I'm back

XIV

*Pov's Nash*

"Voi dovreste essere i fratelli di Will giusto?" Mi chiede La ragazza con i capelli Neri ricci.

"Anche di Kayla." Le risponde Hayes.

"Si certo, biologicamente parlando si." Afferma la bionda.

"Io sono Amber." Afferma la riccia

poi indica la bionda "Lei è Alexandra."

Indica la Ragazza mora "Lei è Grace."

Indica il ragazzo con i capelli neri "Lui è Ethan."

Poi in fine indica il moro "E lui è Henry, siamo amici di Kayla e come Marcus e Jacob siamo nella sua gang."

Ci presentiamo anche noi e poi cala il silenzio che fortunatamente viene interrotto dall'arrivo di un dottore.

"Allora?" Chiede Hayes.

"La ragazza può uscire domani mattina, dovrà stare attenta alla ferita e ai punti ma a parte questo sta bene." Tiro un sospiro di sollievo e sorrido mentre Kate abbraccia Will felice.

"Va bene grazie." Affermo sorridendo

*Pov's Kayla*

Resto sola nella camera d'ospedale e tutto sembra come quando ero piccola, quando la vicina mi ha chiamato l'ambulanza e mi hanno portata in questo ospedale, persino la camera è la stessa, il ricordo di quella giornata mi assale facendo arrivare il resto dei suoni alle mie orecchie.

"Dai Hayes smettila! mamma si arrabbia!" Urlo sgridandolo ma lui non mi da ascolto e continua a lanciare l palla al muro facendolo tornare da lui.

"Mamma non ne saprà nulla Kayla non fare la rompiscatole!" Mi guarda e rotea gli occhi.

"Smettila Hayes!" Gli urlo contro ma il mio gemello sembra non sentirmi, la palla gli sfugge di mano e finisce contro il vaso rompendolo in mille micro pezzi.

"Oddio!" Esclamo portando le mani davanti alla bocca.

"E ora come lo dico alla mamma?" Mi chiede sgranando gli occhi mentre fissa il vaso rotto.

"Vai di sopra, ci penso io a mamma." Gli dico e lui annuisce, raccoglie il pallone e sale di sopra, proprio in quel momento arriva mamma, mi guarda e posa il telefono sul mobile accanto a lei.

"Che diavolo è successo?" Urla arrabbiata avanzando verso di me.

"Sono caduta e ho sbattuto contro il vaso, mi dispiace mamma."

"Ti dispiace un corno! Era un vaso costosissimo." Urla avvicinandosi a me, mi tira uno schiaffo in pieno volto, porto la mano sulla guancia arrossata.

"Fai un errore dopo l'altro! Non ne posso più di te." La sua mano colpisce nuovamente il mio volto ma sta volta sull'altra guancia, le sue mani si muovono velocemente sul mio corpo colpendo ogni centimetro del mio viso, della mia testa, finiscono sui capelli che vengono tirati con forza mandando la testa all'indietro.

"Giuro che sta volta mi libererò di te, una volta per tutte." Prende la bottiglia di vodka d'esposizione di papà e la rompe sul tavolo.

"Mamma che vuoi fare?" Le chiedo spaventata iniziando ad indietreggiare finche non finisco contro la parete del muro, sento un dolore lancinante al petto e poi tutto buio.

Sento qualcuno scquotermi con forza e apro lentamente gli occhi.

"Oddio piccola." Sindy la signora anziani che ci abita affianco fa un sospiro di sollievo e mi accarezza il viso.

"É tutto okay tesoro, i soccorsi stanno arrivando." Continua ad accarezzare il mio viso con dolcezza mentre tiene una mano sul mio petto, richiudo lentamente gli occhi e quando li riapro sono in una stanza bianca.

Vengo trascinata via dai ricordi dalla voce di Hayes.

"Kayla."

"Mh?" Non lo guardo, non ne ho la forza, non ho la forza di spiegargli come mi sento, cosa ho passato.

"Mi dispiace, sono stato un coglione, so che non potrai mai perdonarmi ma mi dispiace, non volevo che ti accadesse niente, Marcus e Jacob ci hanno fatto vedere un video delle telecamere, dovevo prendermi le mie responsabilità quel giorno ma per la mia paura tu ci hai quasi rimesso la vita senza che ne io ne Nash ne sapessimo niente." Ascolto le sue scuse ma senza guardarlo, non ho voglia di guardarlo, conoscendolo starà per piangere e non lo sopporterei certo lo odio ma è pur sempre mio fratello e vederlo piangere mi dispiacerebbe.

"Tranquilla me ne vado." Sussurra per poi uscire dalla stanza.