Milano
Filippo
Negli occhi delle persone ho sempre notato una sorta di buio che, si nasconde dietro l'iride. In Bianca però, questa caratteristica non l'ho per niente vista, mai, nemmeno quando si lascia andare a confidenze. Bianca è pura persino nell'anima e penso che sia l'unica persona che fin'ora io abbia incontrato ad essere casta anche nella sua essenza. Lori anche è puro ma, quando parla della sua infanzia, quando mi racconta di suo padre, quel buio torna e gli copre lo smeraldo che ha negli occhi. A me tutti dicono che il colore chiaro sia solo una copertura di un'anima scura,cupa e insaziabile. Ho sempre odiato chi giudica, sputa pregiudizi solo perchè conosce qualche termine in più rispetto il linguaggio comune, li odio con tutto me stesso, sono le uniche persone per le quali provo ancora rancore.
Ma stamani provo tutto, meno che rancore, rabbia e emozioni negative: come quasi ogni mattina sto andando nel giardino, ad aspettare Bianca. Ha deciso che posso scappare con lei, perchè non ne può più di questo posto e delle dinamiche allucinanti che si svolgono quotidianamente. Tiro fuori il mio solito vizio, mentre inizio a fumare. Su queste labbra se ci ripenso sorrido, si sono posate le sue. Delicate, calde. secche. Suppongo che se ci fossimo lasciati andare di più, ci saremmo baciati con più voglia, con più foga. Eppure l'anima si è fermata prima della passione, un po' come quando gli uomini decidono di porsi dei limiti quando ormai il confine è già superato.
Non riesco più a dormire da quel momento e nemmeno a mangiare. L'amore è proprio un fottuto bastardo eh?!
Lei arriva, con la solita divisa che le avvolge il corpo e mette in risalto quei fianchi morbidi e meravigliosi che ha: in realtà noto che lei non li adori così tanto, cerca sempre di tirare più giù la divisa da lavoro per coprirli. A volte vorrei dirle che per me, è strabiliante così, è una dea e non mi importa che non rientri nei canoni di bellezza della società, anche perchè questa è bugiarda come un sicario. Nietzsche in uno dei suoi saggi a parer mio più rivoluzionari definisce la verità come introvabile e nelle sue tesi a favore di ciò spiega che l'individuo crea una società basata sulle bugie però, obbliga l'individuo ad essere veritiero e l'unico modo che esso trova è adeguarsi e iniziando a ingannare e dire falsità anche lui. Per questo penso che, Bianca sia davvero diversa, perchè la vedo la verità in lei, nei suoi occhi, nel suo cuore, nell'anima.
"Madame, buondì" sorrido mentre finisco la sigaretta e la getto a terra
"Ciao..." sorride, lasciandomi un bacio sulla guancia "...ho poco tempo stamattina, andiamo dai" mi prende per mano mentre inizia a camminare.
"Stai bene?" chiedo
"Sono un po' in ansia, non te lo nascondo però dai, sono comunque felice di fare qualcosa di buono per migliorare la vita di qualcuno..."
"Sei troppo buona Bianca...ti invidio"
"Anche tu sei buono, ti illudi di essere cattivo perchè ti hanno riempito da quando sei piccolo, di insulti e parolacce. Ma io so che tu sei buono, lo vedo nei tuoi occhi..." ammette mentre ci sediamo sulla solita fontana. I pesci sguazzano felici e li invidio: la loro maggiore preoccupazione è quella di mangiare. L'intelletto ci fotte.
"Ho pensato a tutto stanotte...ascoltami e poi dimmi cosa ne pensi, va bene?"
"Sì..."
"Stasera a fine turno, con qualche scusa banale rimani una decina in più in spogliatoio. Io dal mio canto, uscirò dalla cella, tanto sai che in quei dieci minuti di cambio turno non c'è nessuno. Ti raggiungo e usciamo dall'entrata principale, tanto di venerdì non c'è ne il direttore, ne la moglie. Una volta usciti, prendiamo il tuo solito tram però, ci sediamo in fondo...così non diamo nell'occhio. Ok, ho calcolato anche l'idea nella quale Lori cambi idea e ci segua: cambia il fatto che quando tu sarai in spogliatoio devi aspettare anche lui. Secondo te...potrebbe andare?"
"Hai messo in conto che per qualche assurdo motivo tu debba essere fermato da qualcuno e non possa venire in spogliatoio?"
"Sì ma...mi so difendere, nessuno mi bloccherà a meno che non mi sparino al petto"
"Non dirlo nemmeno per scherzo...." sospira "...il tram che prendo è solitamente vuoto, non ci dovrebbero essere problemi" aggiunge.
Mentre lei nervosamente si sistema il cappellino, io glielo rubo e lo indosso, strappandole una risata.
"Sembri il capitano di una nave..."
"Signorina, benvenuta a bordo. Le piace il piano stabilito dal capitano?"
"Oh sì, molto...posso conoscerlo?"
"Oh signorina, così su due piedi non so se è disponibile anche se a lui le belle ragazze così non dispiacciono...ma forse è troppo giovane"
"Suvvia, ho sentito dire che a voi uomini le donne più giovani piacciono..." sorride mentre mi accarezza i capelli con una mano.
"Sì? Può darsi signorina, non penso che il capitano lo ammetta così alla luce del giorno..."
"Non c'è niente di male, l'amore non ha età, non si diceva così nel '68?"
"Non lo dicevano, si baciavano, facevano prima..." mormoro mentre la sua mano scorre sul mio viso, studiandolo.
Si avvicina di più incrociando le mie gambe con le sue: sento il suo profumo buonissimo di vita e amore che quasi mi stordisce come un farmaco. I capelli le incorniciano il viso, mentre i miei occhi guardano le sue labbra che, ammetto, passerei ore a baciare senza stancarmi. I suoi occhi studiano i miei e quando sorride, provo una sensazione mai provata prima: il cuore precipita giù nelle viscere del mio animo ma non fa male, anzi, mi sento incredibilmente più leggero. Le mie dita le accarezzano il mento, mentre mi avvicino di più. Lei chiude gli occhi, io la imito mentre il calore della sua pelle si scontra con il mio, freddo. Con le labbra mi sfiora tutto il viso,il naso, la fronte, la mascella: mi sta studiando con tutti e quattro i sensi, sottraendosi alla vista, come se volesse amplificare di più tutte quelle sensazioni che dentro se' prova raramente. Le lascio un bacio sull'angolo della bocca, per poi con la mano le faccio spostare di pochi centimetri il volto e incontro le sue labbra. Lei posa entrambe le mani sul mio viso, non vergognandosi di ciò che sta facendo: ed è questo che mi rende felice di baciarla.
"Provo una cosa...aspetta..." mormoro mentre lei sorride, mantenendo gli occhi chiusi. La bacio davvero, aprendo totalmente le labbra alle sue, mentre assaporo il suo labbro inferiore. Il mio cuore in questo momento è totalmente fuso, in qualche campo con i ragazzi hippie a farsi qualche spinello bello e buono perchè nella cassa toracica non lo sento più. Bianca ricambia, finche' dolce mi sfila dai capelli il suo cappellino e sorride.
"Hai visto che al capitano le ragazze giovani piacciono?" chiede retorica mentre mi pone la mano mentre con il cuore sottosopra raggiungiamo per l'ultima volta nella nostra vita questa maledetta reggia del dolore.
SCUSATE L'ENORME ASSENZA MA L'ESAME SI AVVICINA SEMPRE PIU'E NON HO NEMMENO IL TEMPO DI RESPIRARE.
COSA NE PENSATE DI QUESTO CAPITOLO? IL PIANO RIUSCIRA' O FALLIRA'?
COMMENTATE CHE VI LEGGO!
UN BACINO,
FRFUZZY
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Psycho (Irama Plume)
Fanfiction1970 Manicomio statale,Milano Filippo,paziente. Bianca,operatrice. Una storia dove la giustizia non entra,la violenza vige e le bugie sono la colonna sonora delle vite dei protagonisti. !Contenuti forti!