Fragilità e resa

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Prima del capitolo volevo specificare un paio di cose, perché non vorrei dare l'impressione sbagliata. Nello scorso capitolo, quando James si arrabbia con Alyssa e la spinge contro l'albero o la afferra per il bavero, non si parlava per niente di azioni troppo violente o fatte con troppa forza, lei neanche si lamenta infatti. Volevo specificare perché non conosco assolutamente un qualunque tipo di atteggiamento violento, e nemmeno il romanticizzare di questi. James è un tipo impulsive e agisce sotto l'influenza della frustrazione, ma non le fa mai male davvero, né ne ha mai intenzione.

Buona lettura!

Lily Evans
"É finta!" esclama Domi entrando in camera, dove mi sono ricomposta mezz'ora fa e ho iniziato a studiare Pozioni.
"Huh?" chiede Miranda alzandosi dal letto con un balzo, avvicinandosi alla bionda.

"La foto" annuncia, facendo scattare la mia testa in alto "Falsa! Ho appena sentito la McFlick confessarlo davanti ai miei occhi!"

"Cosa?" esclama la mora, afferrando la fotografia sebbene l'abbia già studiata fino allo sfinimento "Ma quella ragazza ha i ratti al posto del cervello? Va internata!" Rose diventa scarlatta alzandosi dalla sua scrivania.
Guardo Dominique, la confusione che rotea nella mia mente.

Inspiro profondamente, sentendo il profumo di legno della scrivania mischiarsi a quello dell'inchiostro con cui stavo scrivendo. "N-no, no..." mormoro. Le tre ragazze guardano verso di me immediatamente

"Se fosse così" dico, la voce ancora roca dal pianto precendente "Perché avrebbe dovuto comportarsi in quel modo? Perché guardarmi così? Perché non venire a parlarmi? O cercarmi? Non l'avrei evitato così se non-" trattengo il respiro deglutendo un singhiozzo.

"Il suo sguardo" dico calmandomi "così...indifferente, tagliente e freddo. Fiero, come se gioisse nel vedermi soffrire, nel vedermi spezzata. Quel sadismo da bullo che mi ha ricordato così tanto i primi anni. Non sono riuscita ad affrontarlo. Un'altra volta." spiego, abbassando la testa "Ho rivisto in lui il ragazzo che era e non ce l'ho fatta ad alzare la testa, sono scappata, come ho sempre fatto."

Le mie amiche mi guardano con un velo di compassione che mi mette a disagio, evito il loro sguardo "Perché non é venuto a parlarmi, allora? Perché, se non mi ha preso in giro, mi guarda in quel modo?" scuoto la testa, sconsolata.

Rose si avvicina a me, mettendomi una mano sulla spalla in muto conforto. Miranda guarda me, poi Dominique, alternando lo sguardo fra le due, fino a che non mi rendo conto che la bionda mi sta porgendo un foglio di carta.

Lo leggo per qualche secondo, e il mio cervello lentamente ricostruisce i pezzi di memoria, così lontana. Mi tornano in mente il rancore, la rabbia di quel giuramento sussurrato sotto la luce della luna. Poi il senso di colpa, il rumore del legno e l'odore di bruciato. Alzo gli occhi su Dominique, che si é avvicinata alla sedia

"É deluso, Lily, e ferito. Si sente tradito, e ancora una volta ancora più scoraggiato nel cercare il tuo appoggio. L'ho visto mollare poche volte davanti ad un obbiettivo, ed é terribilmente vicino a mollare la presa."

Scuoto la testa, ancora non capendo "É una stupida promessa fatta a 12 anni. Non può essere arrabbiato per questo, Dom. Non così tanto da non confrontarmi al riguardo e servirmi il trattamento del silenzio."

"Pensaci Lily." mormora Dom con voce morbida, accucciandosi e guardandomi dal basso.

"Sono anni ormai, che James tiene unito quel filo sottile che vi unisce. Riallaccia il vostro rapporto in qualunque modo, nonostante i tuoi tentativi di spezzarlo per sempre. Nonostante i suoi sensi di colpa. So che avete sempre litigato, ma James non ha mai smesso di inseguirti, in un modo o in un altro. Nonostante non si sentisse degno di starti vicino.

La storia si ripete: Potter ed EvansDove le storie prendono vita. Scoprilo ora