Fourteen(FIRST PART)💭

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EʋᥱꙆɩᥒᥱ

INIZIO FLASHBACK

6 Novembre 2018

Forza Eveline puoi farcela!

Cerco di ripetere quella frase nella mia testa in loop. È la mia prima volta davanti al palco del college e dovevo presentare la mia esibizione a tutti gli studenti. Inoltre scie di sudore scorrevano intorno al mio volto, per colpa della mia ansia, non migliorando la situazione. Sembrava quasi stessi piangendo dalla fronte, che imbarazzo!

Il mio turno sarebbe arrivato dopo la presentazione di un ragazzo che suonava la tromba. Il suo cognome era Stempson...Sterroson... Steston? Non mi ricordo nemmeno ma ciò non importa, adesso dovevo rimanere concentrata sulle parole che dovrò cantare.

Ho deciso di portare "Can't help falling in love" e so già che dimenticherò tutto, farò una figuraccia e verrò espulsa ancor prima di concludere la giornata.

Ho paura che la mia voce non possa piacere a nessuno ma soprattutto che io non possa piacere a nessuno. Mia madre mi ha costretta a indossare una gonna rosa con una fantasia a scacchi che lascia scoperte un po' delle mie gambe e ciò mi fa sentire tremendamente a disagio. Solitamente uso vestiti larghi che coprano le mie forme abbondanti. Non che mi facciano sentire meglio con me stessa, ma almeno non evidenziano il fatto che io sia grassa... D'istinto inizio a tirare l'elastico che tengo al polso facendolo schiantare sulla mia pelle bianca.

I miei genitori sono seduti tra la folla di alunni, altri parenti e professori. Dovevo per forza dare tutta me stessa, io non potevo deluderli...

<< E adesso è il turno di Stone Eveline!>> la voce del ragazzo, nominato per questo evento PRESENTATORE, urla il mio nome dietro il microfono.

Sentii la faccia andare a fuoco e le gambe diventare caramelle gommose. Mi separavano solamente tre scalini da quel palco ma perché sembravano essere migliaia?

Tiro su un respiro profondo armandomi dell'ultima essenza di coraggio rimasta dentro di me e, dopo aver tentato di asciugare la mia fronte con la mano, inizio a salire con un passo alla volta ogni gradino.

Più raggiungo il mio obiettivo e più volevo fare retromarcia e scappare via. Davvero io Eveline Stone potevo farcela...?

Arrivo finalmente nell'ultimo scalino e adesso non serve nient'altro che andare dritto, esibirmi e sperare che venga accettata.

<< CAMMINA PIU VELOCE BALENA! GUARDA CHE CI SIAMO ANCHE NOI QUI.>> le urla di qualcuno dietro di me bloccano ogni mia mossa lasciandomi paralizzata. Il mio viso caldo divenne pallido, le mie dita iniziarono a tremare e scariche di brividi presero possesso del mio corpo.

ATTACCO DI PANICO.

FINE FLASHBACK

<< TESORO SVEGLIATI!>> urla mia madre riportandomi al mondo. Solo adesso mi rendo conto di essermi addormentata in macchina lungo il tragitto verso casa di Daniel.

Ci siamo messi d'accordo durante la ricreazione e quindi ho deciso di tentare questa pazzia. Me ne pentirò? Certo. Lo faró lo stesso? Si.

Teodor era lì, a fissarmi con quelle iridi nocciola senza abbassare mai lo sguardo di un centimetro. Io invece, mi sono promessa di non guardarlo mai più negli occhi perché ha la capacità di farmi sentire sempre fuori posto.

<< Grazie mamma per avermi accompagnata. Ci vediamo dopo!>> affermo velocemente aprendo poi lo sportello.

<< Aspetta aspetta signorina! Non mi hai detto chi è questo DANIEL.>>

𝐋𝐄 𝐍𝐎𝐓𝐄 𝐃𝐄𝐋𝐋'𝐀𝐍𝐈𝐌𝐀Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora