Non ti libererai di me così facilmente

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James Potter
Sono rimasto un po' troppo tempo, forse, a fissare la Evans che dormiva. Un po' inquietante come cosa, me ne rendo perfettamente conto.
Non riesco a fare a meno di pensare che abbiamo i Patronus così simili.

Non mi stupisce che lei possa avere la leonessa come Patronus, le si addice. Forte, fiera ed elegante - più o meno.
Cosa vuol dire avere i Patronus uguali? Forse è per questo che quando penso a lei mi sento così combattuto?

E poi la nostra conversazione di qualche settimana fa. Davvero prova qualcosa per me? E perché quando ci penso sento questo calore nel petto e allo stesso tempo mi sale il panico?
Esco dalla stanza della rossa e incrocio Sarah con sua sorella Miranda.

"Jamie, che coincidenza! Che ci fai qui?" chiede con un sorriso a trentadue denti piuttosto forzato, che mi fa accapponare la pelle.
"La Evans stava male" rispondo passandomi una mano tra i capelli.

Il sorriso di Sarah non lascia il suo volto e annuisce "Mi accompagni al mio dormitorio?"
Tentenno leggermente, al momento è l'ultima cosa che ho voglia di fare. Ho troppi pensieri per la testa.

"Accompagnami" decide Sarah salutando sua sorella e trascinandomi per il braccio.
Camminiamo per i corridoi qualche minuto, in silenzio, fino a quando la Tassorosso mi si para davanti.

"Che ti prende?" posa le mani sui fianchi "Niente" dico guardandola negli occhi. Il suo sguardo non cede per nulla, ma diventa dubbioso.
"Non puoi mentirmi Jamie e lo sai" mi ammonisce.

Sospiro e mi mordo l'interno della guancia senza proferire parola. Sarah mi fissa qualche secondo, cercando una risposta che nemmeno io conosco.
Distolgo lo sguardo e lo fisso fuori dalla finestra a pochi metri da noi.

Le braccia della ragazza ricadono lungo i suoi fianchi pochi istanti dopo.
"È meglio finirla qui, non è vero?" a non incrociare i miei occhi ora è lei.
"N-no io..." le parole mi muoiono in gola e la guardo colpevole.

"Se continuiamo ora James, soffrirò solo di più dopo" mi guarda ferita, si sta contenendo, ma sono sicuro che appena sarà sola scoppierà in lacrime e questo pensiero mi fa sentire ancora di più un pezzo di merda.

"Perché dici così?" scuoto la testa. Sarah sfiora la mia guancia con la mano e mi guarda dolcemente "Se continuiamo ora, sarai tu a mollarmi. Per lei. E io non posso illudermi ancora che non sarà sempre così." aggrotto le sopracciglia sempre più confuso.

Ma di che parla? Non riesco a domandarle nulla, però, e rimango in silenzio. La ragazza mi lascia un bacio veloce sulla guancia e si allontana velocemente.

Mi strofino la faccia cercando di districare la massa di pensieri che ho in mente. Perchè è tutto così confuso?

Lily Evans
Apro gli occhi sentendo i raggi del sole colpirmi il viso.
Mi stiracchio e apro gli occhi lentamente, osservandomi intorno. Si beh, è la mia stanza.

Quello che mi fa scattare, però è la vista della sveglia posta accanto al mio letto che segna le undici passate.
Come ho fatto a dormire cosi tanto?

In fretta e furia mi lavo, vesto e precipitò giù dalle scale del dormitorio, trovando i miei amici seduti davanti al fuoco, chi sulle poltrone, chi sui divani e chi a terra.

"Buongiorno dormigliona!" mi saluta Al con un sorriso "Perchè tanta fretta?" mi fermo a guardarli. con gli occhi sgranati, mentre le rotelle del mio cervello lentamente ricostruiscono i pezzi del puzzle.

Esasperata, mi spiaccico una mano in faccia "Cazzo, oggi è sabato! Ero convinta di aver saltato le lezioni"
Tutti quanti ridono bellamente di me mentre li fisso scontenta.
"Come ti senti, Lils?" domanda gentilmente Lysander

La storia si ripete: Potter ed EvansDove le storie prendono vita. Scoprilo ora