Six💭

76 17 61
                                    

EʋᥱꙆɩᥒᥱ

Dopo scuola, Jane mi ha obbligata a restare per pranzo nel suo immenso impero. Ovviamente prima ci siamo fermate a casa mia per poter informare mio padre della mia assenza e prendere i miei strumenti.

Sappiate che quando parlo di ESSERE OBBLIGATA intendo che altrimenti mi avrebbe rasato la testa. E sarebbe capace di farlo senza aver alcun ripensamento o un minimo di coscienza sporca.

Senza alcun dubbio, Jane è una ragazza molto sicura di se e naturalmente non si lascia mai nulla alle spalle. Se c'è qualcosa che ha in mente di fare, niente e nessuno può tentare di farle cambiare idea.

Avrei voluto anch'io possedere questa qualità. Diciamo che ho qualche problema con la sicurezza e la fermezza delle situazioni dato che sono pronta a entrare nel panico in qualsiasi momento. Per quanto mi sforzi a cambiare questo lato del mio carattere, mi sembra di diventare sempre peggio.

Quando ho detto che la casa di Jane è un impero ero seria. I suoi genitori sono due avvocati di grande fama quindi possono permetterselo. Li conosco da tanto tempo e sono delle persone severe e giuste allo stesso tempo. Il giorno che Jane me li ha presentati per la prima volta avevo paura che potessero giudicarmi per il mio peso. In famiglia seguono tutti quanti una dieta rigida, anche per questo la mia migliore amica ha un fisico altamente invidiabile. Ma, al contrario, la loro reazione è stata super positiva. Ricordo che mi dissero di poter venire a trovare Jane quando volessi, sarei stata sempre la benvenuta!

La loro è una meravigliosa villetta che è stata rimodernata da non molto tempo. Quando varco il cancello i miei occhi si accecano completamente nonostante non sia la prima volta che entro in "CASA".

La prima cosa mega fantastica è la fontana, fatta interamente di marmo, piazzata al centro del giardino super pulito e riempito da tantissimi fiori di vario genere. Rose, margherite e addirittura i tulipani (ovvero i miei preferiti).

A fare scorrere l'acqua ci pensa l'impeccabile pesciolino d'oro costruito nei minimi dettagli, infinite goccioline d'acqua fuoriescono dalla sua bocca ricadendo sul fondo della fontana.

È talmente rilassante che starei anche ore a fissarla.

Dalla parte opposta del giardino è stata realizzata invece una piscina sotterranea, la offenderei se dicessi che è soltanto bellissima. La cosa che adoro sono le lucine che di notte trasformano l'acqua in mille colori diversi.

I piedi a mollo, le stelle in cielo e la persona che ami affianco... Non sarebbe fantastico?

Si è vero che mi faccio troppi film mentali. A me resta la piccola piscina di plastica bucata da anni per colpa dei gatti della nostra vicina. Vale ugualmente no?

Ma continuando l'esplorazione della villa Waster, ciò che sembra surreale è la grandezza del loro soggiorno collegato alla cucina. I colori predominanti sono ovviamente il bianco, l'oro e il verde. I divani, interamente di pelle bianca e riempiti da vari cuscini di colori neutri, sono divisi da un tavolino rettangolare in vetro, abbellito con delle piantine e riviste di giornali. Ma ciò che sicuramente si fa notare è la TV di 80 pollici collocata in bella vista sulla parete attrezzata.

La cruda verità, però, è che nemmeno un pozzo di soldi sarà capace di riportare indietro la sanità del fratello Justin. Egli soffre di bulimia cioè un disturbo alimentare che consiste in una voracità patologica ed eccessiva nel mangiare, seguita talora da induzione del vomito, utilizzo di lassativi, digiuno o addirittura eccessiva attività fisica.
Purtroppo anche io ho avuto a che fare con questo disturbo ed e molto difficile uscirne stabili da questa battaglia ma spero davvero con tutto il cuore che riesca a riprendersi...

Jane cerca sempre di nasconderlo ma, io so che dentro di sé si sente in colpa perché vorrebbe fare qualcosa per aiutarlo. Fa tanto la forte e la dura consapevole di essere capace di crollare da un momento all'altro.

<< Eveline ci sei?!>> solo adesso mi rendo conto di una mano che svolazza davanti ai miei occhi.

Da quando avevo abbandonato la Terra?

<< Certo che ci sono! Che stavi dicendo?>> chiedo imbarazzata prima di rendermi conto che in mano tenevo un sacchetto della spazzatura.

<< Che stavo dicendo? Ti ho detto mezz'ora fa di portare gentilmente la spazzatura fuori e ti ritrovo ancora in giardino che la tieni in mano.>> afferma spazientita guardandomi come se fossi un alieno.

Oh... Mi sono persa nei pensieri a osservare il nulla con un sacchetto fetente accanto. Direi ottimo EVELINE!

<< La vado a buttare subito. Ho avuto un mini malfunzionamento dei neuroni tranquilla!>> ammetto come se fosse una cosa normale.

<< Ti aspetto dentro. Dobbiamo iniziare a comporre qualcosa quindi aggiusta quei neuroni!>> risponde puntandomi il dito sulla fronte.

<< Certo strega!>> esclamo avanzando verso l'uscita della villetta.

<< Non chiamarmi strega!>> sbotta lei con una faccia infuriata mentre ritorna dentro.

So benissimo quanto odia essere chiamata in quel modo, ma non posso mica negare che quando si arrabbia lo diventa. Grazie al fatto che abbia una camera gigante possiamo esercitarci senza problemi. Jane potrebbe ospitare altre cinque famiglie come se niente fosse.

Ma prima che possa nuovamente perdermi tra i pensieri esco dal cancelletto riservato e getto la spazzatura nel giusto cestino. D'improvviso alle mie orecchie sbaglio o quello che sto sentendo suonare è un pianoforte? Viene dalla casa accanto e non sembra nemmeno essere un bambino che stia giocando a comporre note a caso. Escono fuori melodie magnifiche...

Vorrei continuare ad ascoltare ma temo che Jane mi ucciderebbe con uno dei suoi incantesimi. Vado per aprire il cancelletto ma era troppo tardi... Si era automaticamente chiuso all'interno.

Cazzo! Jane mi aveva avvisata che non dovevo chiuderlo. Sono davvero un DISASTRO!
Ma niente paura mi basta chiamarla con il telefono. Perché non ci ho pensato prima? Immergo le mani nella tasca posteriore dei miei jeans ma non trovo nessuna traccia del mio iPhone...

OH NO NO NO. L'ho lasciato sopra il tavolo del soggiorno prima di buttare la spazzatura.
Okay sono ufficialmente fritta. Potete iniziare a preparare il mio funerale.

Devo gridare per farmi sentire. Non ce altra scelta.

<< JANE! JANE! VIENI AD APRIRMI IL CANCELLETTO!>> urlo con tutta la voce che riesco a mandare fuori ma non funziona.

Riprovo nuovamente a urlare più forte aiutandomi con le mani attorno alla bocca ma fu soltanto un altro fallimento. Adesso nell'aria si sentono soltanto le note di quel pianoforte. Posso tentare di chiedere al vicino un telefono in modo da poter chiamare Jane. Non posso restare qui cosi!

Mi armo di coraggio cercando di non ascoltare la mia stupida ansia. Alla fine non ce niente di male a chiedere no? UFFI CHE PASTICCIO!

Attraverso il vialetto della casa accanto e fortunatamente il cancello non era chiuso. Quella melodia sembra essere cessata.
Solo dopo essere arrivata davanti all'entrata tiro un profondo respiro.

FORZA BUSSA EVELINE!

Stavo per poggiare le mie nocche sulla porta quando d'improvviso essa si apre. Alzo lentamente lo sguardo, maledicendomi per essere arrivata a ciò, e trovo LUI?

Mi aspettavo tutti tranne quel ragazzo... Tranne il definito "DEPRESSO" da Jane.

<< Eri tu a urlare in quel modo allora...>> afferma guardandomi serio.

Ho perso un battito...

𝐋𝐄 𝐍𝐎𝐓𝐄 𝐃𝐄𝐋𝐋'𝐀𝐍𝐈𝐌𝐀Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora