II

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"Sei stanca?" Mi chiede sussurrando.

"Direi più tesa che stanca." Sussurro appoggiandomi alla sua schiena.

"Sai? Io un'idea per farti rilassare ce l'avrei." Sussurra accarezzandomi i fianchi mentre con una mano scende verso la mia intimità.

"Ah si? e quale sarebbe?" Sussurro fingendomi innocente pur sapendo dove volesse arrivare, lui non risponde e scende ancora di più verso la mia intimità, inizia a massaggiarmi il clitoride facendo dei movimenti circolari e veloci facendo fuoriuscire dalla mia bocca un sospiro ansimante, con l'altra mano infila due dita dentro di me e le muove velocemente facendomi gemere.

"Lukas." Sussurro il suo nome come una preghiera di andare più veloce, di farmi provare più piacere.

"Si piccola?" Chiede mentre muove le dita velocemente sia dentro di me che sul mio clitoride, l'acqua scorre sui nostri corpi bagnandomi anche i capelli, Lukas continua a muovere le dita e poco dopo arrivo al culmine del piacere.

"Ora a letto piccola, è tardi." Mi dice facendo uscire le dita, mi aspettavo di fargli un pompino ma non vuole quindi ci mettiamo a letto e in poco tempo mi addormento più rilassata, la mattina dopo mi sveglio verso le sei un quarto, Lukas ancora dorme quindi ne approfitto per iniziare a prepararmi, mi infilo una camicia bianca semitrasparente e dei Jeans skinny neri, metto dei tacchi a spillo neri.

"Piccola sei già in piedi?" Mi chiede Lukas comparendo alle mie spalle.

"Mh si, mi sono svegliata e ne ho approfittato per fare le cose con calma." Gli spiego brevemente.

"Va bene, mi preparo anche io così poi andiamo a fare colazione." Mi dice lasciandomi un dolce bacio sul collo per poi allontanarsi da me, mi inizio a truccare facendo una cosa abbastanza complicata, inizio col stendere una base di primer sul viso e sugli occhi, nella parte più esterna metto un ombretto rosso scuro e lo sfumo verso l'interno, all'angolo esterno dell'occhio sfumo il tutto con un ombretto nero andando a creare un effetto tipo eyeliner, nella parte interna metto un rosso poco più chiaro, mi metto le ciglia finte e poi passo alla base, metto poco fondotinta giusto per rendere la pelle omogenea, del correttore per coprire le occhiaie poi metto un filo di cipria per fissare il tutto, non faccio il contouring perché tanto ho un viso molto scolpito e marcato quindi non serve, spazzolo i capelli lasciandoli sciolti e poi mi guardo allo specchio, mi metto gli anelli e poi prendo lo zaino insieme al casco, le chiavi della moto e le sigarette.

"Amore, sei pronta?" Mi chiede e io annuisco avvicinandomi alla porta, scendiamo di sotto dove ci incontriamo con Sarah e Marcus, facciamo colazione e poi andiamo verso le moto, appena vedo la mia moto controllo che non abbia nemmeno un graffio e poi ci salgo facendo partire il motore.

"A chi arriva prima?" Mi chiede Marcus salendo sulla sua moto e io annuisco, ogni volta che andiamo da qualche parte facciamo le gare fra noi due.

"Ovviamente." Gli rispondo, sgaso e parto a tutta velocità sgommando sull'asfalto di Miami seguita da Marcus, accelero superando tutte le macchine che mi trovo davanti, intravedo il parcheggio della scuola che ricordo molto bene visto che affianco c'è la scuola elementare che frequentavo, accelero e arrivo con un rombo di motore, poco dopo arriva Marcus e circa trenta secondi dopo arrivano Sarah e Lukas, mi tolgo il casco facendo oscillare i capelli al vento, spengo il motore e scendo dalla moto sensualmente facendo aderire i tacchi a spillo sull'asfalto ardente per via del sole.

"E come si poteva immaginare ho vinto, di nuovo." Ridacchio guardando Marcus mentre scende dalla moto.

"Come ogni altra volta." Afferma Sarah ridendo e io rido a mia volta, sento lo sguardo di quasi tutta la scuola bruciare su di noi ma lo ignoro e quando la campanella suona entriamo andando prima in segreteria così da farci dire in che classe siamo.

"Salve, come posso aiutarvi?" Ci chiede la segretaria, le spieghiamo la situazione e lei ci dice che siamo tutti nella stessa classe, andiamo nella nostra classe e prima d'entrare bussiamo alla porta.

"Avanti." Ci dice la professoressa, entriamo nella classe sotto lo sguardo attento di tutti i presenti.

"Voi siete?" Ci chiede la professoressa.

"Siamo i nuovi alunni professoressa." Le spiega Marcus.

"Okay, io sono la professoressa white ed insegno italiano, ragazzi presentatevi." Ci dice per poi rivolgersi ai nostri compagni, si presentano tutti quando arriva il momento del gruppo di mio fratello.

I'm backDove le storie prendono vita. Scoprilo ora