Eight💭

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Tᥱoᑯoɾ

Stiamo provando da ore delle composizioni ma inutile dire che un pianoforte e una batteria siano un duo perfetto. Ci manca qualcosa... Qualcosa che renda il tutto una cosa sola. Ma la vera domanda è, dove si trova?

<< Amico, io non c'è la faccio più a muovere una sola bacchetta. Dobbiamo fare una pausa con patatine e birre immediatamente!>> i lamenti da parte di Daniel riempiono questo seminterrato ormai da mezz'ora.

<< Hai più birra che sangue in corpo.>> lo prendo in giro con un'espressione divertita mentre abbandoniamo le nostre postazioni per avviarci verso la cucina.

I suoi genitori sono fuori casa per lavoro. Suo padre Michael è un grande avvocato nelle zone della nostra città, invece la madre, Margaret, ha un negozio tutto suo di abbigliamento non molto distante dal quartiere.

Daniel ha anche una sorella più piccola di qualche annetto, di nome Bethany, e possiamo dire a voce alta che sia una peste.

Ogni volta che ci vediamo mi racconta di ciò che vorrebbe fare da grande e, da principessa viziata, i suoi genitori cercano di accontentarla. Passa da voler diventare una cantante a una maestra, poi un medico e infine adesso l'avvocato. Daniel non la sopporta proprio per questa ragione.

Sarebbe piaciuto anche a me da piccolo crearmi problemi su cosa diventare da grande anziché accettare che mio padre ci avesse abbandonati tutti per la seconda volta.

<<Teodor quella ragazza ti ha lasciato il suo numero? Era così carina e gentile!>>

In questo preciso istante avrei preferito che le mie orecchie prendessero fuoco. Carina e gentile? Perché non si rende conto di quanto sia fastidiosa? Vuole soltanto credersi la buona fatina dei denti che in realtà illude i bambini.

Decido perciò di non rispondere alla sua domanda per il bene di entrambi iniziando a sgranocchiare le patatine appena uscite dal pacchetto.

<< Sto parlando con te? TERRA CHIAMA TEODOR.>> la sua mano inizia a svolazzarmi davanti agli occhi per richiamare la mia attenzione inconsapevole che in realta' io lo stessi ascoltando ma ignorando.

<< Dimenticala, ne hai altre cento a disposizione.>> sbotto severo fermando di colpo la sua mano.

<< Ma sei matto? Lei è diversa. Una ragazza acqua e sapone manca alla mia lista ancora!>>

Giuro che se continua a parlare di quella imbranata lo uccido.

<< Ora andiamo a trovarle. È anche l'occasione giusta per vedere Jane. Ho sempre avuto una cotta per quella rag...>>

Mi alzo di colpo andando verso la finestra senza continuare a sentire le sue parole.

Ho bisogno di fumare immediatamente.

<< Ma che ti prende? Tu mi nascondi delle cose con Eveline vero?>> domanda avvicinandosi a me sorseggiando deliziato la sua birra.

<< Non c'è stato nulla, lascia perdere.>> decido di mentire per non raccontare tutta la pagliacciata.

<< Se non sputi il rospo giuro che vado a dirle che sei innamorato di lei! E ti assicuro che lo faccio!>> risponde serio con un sorrisetto in volto.

Una cotta per lei? Non voglio essere capace di amare nessuno se non mia madre.

<< Smettila di dire cazzate. Mi conosci meglio di qualsiasi altro e sai che sarei peggio di te in fatto di donne..>> ammetto portando la sigaretta sulle labbra per un altro lungo tiro.

𝐋𝐄 𝐍𝐎𝐓𝐄 𝐃𝐄𝐋𝐋'𝐀𝐍𝐈𝐌𝐀Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora