𝕔𝕒𝕡𝕚𝕥𝕠𝕝𝕠 𝕥𝕣𝕖

182 12 0
                                    

- TC...san? -

In quel momento non sapevo se seppellirmi viva o direttamente dissociarmi da quella situazione.

Anche nel mio vecchio lavoro part-time ero a stretto contatto con le persone, e quindi pensavo di essere migliorata nell'autocontrollo, ma ovviamente Kageyama riusciva a stravolgere tutto con un solo sguardo.

- Buongiorno. - dissi soltanto, con tono basso e sicuro. Non volevo e soprattutto non dovevo farmi vedere insicura. Lui in quel momento doveva avere la certezza che io fossi cambiata, anche se era tutto il contrario.

Lui abbassò lo sguardo per poi raggiungere il tavolo dove i nostri vecchi compagni sedevano, mettendosi vicino al suo amico Hinata.

- Cosa vuoi ordinare? - domandai, portandomi davanti al petto il taccuino, pronta per prendere nota.

- Ecco... Va bene un bicchiere di latte freddo. - chiese, visibilmente in imbarazzo.

Sapevo perfettamente che lo avrebbe chiesto, lo conoscevo fin troppo bene ed ero anche sicura che i suoi gusti in fatto di cibo non fossero per niente cambiati.

- Certo, non c'è alcun problema, te ne porto uno subito. - risposi, facendo un mezzo inchino per allontanarmi da loro. Mi diressi verso il frigo che avevamo nella stanza con le varie cose di riserva e il forno per i dolci.

Frugai tra le varie buste di plastica con dentro i surgelati e gli ingredienti per poi trovare la bottiglia di latte che tanto attendeva lo stomaco di quel, ormai diventato, adulto.

Quando recuperai il cartone con il latte mi accasciai a terra per prendere fiato.

La mia più grande cotta era nel salone del locale, dopo anni in cui non ci parlavamo per via di un litigio non proprio gradevole, che aveva coinvolto anche la squadra.

Come mi dovevo comportare? Dovevo essere fredda e distaccata oppure fare come se non fosse successo niente?

Probabilmente la prima idea era un po' infantile, dato che erano passati anni ed io ero cresciuta e maturata, quindi anche la questione sarebbe dovuta "sparire". E poi era un cliente, non potevo comportarmi in malo modo solo perché era lui.

Sospirai pesantemente, per poi sbattere lievemente la testa contro il muro, raccogliendo le mie forze per alzarmi da terra. Riempì un bicchiere di vetro con il latte e presi un forte respiro per poi andare con sicurezza verso il loro tavolo.

- Ecco a te. - sorrisi, poggiandoglielo sul tavolo pulito.

Lui mi ringraziò fissandomi in strano modo, ma non ci diedi peso e tornai dietro il bancone, riprendendo lo sgabello per poi disegnare i miei pensieri confusi sul blocchetto ormai del tutto scarabocchiato.

- TC-chan, non vieni a parlare con noi? - mi chiese Tanaka, cercando di smuovere quel silenzio pesante.

Io gli sorrisi e per la ventesima volta mi alzai avvicinandomi al loro tavolo prendendo una sedia, mettendomi tra Suga e Sawamura.

- Kageyama, perché hai tardato? - chiese Hinata al suo amico, facendogli un grande sorriso.

- Oh ecco... Mia sorella come al solito non si muoveva a prepararsi per accompagnarmi, dato che, cito testuali parole:<< Se Asahi ti stesse aspettando fuori insieme ai vostri amici, non potrei mai farmi vedere vestita o truccata male!>>. - roteò gli occhi Kageyama, ridacchiando dall'espressione del suo amico, nonché vecchio asso della squadra.

- Ushh, qua qualcuno ha fatto conquiste. - rise sotto i baffi Tanaka.

- Da quant'è che tua sorella fa così? - chiese sbuffando Tsukishima, bevendo il suo caffè espresso.

- Se non sbaglio... Da dopo i nostri esami. - ci pensò su, portandosi l'indice sotto il mento.

In tutto questo tempo c'eravamo io e Suga che parlavamo con gli occhi, capendoci a ogni sguardo.
Era strano come noi due ci capissimo senza il bisogno delle parole.

Lo guardai indicando leggermente Kageyama e poi roteando gli occhi intesi tutta la squadra.

"Ho bisogno di spiegazioni su di lui e poi tutti voi, appena avrete finito qui. " questo volevo intendere, e lui capì benissimo, al ché sospirò, preparandosi mentalmente alla commedia che mi avrebbe raccontato.

- Ehi Suga-kun, che hai? -

- Uh? Io? Nulla nulla! - sorrise, tornando a loro - Ma quindi come siamo rimasti per domani? -

- Mh non saprei, domani ho gli allenamenti con la squadra e se non sbaglio Noya devi vederti con una certa persona. - sorrise maliziosamente Hinata, girandosi verso l'amico che ridacchiò fiero di sé, coinvolgendo l'arancione in una fragorosa risata.

- Cosa succede domani? - chiesi, cercando di mettermi nel discorso.

- Volevamo incontrarci per semplicemente parlare, ma è un po' difficile dato che abbiamo tutti impegni in orari diversi. - spiegò Sawamura, guardandomi.

- Ahh capisco. - annuì, per poi alzarmi dalla sedia dato l'entrata di una cliente - Se non vi dispiace, vado. - sorrisi, per poi far accomodare le due giovani donne appena entrate.

- Cosa desiderate? - chiesi come al solito, accorgendomi dopo che erano le due solite clienti che serviva la mia compagna.

- Due caffè grazie. - sorrise una, per poi fermarmi un attimo - Ecco... Tu sei TC giusto? -

- Si esatto, perché? -

- Potresti dare questo a Kayano quando torna al locale? - mi domandò, porgendomi una scatola color porpora.

- Certamente, glielo darò domani dato che oggi non verrà al locale. - le sorrisi, per poi continuare la mia giornata lavorativa normalmente, avendo però il gruppo di ragazzi al bar.

Stranamente rimasero lì tutta la mattina, parlando e scherzando, e all'ora di pranzo cominciarono a prepararsi per andarsene, proprio come me.

- TN-chan, ti accompagno? - mi chiese Suga, e io accettai volentieri, anche perché dovevamo chiarire un bel po' di cose.

Lui ricambiò il sorriso, che però si trasformò in uno sguardo confuso che fissava qualcosa dietro di me. Mi girai anch'io e vidi lo sguardo ossessivo di Kageyama su di noi. Quando si accorse che era stato beccato cambiò soggetto, come se niente fosse successo.

Come se l'avessi fulminato.

- È stato un piacere ragazzi, magari venite ancora al locale, non mi dispiacerebbe rivedervi. - sorrisi, chiudendo la porta del bar quando ormai eravamo tutti fuori.

- Sarà bello rivederti TC-chan, se vuoi possiamo scambiarci i numeri! - propose Tanaka, e io accettai volentieri.

Diedi il mio numero a tutti, tranne a Kageyama che non si era neanche avvicinato per chiedermelo.
Non so neanche come avrei reagito a tale richiesta in verità.

- Allora ci si sente, byee. - sorrisi mentre io e Koishi scomparivamo dietro l'angolo della strada.

Vecchi Compagni ||kageyama×reader||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora