Avevo ragione a non fidarmi

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Lily Evans
Mi distendo sul letto a pancia in su e sospiro. Alzando le braccia mi stiracchio leggermente, respirando il confortante e familiare odore delle mie lenzuola. Ho appena finito di sistemare le valigie dopo che siamo tornati a Londra dalla vacanza con i Potter-Weasley e i Malfoy. Un sorrisetto da divertito mi scappa al ricordo di come mi sentissi al riguardo all'inizio di questa. Sono successe un sacco di cose in così poco tempo...

Mi stropiccio gli occhi, decidendo di non pensarci in questo momento e rotolando sul materasso per afferrare il cellulare sul mio comodino. Lo apro distrattamente, da quando sono ad Hogwarts non ho più nessuno degli amici babbani che avevo prima. In America vivevamo nella Boston babbana, io, Leo e Cass siamo anche andati ad una scuola elementare babbana.
Mamma e papà, dopo la guerra, avevano abbandonato la società magica per un periodo per i troppi pregiudizi, quindi, seppure tecnicamente siamo una famiglia purosangue, molti conservatori ci definirebbero "babbanizzati".

Mi accoccolo meglio sul letto, afferrando il libro che sto leggendo. "Lilian" mi richiama mia madre, che non avevo visto fosse sull'uscita. Alzo lo sguardo per incrociare il suo, più duro "Se vuoi mantenere quel tirocinio, ti conviene studiare, hai bisogno di avere pieni voti. O ci saranno conseguenze" termina puntando un dito verso di me mentre sospiro.

Per questo avrei voluto non lo sapesse.

Grugnisco ruotando gli occhi al cielo e alzandomi per sedermi alla scrivania, decidendo di rispolverare prima di tutto pozioni. Un ding riporta i miei occhi sullo schermo del cellulare e un sorriso spontaneo cresce sulle mie labbra quando vedo il mittente.

– Come é andato il viaggio? –

– Tutto ok, ho appena finito di mettere tutto a posto. A voi? –

– Non c'è male. Sei a casa? –

– Si, ti posso chiamare? –

– Non ora, sono a Diagon Alley per prendere delle cose per la scopa. Ci vediamo presto, non sentire troppo la mia mancanza ;) –

Also gli occhi al cielo e saluto il ragazzo. Il sorriso che ho sulle labbra mi terrorizza e elettrizza allo stesso momento. Mi mordo un labbro cercando di tenere i piedi per terra.

"Lily" mi volto verso Cassie che entra nella stanza e si siede sul letto con uno sguardo strano "Vorrai vedere questa cosa" mi siedo affianco a lei, guardando la foto che ha in mano. Leo entra nella stanza, forse preoccupato anche lui da tono di mia sorella.

"Me l'ha mandata Keara, che l'ha avuta da Marissa" spiega, nella foto due figure, chiaramente quella di Potter e la McFlick, mano per mano a Diagon Alley.

Il mio cuore sprofonda quando Potter si china verso la ragazza e si scambiano un dolce bacio. "Di quand'è?" domando con un pessimo presentimento, guardo Cass negli occhi quasi pregandola di non dire la verità "Marissa l'ha scattata meno di mezz'ora fa. Non ne ero convinta anche io, finchè non ho visto quell'insegna."

Guardo meglio la foto e mi rendo conto che l'erboristeria alle spalle delle due figure ha un insegna con in bella vista la data di oggi e l'ora. 06.01.2024 - 18.40

Deglutisco a vuoto, una miriade di domande vorticano nel mio cervello. Per quello non voleva chiamarmi? Se è con lei non poteva rischiare ovviamente. Ma perchè dirmi tutte quelle cose allora? Per quello erano nel bagno nei sotteranei insieme mesi fa, si mettavano d'accordo per qualche stupida scommessa?

Mi porto una mano alle tempie, Cass mi accarezza una guancia preoccupata e mi rendo conto in quel momento di avere le guance bagnate dalle lacrime. Le scaccio via in fretta e sospiro a fondo, gonfiando le guance.

La storia si ripete: Potter ed EvansDove le storie prendono vita. Scoprilo ora