XXIII

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Rimango in doccia per un tempo che mi sembra infinito, sfrego la spugna sul mio corpo e penso che continuando così mi staccherò la pelle, cerco di eliminare ogni suo residuo dalla mia pelle ma su di me non c'è niente, lui è dentro di me e mi sento tremendamente sporca, sospiro ed esco dalla doccia, mi guardo allo specchio, il corpo è apparentemente pulito ma ricoperto di lividi, tagli e ferite.

"Kayla stai bene?" Mi chiede Josh bussando alla porta.

"Si ecco, mi vesto ed esco, tranquillo." Non sento più niente quindi deduco che si sia seduto sul letto, mi metto l'intimo ed esco dal bagno, oramai non mi vergono di Josh, mi ha visto in condizioni peggiori, ma a quanto pare Cameron non è sceso di sotto ma è rimasto qui in camera, seduto sulla poltrona accanto all'armadio.

"Sdraiati, avete un kit del pronto soccorso?" Mi chiede e io annuisco.

"Sotto a letto, prendilo tu per favore." Annuisce e mi metto a letto mentre lui da sotto il letto tira fuori il kit, si avvicina a me e prima disinfetta tutto, poi fascia le ferite e ci mette dei cerotti, Cameron nel frattempo guarda tutto attentamente, non vorrei sbagliarmi ma sembra geloso.

"Come ti senti?" Mi chiede Josh.

"Sto bene, ci vuole altro per uccidermi." Sussurro facendo un piccolo sorriso per tranquillizzarlo, lui mi copre e mi sorride.

"Ora riposa, appena ti svegli mangi qualcosa e parli con i tuoi amici." Annuisco e chiudo gli occhi cercando di rilassarmi, ma con scarsi risultati.

"Vuoi che resto?" Mi chiede mentre mi accarezza i capelli.

"Tranquillo, sto bene, davvero."

"Va bene, allora scendo di sotto, se ti serve qualcosa chiamami." Annuisco e poi entrambi escono dalla camera.

*Pov's Josh*

Scendo di sotto seguito da un altro ragazzo, mi sembra si chiami Cameron.

"Cosa le è successo?"

"Come sta?"

Vengo sommerso dalle domande ma poi incrocio lo sguardo di Marcus.

"Tu che c'entri con questa storia?" Mi chiede guardandomi.

"Elizabeth è venuta da me chiedendo di rapirla e poi ucciderla, inizialmente era un modo per toglierci di mezzo una gang forte, io non entravo mai nella stanza dov'era Kayla se non per darle da mangiare e medicarle le ferite poi diciamo che ragionando nessuno si meritava una fine del genere e quindi quando Elizabeth se ne è andata l'ho liberata e portata qui."

"Quindi tu l'hai rapita e poi liberata?" Mi chiede il fratello di Kayla, mi sembra che si chiami Nash.

"Esattamente."

"Come sta?" Mi chiede Ethan.

"E' scossa anche se non lo da a vedere, ha delle ferite alcune superficiali altre molto più gravi, le sto curando e tenendo d'occhio, penso che guariranno molto bene ma non facilmente." Ammetto e tutti annuiscono.

"Penso che dovresti andare da lei." Affermo guardando il padre che annuisce, nel resto del tempo che abbiamo parlato, mi ha detto del rapporto che ha con il padre ed è davvero stupendo.

"Va bene, vado." Sale di sopra e scompare nella camera di Kayla.

"Sei un medico?" Mi chiede Grace e annuisco.

"Si, sono un medico, so come curare le ferite di Kayla, sta tranquilla." Lei annuisce e cala un silenzio tombale.

"Cosa le ha fatto?" Mi chiede il fratello maggiore di Kayla.

"Non penso che spetti a me dirvelo, ve lo dirà Kayla quando si sentirà pronta." Gli rispondo in modo freddo.

I'm backDove le storie prendono vita. Scoprilo ora