XV

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Sono passati due giorni da quando sono chiusa qua dentro, inizialmente eravamo sicuri che sarei uscita il giorno stesso che sono arrivata ma poi i dottori non se la sono sentita di farmi uscire sparando qualche cazzata sul mio stato di salute e quindi mi hanno tenuto sotto controllo per quarantotto ore.

Sento bussare alla porta la quale subito dopo si apre rivelando la figura di Cameron.

"Che vuoi Miller?" Gli chiedo con sgarbo mentre sistemo le mie cose nelle borsa.

"Potresti anche dimostrare un po' di gratitudine, ti ho donato il mio sangue per salvarti la vita." Afferma sedendosi sul mio letto.

"Ti ripeto la domanda che vuoi."

"Dovresti ricambiarmi il favore." Mi dice chiudendo la borsa per costringermi a guardarlo .

"E cosa ti serve?"

"Dovresti fingerti la mia ragazza."

"Cosa? E per quale motivo?" Chiedo stizzita.

"Ho detto ha mia madre che sono fidanzato e lei vuole conoscerle se le porto una di quelle troie mi uccide."

"Va bene ma solo perché hai fatto la trasfusione, poi dirai ai tuoi genitori che ci siamo lasciati e ognuno per la sua strada chiaro?" Gli punto un dito contro e lui annuisce.

"Fatti trovare pronta sta sera alle 19:30 vestita elegante." Afferma prima di uscire dalla camera, sbuffo sonoramente e prendo la borsa, scendo di sotto dove c'è Marcus che mi è venuto a prendere, salgo sulla sua moto e mi riaccompagna a casa.

*Pov's Cameron*

Guardo l'ora e vedo che sono le 19:30, busso alla porta della camera di Kayla e poco dopo mi apre, la guardo dall'alto verso il basso, indossa un vestito nero attillato che ha uno scollo a "V" sul seno, ha anche uno spacco sulla coscia destra che lascia intravedere più del dovuto, la sua figura minuta è slanciata da dei tacchi neri molto alti e sul viso ha poco trucco il che la rende semplicemente stupenda.

"Sei pronta?" Le chiedo fissandola negli occhi.

"Si andiamo." Afferma sorpassandomi e chiudendo la porta alle sue spalle, scende velocemente le scale sotto il mio sguardo attento.

"Stai attenta." Sento sussurrarle da Will e lei annuisce sorridendogli per tranquillizzarlo.

"Ti avviso andiamo con la mia macchina." Afferma puntandomi un dito contro e io annuisco, prende le chiavi della macchina ed esce seguita da me, arriviamo nel garage affianco che prima del suo arrivo era in affitto, apre la porta con il telecomando rivelando almeno venti macchine sportive, si avvicina ad una Lamborghini nera opaca, ed apre lo sportello entrandoci successivamente.

"Che aspetti? Ti muovi?" Mi chiede ed io annuisco salendo in macchina, le dico il nome del ristorante e parte a tutta velocità.

In poco tempo arriviamo al ristorante e Kayla si ferma davanti all'entrata.

"Scendi."

"Perché?" Le chiedo confuso.

"Io vado a parcheggiare tu scendi."

"Sai che c'è il parcheggiatore vero?"

"Certo che lo so ma le mie macchine non le può guidare nessuno tranne me, quindi parcheggio da sola." Mi risponde io annuisco e scendo roteando gli occhi.

Mi avvicino all'entrata dove trovo i miei genitori e Sierra.

"Cameron, tesoro, come stai?" Mi chiede mia madre abbracciandomi.

"Sto bene mamma, voi come state?"

"Noi stiamo bene, ma la tua ragazza? dov'è?"

"è andata a parcheggiare."

"Ma come? Perché è andata lei?" Mi chiede mio padre.

"Tiene molto alla sua macchina e non vuole farla guidare a nessuno quindi è andata da sola."

Appena termino questa frase da dietro di me compare Kayla.

"Salve! Io sono Kayla."

"Ciao tesoro io sono Gina la mamma di Cameron, lui è mio marito Dan e lei è nostra figlia Sierra."

"é un piacere conoscervi signori Miller."

"Dacci pure del tu e il piacere è tutto nostro." Afferma mio padre. 

I'm backDove le storie prendono vita. Scoprilo ora