LA PROPOSTA

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Come prima cosa, appena mi sveglio vado in centrale a esporre i miei timori. Come mi aspettavo, non mi danno molto peso, non c'è nessuno motivo valido, secondo  il commissario, per fare controlli.

"Stronzo!"

Dico fra me e me rivolto al commissario, mentre esco dal distretto, quando un Agente mi ferma.

"Salve, sono l'agente Derek, non ho potuto fare a meno di sentire, vorrei aiutarti."
"Lei mi crede?"
"Perché non dovrei."
"Non è dello stesso parere lo stronzo là dentro."
"Ehi ehi ragazzo calmati. Non è colpa sua, è la prassi. Non ci sono prove."
"Perciò dovete prima aspettare che faccia del male a qualcuno?"
"È assurdo, ma è così. Quando e dove sarebbe l'incontro?"
"Stasera al Tequila Pub. Non so altro."
"Chi è la ragazza?"
"Un'amica. Stava parlando con me prima di minacciarmi. Vuole farmela pagare per averlo mandato in prigione."
"Stai tranquillo, avrà voluto spaventarti."
"Cazzo, non ho paura per me, mi hai visto? Sono più grosso di lui, però ho paura per chi conosco."
"Ehi, stai calmo, stanne fuori. Potrebbe avere armi, e allora non importerebbe quanti sei grosso! Andrò io a dare un'occhiata."

Anche Rider domani ha un esame, un'ora prima del mio. È pronto dice e lo penso anch'io.
È quello che più lo spaventa, i prossimi...bazzecole dice, gli basteranno dieci giorni ad esame. Rider è proprio scemo, con il cervello che si ritrova potrebbe essere il primo del corso, soprattutto quando ha a che fare con la matematica, ma è un bambinone, non vuol capire che tra qualche anno il football non gli darà da mangiare. Oddio, per modo di  dire, perché è di famiglia benestante.

"Jason, stacchiamo un po' la spina. Partita alla PlayStation?"
"Ok , prendo due birre e arrivo."
"Non vedi Joy oggi?"
"È meglio di no, meglio non dare nell'occhio intanto che scopriamo le mosse del Bastardo, non vorrei se la prendesse con lei."
"Ti aiuterei ad ammazzarlo amico.... Ehhh Touchdown! Ti sto battendo amico. E a proposito, come va?"
"Cosa?"
"Non fare lo gnorri, come va con Joy."
"Solito!"
"Cazzo, come fai a resistere? Morirei senza scopare con Lizzy."
"L'avresti mai detto sei mesi fa, mi sarei ridotto così! Sono un campione di seghe, cazzo!"
"E se non avesse mai intenzione..."

Lo blocco immediatamente

"Ma che sei scemo? Lo so che  mi vuole, solo non è pronta, ed io la aspetto."
"Capisco tutto, ma nemmeno una palpatina? Una limonata? Una trastullata al tuo..."
"Dai, corri corri...ehh Touchdown anche per me, mio caro pervertito!"
"Ieri l'ho quasi baciata!"
"Te l'ha impedito?"

Mi metto a ridere.

"Ma ti pare? È una tattica. Lo sentivo che lo voleva, cazzo, ma la devo far patire un po' anche lei."

Suona il telefono. È lei.

"Rider, scusa , vado in camera! Ci vediamo"
Scavalco il divano e mi dirigo in camera mentre rispondo al telefono

"Buona scopata amico!"
Grida prendendomi in giro

"Fottiti stronzo!"



"Ciao Jason"
"Ciao babysitter, ti manco di già?"
"Cos'è? Hai fatto merenda con pane e presunzione?"
"Speravo che per una volta non mi chiamassi solo perché ti serve qualcosa. Però dimmi, ogni tuo desiderio è un ordine."
"Non fare l'offeso. Lo sai che non è vero!"
"Perciò ti manco."

Nessuna risposta

"Sei andato in centrale?"
"Come al solito, rovini l'atmosfera! Sì, ancora stamattina e indovina un po'! C'era uno stronzo di un commissario che non mi ha neppure ascolto."
"E adesso?"
"No, tranquilla.."

Mi interrompe 

"Non avrai intenzione di andare tu?"
"Preoccupata per me babysitter?"
"Certo che sì. Non devi andare Jason. Dimmi che non ci andrai."

PRENDERE O LASCIAREDove le storie prendono vita. Scoprilo ora