Hai ragione, scusa Rose

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Rose Weasley
Raccolgo i libri dal prato velocemente, infilandoli tutti in borsa, dopo essermi accorta che sono in ritardo per l'appuntamento con Thomas.
Thomas Kniley mi ha chiesto di uscire, e non potrei essere più felice.

In realtà la situazione è stata piuttosto comica: ero appena uscita dalla Sala Comune con Lily e stavamo ridacchiando per la figuraccia fatta da Hugo con una ragazza.

Lily fece un passo a vuoto e scivoló con l'altro piede, per rimanere in piedi, si aggrappò al mantello della mia divisa e io caddi sopra di lei sulle scale. Rotolai da sopra il suo corpo, dopo le sue lamentele e insulti vari sul mio peso esagerato, e continuammo a ridere, sotto gli sguardi stupiti degli altri studenti.

Dopo cinque minuti buoni, quando potei respirare nuovamente, aprii gli occhi e vidi delle gambe. Alzando man mano lo sguardo, riconobbi la faccia di Thomas, che, divertito, mi tendeva una mano. Diventai immediatamente rossa e mi alzai in fretta.

"Ehi....c-ciao" dissi, cercando di sistemarmi i capelli con una mano e i vestiti con l'altra. "Ciao Rose, come va?" sorrise
"B-bene, tutto bene, sì tutto bene" dissi, abbassando lo sguardo.

Il suo sorrisetto divertito si allargò "Ehm...Ti serviva qualcosa?"
"Sì, in effetti volevo chiederti una cosa" rispose, avvicinandosi di un passo a me, arrivando quasi a sfiorarmi il naso.
"Ti andrebbe di uscire con me sabato?" sbattei un paio di volte le palpebre, a dir poco sorpresa, cercando di assimilare la domanda.

"Ehm...sì. Si, ma certo" risposi ancora in trance, mentre lui mi sorrideva. "Perfetto, ci vediamo alle quattro davanti alla Sala Grande. Ciao Rose" mi sorrise dolce e mi fece un occhiolino. Se ne andò e io mi sciolsi, rossa come un pomodoro. Mi girai verso Lily e cominciammo a gridare e saltellare emozionate, cercando di contenere l'entusiasmo.

Pensando a questo, non mi accorgo della persona che sta camminando per il corridoio nella direzione opposta alla mia e vado a sbatterci contro. Scivolo all'indietro e mi preparo all'impatto, ma questo non arriva. Apro gli occhi esitante e mi trovo davanti due laghi ghiacciati.

Rimango immersa in quei pozzi per minuti interi, trovando sempre nuove sfumature di grigio e azzurro. Il movimento del ragazzo per rimettermi in piedi mi riscuote e realizzo chi sia. Immediatamente faccio un balzo e mi distacco di un metro.

"Malfoy, non guardi dove diavolo vai?" aspetto la sua risposta, ma essa non arriva e lui continua a guardarmi con occhi persi. "Malfoy, ci sei o ci fai? Ti ho fatto una domanda" il mio tono scocciato lo ridesta.

"Hai ragione, scusa Rose, non stavo guardando dove mettessi i piedi" finito di dire questo si dilegua, lasciandomi sola e sbigottita al centro del corridoio. Sbaglio o si è appena scusato? E poi, Rose? Mi stropiccio gli occhi, come cercando di svegliarmi da un sogno e ricomincio a camminare, con mille domande in testa.

James Potter
"Come sarebbe a dire che non gioco?" mi urla in faccia inviperita la rossa
"Esattamente questo: Wyatt entra al posto tuo" lei fa un sospiro
"Potter, oltre al fatto che Wyatt è, modestamente, molto inferiore di livello rispetto a me, spiegami per quale ragione"

Rimango impassibile "Sono il capitano, non devo darti spiegazioni" lei mi guarda, oltraggiata "Mi stai escludendo dalla prima partita della stagione e mi neghi per fino un' esplicazione?"
Non rispondo. Lei mi osserva per qualche secondo, ancora indignata e poi la sua espressione cambia e diventa ferita. Scuote la testa e sospira, rassegnata, e se ne va dandomi una spallata.

So che sembrerò uno stronzo, ma la McFlick è stato fin troppo chiara. Non posso farla giocare.

Lily Evans
Me ne vado dandogli una spallata e respiro pesantemente per trattenere le lacrime. Non ci posso credere.
So che io e Potter non siamo mai andati particolarmente d'accordo, ma non mi sarei mai aspettata che arrivasse a escludermi dalla squadra per questa nostra ostilità.

La storia si ripete: Potter ed EvansDove le storie prendono vita. Scoprilo ora