Maledetti ormoni!

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Lily Evans
Questa giornata è stata infinita, e il peggio è che non è ancora finita. Sì perché dopo una lunga giornata di lezioni, ansia e stress psicofisico, quando vorrei solamente mettermi sotto le coperte e dormire le mie buone nove ore, ho una ronda. Anzi la ronda, dato che come se non bastasse Potter mi tormenterà durante tutte le due interminabili ore.

Mi alzo dal divano della Sala Comune dove stavo comodamente cazzeggiando e una botta di sonno mi assale. I miei occhi si socchiudono e stile zombie esco e mi dirigo verso le Sala Grande, dove in teoria dovrebbe già esserci Potter ad aspettarmi. Sì perché sono già le 21:15 e avevamo appuntamento un quarto d'ora fa.

Quando arrivo difatti lui è appoggiato al muro che fissa il vuoto con un sorrisetto stampato in faccia. Per qualche motivo mi fermo e mi metto a guardarlo. Osservo la curva del naso, che nonostante tutte le volte in cui se l'è rotto è ancora drittissimo, le labbra piccole, ma carnose, leggermente socchiuse.

Si passa una mano tra i capelli e scuote la testa, come per liberarsi di un pensiero e questo movimento gli fa alzare gli occhi. Li punta su di me ed io, colta in fallo, faccio finta di nulla e ricomincio a camminare come lo stessi già facendo.

"Sei in ritardo" dice guardandomi negli occhi "Si, scusa, ho perso la cognizione del tempo" rispondo sospirando e spostando un ciuffo di capelli che avevo davanti agli occhi, dietro alle orecchie e realmente un po' dispiaciuta.

"La Evans che mi chiede scusa? Questa devo segnarmela" mi prende in giro, sempre con lo stesso sorrisetto a metà tra il malizioso e il sorridente.

Sbuffo, troppo stanca per rispondere e inizio semplicemente a camminare, senza abbandonare il mio portamento da non-morta. Lui mi segue silenziosamente con le mani nelle tasche e mi osserva dal mio lato.

"Evans ti senti bene? Grigiofulvo ti ha mangiato la lingua?" simulo una risata falsamente divertita alla sua pessima battuta sul maledetto felino di Rose. Quel gatto mi odia, ma d'altro canto è ricambiato.

"Sono solo stanca, Potter" rispondo, stropicciandomi gli occhi, nel tentativo di tornare ad essere un po' meno morta-vivente."Beh svegliati. Non ho intenzione di girare per il castello con uno zombie per le prossime ore" asserisce lui. "Preferirei essere uno zombie davvero che sorbirmi te per-" guardo velocemente l'orologio che ho al polso "un'altra ora e cinquantadue minuti"

"Sempre gentile, grazie Evans" risponde sarcastico "Ma d'altronde mettiti nei miei panni, sono Prefetto, devo fare rispettare le stupidissime regole di questa scuola, mi potrò almeno divertire."

"Si beh, divertiti senza di me" rispondo, con uno sbadiglio "Impossibile Evans. Nonostante il tuo senso dell'umorismo sia pari a quello di Gazza-" la mia faccia si imporpora di rabbia "Ehi! Questa era cattiva! Brutto bruco con il cervello di uno struzzo!" lui sorride sornione al mio scatto "Non rinuncerei per nulla al mondo a questa tua reazione"

Apro la bocca, per coprirlo di insulti, ma rimango zitta quando sento qualcosa "Cosa c'è, Evans? Rimasta senza parole?"  
"Shhhh" gli tappo la bocca con il dito, mentre aggrotto le sopracciglia concentrata "C'è qualcuno" sussurro.

Lui mi guarda interdetto e poi si mette ad ascoltare. Qualcuno sta ansimando e, se non sbaglio, il suono proviene dallo stanzino dietro di noi. Faccio un sorrisetto trionfante, adoro sorprendere le coppiette e rovinargli la serata. Forse è una mia strana rivincita per il fatto che non sto con qualcuno da troppo tempo.

Mi dirigo verso lo stanzino, ma una mano sulla spalla mi ferma "Ma che fai?" chiede Potter "Il mio lavoro" rispondo sorridendo, per poi spalancare la porta del ripostiglio.

Un ragazzo mi guarda imbarazzo, mentre tiene la mano sulla bocca di una ragazza che ci fissa con gli occhi spalancati. La gonna della ragazza è leggermente alzata e la camicia del ragazzo è slacciata, ma per il resto sono ancora vestiti, grazie a Morgana.

"Quindici punti in meno a Corvonero e a Serpeverde" dico guardando le divise dei due. "Ora filate" i due ragazzi, che saranno del quarto anno, si dirigo uno dalla parte opposta rispetto all'altra, diretti alle loro Sale Comuni.

Continuiamo il giro e sequestriamo da un primino un Frisbee Zannuto e da un Grifondoro un sacchetto con un paio di Paludi Portatili, quelle cose se usate fanno un casino pazzesco nei corridoi. Per la mia felicità, becchiamo altre tre coppie, una in un altro stanzino, una in un armadio e un'altra nell'aula di pozioni, dovrò ricordarmi di non sedermi mai nel quarto banco sulla destra.

"Cavolo sei davvero stronza" commenta dopo un po' Potter mentre io mi giro sempre con il sorriso in viso e inizio a camminare. Gli tiro un coppino e lo guardo male "Faccio solo quello che devo. Possono fare le loro cose nelle loro Sale Comuni invece che in uno stanzino alle 10 di sera"
"Non sei stronza per quello, cioè anche" dice e io lo fulmino con lo sguardo "Sei stronza perché ci godi a rovinare loro il divertimento"

Alzo le spalle "Non è che sei gelosa, Evans?" chiede alzando un sopracciglio e un angolo della bocca. "Cosa? No!" dico, colta in fallo. "Invece mi sa di sì" dice lui sorridendo divertito "Che c'è Evans, vorresti avere anche tu qualcuno con cui divertirti nei corridoi?" incalza facendomi arrossire.

"Sta' zitto, Potter!" esclamò con voce dura e ostentando indifferenza. Nel frattempo arriviamo di nuovo davanti alla Sala Grande, dove siamo partiti.
"Finalmente questa tortura è finita, addio Potter" dico sbrigativa, affrettando il passo verso la Sala Comune. Lui mi afferra un braccio e mi avvicina a lui, accostando la sua bocca al mio orecchio.

Per qualche motivo questa vicinanza mi spezza il fiato e automaticamente socchiudo le labbra in cerca di più aria. "Tranquilla Evans, non essere gelosa. Se vuoi possiamo chiuderci io e te in un armadio alla prossima ronda" arrossisco fino alla punta dei capelli e gli tiro una spallata, ma lui mi tiene saldamente con il braccio.

"Ti piacerebbe, Potter" cerco di essere sicura ma la mia voce trema "Non sai quanto, Evans" sussurra lui nel mio orecchio. Perché la sua voce mi sembra così seducente in questo momento?
Mi libero dalla sua presa e me ne vado, quasi scappando. Dietro di me sento Potter ridere della mia fuga.
Maledetti ormoni!

Lo so, lo so, sono in ritardo con l'aggiornamento. Però almeno la storia a questo punto inizia a essere un po' più interessante.
Voi cosa ne pensate? Credete che Lily e James si piacciano, si odino, o semplicemente non si fanno né caldo né freddo?
I commenti sono sempre apprezzati!

Liz

La storia si ripete: Potter ed EvansDove le storie prendono vita. Scoprilo ora