei.

Tra poco ci saranno le vacanze invernali, e sinceramente non so se voglio tornare a casa a Palm Beach, se lei resta qui, potrei passare più tempo con lei.

Oggi non c'è a lezione, e tutto è una noia.
Le scrivo, ma non risponde.
Cerco di prendere gli appunti meglio che posso, perché le serviranno.

Anche oggi non c'è, sarà malata?
Comincio a preoccuparmi, se solo rispondesse ai messaggi.

-Joy, tutto bene?

Nessuna risposta.

Le lascio un altro giorno di tempo

Terzo giorno senza lei. Impazzisco.

Dopo le lezioni e gli allenamenti, chiedo a Rider la macchina e vado allo Sport House. Il locale non è aperto al pubblico, ma busso all'entrata di servizio e Bob mi apre.

"Ciao Bob, sono tre giorni che Joy non viene a lezione, sai qualcosa?"
"Non molto. Ha chiamato dicendo che non sta bene e non viene al lavoro per qualche giorno."
"Che cos'ha?"
"Non saprei, sarà influenzata vista la stagione."
"Bob, mi serve il suo indirizzo e tu puoi darmelo."
"Perché credi che ce l'abbia?"
"Perché lavora qui e in qualche contratto ci sarà scritto! Fammi questo piacere!"
"Dammi un buon motivo per farlo."
"Fra poco ci saranno le vacanze invernali e subito dopo iniziano gli esami e lei manca ormai da tre giorni. Devo portarle gli appunti se vuole superare gli esami.
Frequenta l'università con la borsa di studio e non può abbassare la media."

PRENDERE O LASCIAREDove le storie prendono vita. Scoprilo ora