𝕔𝕒𝕡𝕚𝕥𝕠𝕝𝕠 𝕕𝕦𝕖

205 10 0
                                    

Il locale non era lontano da casa mia per fortuna, e infatti in meno di quindici minuti raggiunsi la serranda chiusa con un lucchetto in ferro.

Presi dalla borsa le chiavi che il giorno prima la proprietaria del bar mi aveva affidato. Le infilai nella serratura del lucchetto e girandole in senso orario riuscì a sbloccare la saracinesca.

Con un gesto deciso tirai su la "parete metallica" che copriva l'insegna del locale e l'entrata. Aprì poi anche la porta e l'odore di fragola e vaniglia mi invase le narici.

Cominciai a sistemare le sedie intorno ai tavoli e la caffettiera con il caffè tostato. Diedi una veloce spolverata ai piattini e alle tazzine, finendo il primo dei tanti step per preparare il bar.

Aspettai un po' per poi girare il cartellino "Open" che segnava se il locale fosse aperto o chiuso.

I clienti arrivarono con il loro solito tempismo ai loro soliti orari, e come ogni mattina preparai le loro ordinazioni, solo che ci misi un po' di più dato che quel giorno ero da sola.

- TN-senpai! - mi chiamò Yumi, una delle due ragazze liceali con cui avevo stretto un bel rapporto.

- Dimmi Yumi-chan! - le sorrisi, appoggiando il vassoio sul loro tavolino, per poi servire il loro ordine.

- Abbiamo una notizia fantastica! - sorrise l'altra, Nagisa - Ti ricordi che io e Yumi siamo manager del club di pallavolo giusto? -

- Certamente. - sorrisi, per invitare a farmi spiegare cosa fosse successo.

- Bene! La nostra squadra è riuscita a vincere contro la Nekoma e Takahashi si è confessato a Nagi-chan! - esclamò Yumi, stringendo forte la mano della migliore amica.

- Ma è fantastico! Finalmente ti sei messa con lui, dopotutto è da un bel po' che ti piace. - le sorrisi, scompigliando i capelli alla mia kohai.

Dopo quel discorso finì di servire tutti i clienti, che pagarono e poi se ne andarono, probabilmente o a lavoro o a casa. Io rimasi dietro il bancone a finire di lavare le tazzine e piattini usati quella mattina, aspettando che i dolci infornati finiscano di cuocere.

Era un bel po' noioso stare da sola nel bar, senza la mia collega a parlare o a fare gossip sui clienti che conoscevamo meglio, ma stare un po' da sola mi faceva bene.
Mi piaceva pensare e ragionare su cosa avrei cucinato appena arrivata a casa, anche perché in quel momento non avevo di meglio da fare.

Finito di pulire le stoviglie spensi il forno, lasciandolo un po' aperto con ancora dentro i dolci per non farli raffreddare, nel caso sarebbe arrivato un cliente al momento.

Presi uno sgabello e, con il taccuino che usavo per gli ordini, mi misi a scarabocchiare. Non ero per niente brava a disegnare, ma mi piaceva passare il tempo anche facendo qualcosa in cui non sono pratica.

Disegnai due omini stilizzati che si passavano una palla. Non so perché, ma dopo il racconto di Yumi e Nagisa mi ritornò alla mente i miei spensierati giorni alla Karasuno.

Forse la scuola non era così male.

Ovviamente il svegliarsi ogni giorno, eccetto domenica, alle sei non era molto piacevole, ma appena superato il cancello la mia vita sembrava colorarsi. I miei compagni, i club, le attività extra scolastiche e lui...

Senza accorgermene entrarono nel locale un bel gruppo di ragazzi a cui non prestai attenzione, dato che mi alzai e sistemai lo sgabello sotto il bancone.
Cambiai pagina al blocchetto di fogli, avvicinandomi al tavolo dove gli otto ragazzi si erano seduti, e cliccando il tasto della penna feci uscire la punta sferica, con cui avrei preso i loro ordini.

Vecchi Compagni ||kageyama×reader||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora