4: Ho bisogno di te

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Sono in camera mia, chiusa a chiave, ma c'è qualcuno che continua a bussare alla porta, gridandomi di aprire, evidentemente quel qualcuno si è accorto della mia situazione.

Lacrime fredde e salate mi stanno scorrendo lungo il viso, e mentre queste cadono, penso a tutte le cose brutte che ho fatto, e che continuo a fare.
Non so perché, ma quando inizio a piangere, comincio a ricordarmi di tutti i torti che ho subito, o che ho inflitto.
Non riesco a capirne il motivo, succede e basta.

Sono 10 minuti buoni che piango, e il bussare alla porta si fa insistente, così decido di andare ad aprire.
Mi trovo davanti Samanta e altre 2 infermiere dall'aria preoccupata.

"Sto bene" dissi, cercando di apparire credibile.
"No invece, smettila di raccontare bugie, adesso io e te parliamo" mi rispose Samanta, con un tono autoritario.
Rientrai in camera seguita dall'infermiera che subito mi chiese quale fosse il problema.
"Per favore mi lasci stare, non è niente, sono solo molto stanca ultimamente" risposi.
"Sicura?" Insisté lei.
"Si"
"Per ora ti lascio stare, ma sappi che per qualsiasi cosa puoi parlare con me"
"Si, grazie lo so"
Samanta si diresse verso la porta, e dopo avermi dato un rapido sguardo, uscì.

È una ragazza davvero gentile e sa svolgere bene il suo lavoro, ma delle volte è davvero insistente, perciò sono contenta che se ne sia andata senza ribattere.

Mi siedo alla scrivania, mi metto le cuffie e subito ricomincio a piangere. Non so cosa mi prenda ultimamente, sono così emotiva, e ciò mi spaventa. Credo di aver bisogno più che mai di una persona che mi aiuti, non un'infermiera o un dottore, qualcuno di diverso, qualcuno che non mi faccia pesare ogni singola cosa, che mi lasci sfogare, piangere, gridare, che non insista sempre e che non mi comandi a bacchetta. Il problema però, è che una persona così non la conoscerò mai, perciò devo farmi forza da sola, come d'altronde ho sempre fatto.




Sono le 2 del pomeriggio ed io ho appena finito di pranzare. Ora sto passeggiando tra i giardini del centro, ho proprio bisogno d'aria. Mi siedo sulla prima panchina che trovo, mi metto gli auricolari e mi rilasso un po'. Le note di "This Town" mi entrano nelle orecchie e contribuiscono a dare atmosfera a questo strano pomeriggio di febbraio. L'aria fredda mi graffia il viso, ma la cosa non mi da fastidio, il vento mi scompiglia i capelli, ma non me ne preoccupo. Quando ho 2 cuffie in testa, e una delle mie tante canzoni preferite nelle orecchie, non mi importa più di nulla, siamo solo io e la musica.

Sono fuori da quasi un'ora, così decido di tornare in camera. Solo lì mi accorgo, grazie ad una notifica, di avere un messaggio da mia madre. "Ho parlato con Squaglia, mi dici che ti prende!?".

Grazie mamma, sei riuscita a farmi piangere, di nuovo.

Perché tutte le persone continuano a farmi pesare i miei sbagli? Perché dovete continuare a criticarmi, quando vi ho detto più volte che non faccio a posta? Non ne posso davvero più, è sempre un rimprovero dopo l'altro, una sgridata dopo l'altra, e di certo io non sono venuta qui per stare così.

Mi sdraio sul letto e, con gli occhi ancora lucidi, guardo il soffitto. Non so dire per quanto tempo rimango in questa posizione, di certo non per poco, perché ad un certo punto, in lontananza si sente il rumore delle campane, e la luce del sole lascia spazio al buio della notte.
Quando decido di alzarmi per andarmi a preparare per dormire, una figura si ferma davanti alla mia porta.
All'inizio non la riesco a distinguere, visto che la finestrella che c'è su di essa è opaca, ma quando la figura apre la porta, inizio a squadrarla.

È un uomo, abbastanza alto, con i capelli castani e gli occhi azzurri, ha un'aria preoccupata, ma quando i suoi occhi incontrano i miei, sembra dimostrare compassione.
Solo ora però, mi rendo conto che questa persona io la conosco, la conosco eccome.

Heiiiii, sono consapevole del fatto che questo capitolo sia orribile, ma vi giuro che mi rifarò con i prossimi!
Secondo voi chi è lo straniero che si presenta alla clinica? BOH
Io lo so ihihihih!
Alla prossimaaaaaa

Lots of love

Giulia

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