One💭

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Tᥱoᑯoɾ

E mi ritrovo di nuovo qui, seduto davanti al vecchio pianoforte diventato ormai parte della mia vita da quando tutto è cambiato.
Perché si... Tutto è cambiato da quel maledetto giorno.
Avevo quattordici anni quando il destino segnò la fine della vita di mio fratello. Si chiamava Joe, era più grande di me, e non solo in altezza e in età, ma era grande in tutto quello che faceva.

Il pianoforte prima apparteneva a lui, era un musicista fantastico. Mi raccontava sempre che sognava arrivare in quel palco gigantesco dove migliaia di persone avrebbero potuto ascoltare ciò che lui custodiva nel cuore.

Ho iniziato a suonarlo e prendere lezioni dopo la sua morte, volevo far sì che il suo sogno diventasse realtà.
Ogni giorno che passa, non faccio altro che pensare al suo sorriso stampato in volto quando iniziava a suonare magnifiche melodie su questo piano e, ancora adesso, lo immagino seduto al mio fianco...

Flashback 4 anni fa...

<<Dove siamo diretti? >> domando a mio fratello mentre calpesto a ritmo di musica il pianale della sua macchina.

Stiamo ascoltando i 5 Second of Summer, fuori il sole splende e il cielo è macchiato di nuvole bianche, sembra quasi del cotone appeso nel nulla.

<<È una sorpresa Teodor! Ti assicuro che ti piacerà tantissimo. >> esclama voltandosi verso di me sorridente per poi ritornare alla guida.

Sentivo che era tutto così perfetto intorno a me che quasi non ci credevo. Mio fratello era il mio punto di riferimento, riusciva sempre a trovare del bene in tutto il male che ci circondava. Credeva sempre in me anche quando fallivo nelle piccole cose come piegare una maglietta.

<<Mettiti la cintura furbetto, qui la strada è un po' pericolosa.>> continua indicandomi la cintura di sicurezza.

Ero sempre contrario a indossarla perchè rendeva complicato muovermi a tempo di musica. Ma per non far arrabbiare Joe decido di metterla.

<< Joe non riesco a metterla nel blocco!>> con le continue buche sulla strada mal conciata non riuscivo ad allacciarla.

<< Dai ci penso io.>> Allunga una mano verso di me e con l'altra regola il volante.

<< Visto? Non è cosi difficile.>> esclama mio fratello dopo averla inserita.

Ma non ebbe nemmeno il tempo di poter riportare lo sguardo alla guida che una macchina si fiondò su di noi. Ciò che ricordo di quel momento furono i suoi occhi pieni di paura, si mise poi sopra di me per proteggermi e dopodiché vidi soltanto buio.

Sembrava mi fossi semplicemente addormentato ma al mio risveglio non trovai quel posto magnifico che mi diceva Joe, piuttosto mura bianche e puzza di ospedale... Cosa era successo? Iniziai a capire quando udii i singhiozzi di mia madre e i dottori parlare di condizioni molto gravi, fu allora che avevo perso la persona più importante della mia vita. MIO FRATELLO.

FINE FLASHBACK

Lui era riuscito a proteggermi. Mi ha salvato la vita e io non sono riuscito a fare nulla.
Mi odio per tutto questo, non ho mai accettato la sua morte perché è stata colpa mia. Ha perso l'attenzione per aiutarmi e adesso è morto.

𝐋𝐄 𝐍𝐎𝐓𝐄 𝐃𝐄𝐋𝐋'𝐀𝐍𝐈𝐌𝐀Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora