Esaudisco il tuo desiderio, Scintilla

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Lily Evans
Il rumore della porta mi fa distogliere dalla confusione dei miei pensieri e aprire gli occhi.

"Che ci fai qui?!" urlo quando vedo Potter, coprendomi con un braccio.

"Scusa, io..." è in difficoltà e vaga con lo sguardo fino a quando non nota il reggiseno di lycra che non ho messo per star comoda.

"Un costume?" chiede confuso, notandone anche uno da uomo "Perchè?"

Alzo le spalle, non sapendo bene la risposta "Boh, ho pensato ad una specie di piscina, per quello"

"No, non è cosi" dice guardandomi negli occhi con una scintilla maliziosa "Tu hai pensato che noi ci facessimo il bagno insieme.

"C-cosa? Potter, non essere ridicolo" ridacchia e in fretta si toglie la maglia, facendomi coprire la vista, imbarazzata - ma anche per non mangiarlo con gli occhi "M-ma che fai?"

"Esaudisco il tuo desiderio, Scintilla" sento la cerniera dei jeans abbassarsi e la mia temperatura corporea sale ancora di più, non so se per l'imbarazzo o altro.

Apro gli occhi quando Potter si cala in acqua velocemente, schizzandomi tutta e facendomi ridere.

Ricomincia ad avvicinarsi a me, sempre con quel suo sguardo profondo. Mentre prima, nel salottino, potevo sentire che aveva qualche esitazione, ora essa sembra sparita completamente.

Quando mi arriva a mezzo metro di distanza si mette dritto in piedi. L'acqua gli arriva un po' sotto le spalle, ma i nostri visi coincidono, dato che sono seduta su una specie di panchina sott'acqua.

Prima che riesca a pensare a cosa dire, le sue labbra sono sulle mie in un bacio vorace. Ricambio, come sempre non riesco a fare altrimenti e gli cingo il collo con le mani.

Il suo petto e il mio seno si toccano e questo mi mozza ancora di più il respiro.

Potter mi bacia la mascella, il collo, mordicchia leggermente appena sotto la clavicola facendomi gemere e poi torna a baciare fino alla curva del seno. Dove è costretto a fermarsi a causa dell'acqua.

Le sue mani - fino a quel momento poggiate sul bordo della vasca alle mie spalle - afferrano i miei fianchi accarezzandoli e in quel momento ringrazio Morgana di aver messo almeno le mutande del costume.

"Potter, aspetta" dico con voce roca, costringendomi a tornare lucida. Il ragazzo coincide la sua fronte con la mia e mi guarda, quasi con disperazione.

"Io...non ne sono sicura" annuisce sconfitto e si allontana bruscamente "No aspetta" lo fermo, prendendo le sue mani e rimettendomele sulla vita.

"Evans, ti prego" parla infine lui "Smettila di prendermi in giro " lo guardo accigliata "Un momento mi chiudi con te in un aula e mi guardi come un assetato nel deserto"

"Esagerat-" mi mette una mano sulla bocca pregandomi di farlo finire "E il momento dopo mi rifuti. Evans, mi dispiace, ma - sebbene abbia mostrato un modesto autocontrollo - le pomiciate non bastano a soddisfare Jamie"

Trattengo una risata "Jamie? Sul serio?"

Fa un segno con la mano e continua "Tutto questo per dire, che ti voglio Scintilla, ti voglio da impazzire. Non farei nulla che tu non voglia, ovviamente, ma cosi non posso continuare, quindi ti prego, dimmi si o no"

"È un circa..." comincio "No! No! Aspetta, non andartene!" lo trattengo per le spalle "Ecco, anche io voglio più delle pomiciate"

Un barlume di speranza si accende nelle sue iridi "Però" continuo "Non credo di voler andare fino in fondo con te, non ancora al meno"

La storia si ripete: Potter ed EvansDove le storie prendono vita. Scoprilo ora