So what?

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Capitolo 7

So what?

Am I sleep am I awake or somewhere in between?

 

Hogwarts, ottobre 2012.

«Dimmi che quei due fantasmi erano ubriachi, ti prego» una voce interrompe la lettura di Luke, che siede su una poltrona in Sala Comune, da solo, con i suoi pensieri.

Il biondo alza lo sguardo e irrigidisce un po’, perché quella voce la riconosce, la conosce troppo bene e conosce bene anche quel tono, un misto tra preoccupazione e rabbia, due cose che lui mette insieme solo per rivolgersi ad altre persone, mai a lui.

L’immagine di Ashton si fa avanti, si posiziona in piedi davanti all’amico, le mani lungo i fianchi e strette a pugno, il viso serio e gli occhi preoccupati, che lo guardano come non hanno mai fatto.

«Dimmi che quello che è successo a colazione è stato uno stupido scherzo, fammi questo favore, Luke, sei sulla bocca di tutta la scuola!» esclama.

«Sono sempre sulla bocca di tutta la scuola, Ashton» ribatte il biondo, accennando un sorriso convinto, fiero.

«Non sto scherzando Luke. Rispondimi!» urla più forte, irritando il ragazzo davanti a lui: le persone che urlano lo infastidiscono, soprattutto quando sono a pochi centimetri dalle sue orecchie.

Luke sospira, non ha avuto tempo di pensare a un discorso valido da dire al suo amico: dopo la ramanzina dal Preside, è corso a lezione, dove la sua unica preoccupazione è stata Tethy, l’immagine di lei che scappa via, quasi in lacrime, poi la pausa è arrivata e lui si è perso a leggere un libro, per scacciare l’ansia della mattina.

Ma ecco che Ashton, il solito Ashton che può arrivare in capo al mondo pur di trovare una persona, lo ha beccato, non ha via di fuga da quell’interrogatorio, e lui dovrà essere sincero e onesto: il suo amico lo conosce fin troppo bene, l’ombra di una bugia la noterebbe ancora prima di iniziare a raccontarla.

«No, non è uno scherzo, è tutto vero, contento ora?» dice tutto d’un fiato, senza troppi giri di parole, facendo sbiancare l’altro Serpeverde.

«Ho baciato Tethy Berenice Juno Clifford, ieri notte, in guferia, vuoi sapere altro?» lo sfida, sperando di intimorirlo e farlo allontanare.

Ma Ashton, non è intimorito, Ashton è disgustato ed incredulo.

«No, non ti credo» dice infatti «Tu non puoi averla baciata davvero, a te... a te i Mezzosangue danno il volta stomaco!» ribatte sbalordito.

«Luke, che ti prende? Ti prego dimmi se hai qualche problema, è da un po’ che lo noto: sei strano, sei diverso, non sei tu» la voce preoccupata di Ashton fa alzare gli occhi di Luke al cielo.

«Ma non è vero...» tenta di giustificarsi, ma l’amico sembra aver preparato quel discorsetto da troppo tempo.

«È da quella sera, quando abbiamo dato aquella lì la Pozione Polisucco, che sei strano; non hai più voluto farle scherzi, non ti sei più avvicinato a lei, ti vedo arrossire quando incroci il suo sguardo! Tu arrossisci guardando una sporca Mezzosangue, Luke!» lo rimprovera, facendo deglutire Luke a fatica, facendolo sudare freddo e pugnalandolo nei peggiori dei modi.

«Non hai più importunato nessuno, cosa che ti divertivi a fare, prima di quella sera; tu sei cambiato Luke e sei cambiato perché... ti piace quella lì» ed ecco che Luke spalanca gli occhi, incredulo, di fronte a tanta stupidità.

Come può davvero pensare una cosa del genere?

Come può davvero offenderlo in questo modo?

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