Amore

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James Potter
Esco dalla sala d'esame orale, sospirando fortemente. Fred è fuori che mi aspetta e mi batte il pugno quando annuisco con un sorriso. Subito fuori dal portone principale mi aspetta la mia famiglia e, ovviamente, Scintilla.

"È andata bene" annuncio, mia mamma mi abbraccia stretto, stampandomi più di un bacio sulle guance, mente mio padre mi abbraccia fiero e i mei fratelli mi danno un paio di pacche e battono il cinque. "Ti aspettiamo fuori dal cancello" dice mia mamma, facendomi annuire.

Guardo verso Scintilla, leggermente imbarazzato, e la ragazza mi sorride genuina. Un sorriso spontaneo nasce anche sul mio viso, non riuscendo a pensare ad altro che a quanto sia bella.
"Complimenti, Potter" esclama abbracciandomi. Non la lascio uscire dalla mie braccia e appoggio la fronte sulla sua, sospirando "É stato stressante"

Il suo sguardo si addolcisce mentre libera una risatina "Si gli esami possono esserlo" cala di nuovo il silenzio e alzo gli occhi nei suoi, godendomi ancora una volta la sensazione di vedere tutte le sue emozioni specchiarsi nelle iridi verdi. "Penso di voler insegnare" annuncio, concludendo la conversazione che abbiamo avuto qualche tempo fa.

La rossa mi dona un ampio sorrido, annuendo impercettibilmente "Sono fiera di te, James" sussurra. Unisce le nostre labbra e ricambio immediatamente.

Dio quanto la amo.
Aspetta, cosa?

Apro gli occhi, terrorizzato dalla realizzazione, ma trovo la ragazza concentrata a guardare il ciondolo che porta al collo, che ora sta rilucendo leggermente di un bagliore cremisi.
"Non si era mai illuminata da quando hai cambiato emozione."sussurra "Cos'è?" incontra il mio sguardo euforico, mente le abbraccio e ci faccio fare un giro su noi stessi.

Lascia andare una risata sorpresa "Cosa? Potter, che cos'è?" domanda di nuovo. "Amore" spiego dopo averla rimessa coi piedi a terra. La rossa non ha bisogno di altre parole, abbassa lo sguardo imbarazzata e mordendosi un labbro, rifiutandosi di incontrare i miei occhi.

"Ti amo" dico, alzandole il viso con la mano "Ti amo sul serio Lily, non penso di essermi sentito così nei confronti di nessuno prima"
La Evans arrossisce maggiormente "Fa strano sentirtelo dire" mormora

Ridacchio "Ti amo, ti amo, ti amo..." continuo a ripetere finché la ragazza non scoppia a ridere "Ok ok, basta."
"Continuerò a dirlo finché non lo dici pure te" scherzo facendole l'occhiolino.

"Mmmm, dovrai aspettare mi sa" dice voltandosi di lato "Per favore?" chiedo sfoderando gli occhi dolci migliori che so fare "Ci penserò Potter. Forza, ora torniamo indietro"
Mi arrendo, facendomi spingere verso la mia famiglia.

Lily Evans
Porgo a Keara un piatto con dei tramezzini, mentre lei e Cass sono sul divano in soggiorno. È da qualche giorno che la bionda sta a casa nostra: diciamo che i suoi genitori non hanno preso benissimo la notizia di avere una figlia bisessuale, e ancora meno che fosse fidanzata con una Serpeverde di discendenza Black.

Sorrido ad entrambe le ragazze e poi vado verso camera mia per prendere il mio libro e prendere da bere. A Londra a luglio c'è un caldo sorprendentemente torrido.

Quando torno dieci minuti dopo trovo Potter che abbraccia mia sorella in lacrime, rettifico: entrambe le ragazze sono in lacrime.

Mi fermo all'entrata nel soggiorno, senza sapere come reagire "Grazie, Potter, non sei così male" borbotta Cass tra i singhiozzi
"Vedrai che torneranno sui loro passi" dice rivolgendosi a Keara, per poi guardare la mora davanti a lui "Non preoccuparti, piccola Evans-Black, sei tu a definire il tuo nome, e soprattutto a decidere se farti definire da questo"

Sorride dolcemente e poi si alza, vedendomi alla porta della sala, con il mio succo tra le mani. Prende la mia mano, sorridendomi in tranquillità e mi trascina in camera.

La storia si ripete: Potter ed EvansDove le storie prendono vita. Scoprilo ora