La storia si ripete: Potter ed Evans

Come avere uno Schiopodo Sparacoda nelle mutande

Lily Evans
Ricordo molto bene la prima volta che conobbi Albus e Scorpius.
Stavo tornando dall'ultima lezione della giornata con Rose. Era la mia compagna di stanza e avevamo fatto amicizia. Stavamo chiacchierando mentre andavamo verso la torre Grifondoro. Avevamo appena fatto lezione di pozioni quindi eravamo nei sotterranei. Fu proprio per questo che incontrammo Albus e Scorpius (che allora non sapevo si chiamasse così) che ci passarono davanti imboccando un altro corridoio.

"Ehi ma quello non è tuo cugino?" mi girai verso Rose vedendola cupa

"Si" rispose secca affrettando il passo. Rimasi piuttosto stupita dalla sua reazione. Scoprii solamente dopo che erano parecchi giorni che Albus ignorava Rose e qualunque altro suo familiare e passava la maggior parte del tempo con Scorpius Malfoy.

Io mi ero appena trasferita dall'America, perchè i miei genitori volevano mandarmi a Hogwarts (mentre mia sorella andava e va tutt'ora ad Ilvermory con mio fratello). Lì ovviamente tutti conoscevano il nome Potter: la storia del 'bambino che era sopravvissuto' è conosciuta in tutto il mondo. Malfoy però non era molto conosciuto come in Inghilterra, quindi non conoscevo la fama di questo nome.

Poco dopo venni a conoscenza del ruolo dei Malfoy nella Guerra. Rose e gli altri li descrivevano come malignità allo stato puro. Mi stavo chiedendo se di fronte al fuoco loro, per raccontare le storie dell'orrore, raccontavano dei Malfoy. O se, da piccoli, i loro genitori non parlavano loro dell'Uomo Nero, ma dei Malfoy.

In ogni caso, qualche giorno dopo, casualmente andai a sbattere contro Scorpius di fronte alla classe di pozioni, facendogli rovesciare il contenuto della sua sacca. Mi fermai insieme a lui per aiutarlo a raccogliere
"Scusa" dissi "Tranquilla" rispose brusco. Ci alzammo e io gli restituii le sue cose. Entrammo per ultimi in classe e, come avevo pensato, ci dovemmo sedere insieme.

"D'accordo ragazzi, oggi inizieremo a fare la Pozione Obliviosa. Mi raccomando, non è semplice e sarà una prova all'esame, per ora cercate di impararla bene. Lavorate con il vostro compagno di banco e alla fine dell'ora vedrò a che punto siete. La spiegazione si trova a pagina 358 del libro di testo" concluse il professor Lumacorno.

Scorpius si girò verso di me e, mentre io gli sorridevo, lui mi guardò serio.
"Vai a prendere gli ingredienti, io intanto preparo la miscela." disse solamente. Il sorriso mi si spense sulle labbra, ma non mi arresi e una volta tornata al banco iniziammo a lavorare.

Aggiunsi un misurino di ingrediente base alla miscela e stavo per aggiungerne un altro, quando Scorpius mi fermò
"Negli ingredienti c'è scritto di metterne uno solo" mi corresse "No ti sbagli, sono due" gli risposi "Io non mi sbaglio mai" mi fulminò con lo sguardo "Sono sicuro che sia un-" si bloccò dopo che gli ebbi fatto vedere la ricetta nel libro, dove c'era appunto scritto che ne servivano due. Non gli chiesi di ammettere che avevo ragione, avevo capito che non era il tipo, difatti lui non lo fece.

Ci limitammo a continuare il lavoro normalmente e, a fine lezione, Lumacorno si congratulò con noi, eravamo stati i migliori della classe.
"Allora ragazzi" disse il professore prima di farci uscire dalla classe "mi sembra che le coppie di oggi funzionino bene, per cui direi di mantenere queste per il resto del semestre. In caso di problemi potrete parlarmi o sarò direttamente io a cambiarle" io e Scorpius ci voltammo a guardarci, io gli sorrisi.

"Sarà divertente" disse ironico "Per me si, ma mi sembra che per te sarà come avere uno Schiopodo Sparacoda nelle mutande." gli risposi. Ancora oggi non sono sicura di aver visto un leggero sorriso aleggiare sul suo viso.

Entro poco ero riuscita, se non ad essere sua amica, a conquistarmi il suo rispetto. Non era per niente come suo padre, o almeno come lo aveva descritto Rose. Tramite Scorpius avevo conosciuto anche Albus, che nonostante non si fidasse di me all'inizio, presto si era abituato ad avermi intorno. Sapevo che, nonostante fossero tutti e due molto riservati e freddi in realtà stavo loro simpatica.

Pochi mesi dopo però essere in mezzo tra loro due e i Weasley cominciò a pesarmi. Decisi che non potevo lasciare che i miei migliori amici si ignorassero, fino quasi ad odiarsi.
Una mattina diedi appuntamento a Rose per vederci in giardino durante un'ora buca. Mi feci accompagnare da Albus. Ovviamente era tutto studiato per farli incontrare, difatti quando arrivammo a destinazione e i due si videro, si girarono contemporaneamente verso di me con sguardo accusatorio.

Stavano per voltarsi e andarsene entrambi, ma riuscii a prendere Albus per un orecchio e a fermare Rose.
"Sentite" cominciai "Cercate di essere realisti e parlarvi come persone civili. So che vi volete un gran bene, e credo che dobbiate chiarirvi una vita per tutte. Quindi ora vi sedete e parlate." Fui così perentoria che fecero esattamente come dissi.

Mentre li guardavo parlare da lontano non mi accorsi subito di una presenza alle mie spalle.
"Sei stata brava" mi gira i verso la voce sconosciuta trovandomi davanti il ragazzo che avevo visto alla stazione. "Chi sei?" domandai.
"James Sirius Potter, al suo servizio madame" devo ammettere che per quei trentacinque secondi mi sembrò abbastanza simpatico.

Poi successe quel successe, un suo stupido amico mi prese alle spalle sollevando con un Levicorpus. Non sono e non ero una stupida e, anche se può sembrare esagerato, mi ero portata avanti di parecchio con il programma. Perciò non ci misi molto a disarmare quel pallone gonfiato e il suo amico. Caddi a terra, ma mi rialzati subito.

"Ma che diavolo di problemi avete?" chiesi arrabbiata.
"Nessuno ragazzina" rispose Potter sorridendo maliziosamente "ma adoro vederti diventare del colore dei tuoi capelli" mi provocò ancora prendendo la sua bacchetta dalla mia mano e andandosene tranquillo. Da quel momento fu guerra. Da quel momento non lo sopporto più.
Dal quel momento detesto James Sirius Potter