Conto alla rovescia

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Lily Evans
"Ma che cazzo-?" grida Dominique, coperta dalla musica decisamente troppo forte per avere una conversazione normale.
"Affido ad Al una cosa per l'organizzazione, gli inviti, e lui invita 100 persone ma io lo ammazzo!"

Io e Rose la seguiamo tra il mare di persone fino ad arrivare ad una piccola zona piena di tavolini, più riservata.
In uno di questi c'è mio cugino, al suo fianco Scorp e ai loro lati una ragazza che non conosco, la carnagione leggermente scura, e Nott. Sempre al fianco di questi c'è una ragazza dalla carnagione pallida, i capelli neri le arrivano alle spalle, leggermente mossi.

"Dom!" saluta Al, mentre Scorp ci guarda sollevato, prima di bloccarsi due buoni minuti a fissare spudoratamente Rose.
"Albus io ti ammazzo, che cazzo di casino hai fatto?"

"Suvvia cugina. Io ho organizzato 5 passaporte da 12 come hai detto tu. Ma sai, qualche imbucato di qua e di là e puff. C'è pure qualche amico di Teddy e Victoire che hanno invitato altri amici. Puoi farti un universitario, non mi ringrazi?"

La bionda gli tira uno schiaffo in testa. "Se i nostri genitori si arrabbiano, sappi che tutta la responsabilità ricadrà su di te" ringhia, anche se costretta a urlare a causa della musica.

"E abbassate sta Godric di
musica! È una festa non un rave!" il Serpeverde sembra intimidito e fa in fretta un cenno a Fred, in un tavolo non molto distante, che si sbriga ad abbassare il volume magicamente, come richiesto.

Dom sembra finalmente rilassarsi e si siede, inserendosi tra Scorpius e la ragazza mora. Prendo Rose per il braccio e afferro la mano del mio migliore amico, tirandolo.
"Andiamo a prendere un drink!" esclamo, tirandomeli dietro e unendo le loro mani appena siamo fuori di vista.

Mi ringraziano con un sorriso e poi spariscono nella pista da ballo, confondendosi tra le decine di ragazzi.

Mi dirigo effettivamente al banco dei drink, prendendo un po' di punch e allungandolo con del succo di pesca dopo aver sentito il grado alcolico, deve essere opera di Albus.

Morgana, che casino

Osservo la grande sala, che da una specie di enorme garage è stata arredata per sembrare più carina. Per terra, forse con un incantesimo, è stato allestito un pavimento di legno a mo' di pista da ballo. Sulla destra in fondo alla sala sono i tavolini, a fianco di questi il tavolo dei drink li connette alla postazione del DJ, ora vuota. Ai lati della sala sono ammassati tanti divanetti, dove ancora nessuno si è appartato.

In fondo sono appena le 9...

Mi guardo intorno, e individuo miracolosamente mia sorella, che si dirige nella mia direzione.
Come sempre è bellissima, anche se seria, vestita con dei jeans larghi neri e un top che le lascia la pancia scoperta. Sopra queste un giubbotto di pelle corto.

Le sorrido e lei mi guarda strano "Cosa?" chiede prendendo un bicchiere di punch.
"Sembri felice" dico solo, ed è vero. Mi sembra particolarmente serena, quasi eccitata. Noto con piacere che al collo porta il ciondolo che le ho regalato.

"Hai le traveggole" mi liquida. Un ragazzo che ci saluta alle mie spalle mi fa sobbalzare "Nott! Ma sei scemo?!"
Vedo stranamente che mia sorella gli sorride e il ragazzo fa lo stesso. Un sorriso diverso dal solito, più genuino, rispetto al ghigno ironico e seducente del solito.

"Beh ciao, signorine Evans. Divertitevi!" da perfino una carezza sulla spalla a mia sorella dopo essersi preso del Whisky Incendiario.

"Stai bene" le dico, mentre lei mugugna un ringraziamento supervisione la sala, in cerca di so esattamente chi. Sembro individuare la Deaton prima di lei, così le poggio una leggera mano sulla spalla, attirando la sua attenzione e indicandole la bionda.

La storia si ripete: Potter ed EvansDove le storie prendono vita. Scoprilo ora