Milano
Il capitolo contiene scene sessuali esplicite, potete non leggere.
Bianca
Sono passati due mesi da quando Filippo vive da me e oggi che è il mio compleanno, non abbiamo nemmeno potuto festeggiare perchè ero a lavorare. Mi trovo benissimo: i clienti sono sempre molto rispettosi ed io ho imparato moltissime cose, sugli animali e su come trattarli. Giulio,il figlio della proprietaria mi aiuta sempre quando arrivano cani di grossa taglia per essere lavati: va bene che sono forte ma non così tanto. La paga è buona e sinceramente credevo persino che fosse più bassa. Filippo è riuscito a parlare con suo padre nell'ufficio in quel ormai lontano martedì mattina ed io ne sono rimasta piacevolmente sorpresa: si è scusato per quello che ha fatto passare al figlio e gli ha spiegato le motivazioni per le quali non ha più avuto il coraggio di andare a recuperarlo. Filo non mi ha raccontato tutto e rispetto quella parte di silenzio che porta dentro se': io non sarei riuscita a darmi così tanta fiducia. L'uomo ci ha piacevolmente invitati a casa sua, una di queste domeniche per conoscere sia me( con la quale non ha parlato) sia suo figlio. Ha detto che quando avrà bisogno lui ci sarà per davvero questa volta, perchè ha perso troppo tempo dietro inutili pratiche burocratiche, ora è tempo di godersi l'unico genito che gli rimane. Filippo una volta tornati a casa ha pianto tutta la sera e tutta la notte che ha passato steso sul pavimento della cucina, con una lattina di birra accanto e la mia vecchia chitarra posata sul petto; la mattina seguente l'ho trovato a piangere sotto la doccia. Mi si è stretto il cuore: vedere quegli occhi così puri piangere....è un dolore che non auguro a nessuno. Però poi, nei giorni successivi a quell'evento si è ripreso, come se avesse finalmente conquistato una parte di se'. Con i soldi che ha ricevuto dalla banca si è andato a rifare il quardaroba ed è stato costretto a comperare una valigia per mettere dentro tutti i suoi nuovi acquisti, poichè nel mio armadio, seppur spazioso, non ci stavano nemmeno a pagarli. La complicità fra me e questo giovane cresce smisuratamente ogni giorno, ogni secondo che mangiamo insieme, ogni volta che dormiamo abbracciati, ogni notte che passiamo stretti a sognare in contemporanea.
In questi giorni però mi è venuto in mente Lorenzo, quel povero ragazzo: mi aveva promesso di scrivermi ed il fatto che non mi sia ancora arrivata neppure mezza lettera da parte sua mi fa preoccupare e non poco. Filippo condivide la mia ansia ma è sicuro in cuore suo che l'amico stia bene e che stia solo aspettando l'occasione giusta per scrivere qualcosa di significativo: in fondo lui lo sa bene che fra quelle mura il tempo non scorre mai e non avvengono mai eventi da ricordare,anzi.
Rientro a casa, con ancora addosso la divisa da lavoro: una gonna a tubino rosa chiaro e una maglietta a maniche lunghe dello stesso colore. Ho i piedi che chiedono pietà: è tutto il giorno che cammino su e giù su un tacco dieci e non essendo abituata, mi sento letteralmente a pezzi. Non appena prendo visione dell'ambiente intorno a me noto che tutta la casa è totalmente immersa nel buio più totale: mi prende un infarto. Dove diavolo è finito questa volta?!
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Psycho (Irama Plume)
Fanfiction1970 Manicomio statale,Milano Filippo,paziente. Bianca,operatrice. Una storia dove la giustizia non entra,la violenza vige e le bugie sono la colonna sonora delle vite dei protagonisti. !Contenuti forti!