Intro

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Salve a tutti, forse è la prima volta che sentite parlare di me... meglio che mi presenti, eheheh..

Mi chiamo Lucy Venus Black, e sono l'ultima discendente della nobile e antica famiglia Black, però voi chiamatemi solo Lucy. In fondo devo ringraziare mia madre se ho un nome un po' più normale, perché se fosse stato per papà, mi chiamerei solo Venus.

(Sospiro)

Scusate.. è che quando parlo dei miei, devo sempre trattenere le lacrime. E ora vi spiego perché.

Mia madre, Persephone, era una strega dagli straordinari poteri: poteva parlare con i morti, cristallizzare il tempo, leggere nel pensiero e bruciare o congelare qualunque cosa volesse.

Ecco, credo che tre di queste cose le abbia ereditate pure io. Dico tre, perché non so leggere nel pensiero. Mannaggini, sarebbe stato pazzesco!

Mamma adorava le usanze babbane. E adorava anche battersi per le cause per cui le donne babbane si battevano, come la parità dei diritti. Le ha sempre aiutate. E da quando lei (sniff) non c'è più (doppio sniff) io sto portando avanti le sue stesse battaglie.

Ora mi riprendo, giuro..

Ok, dicevo.. mia madre non c'è più. L'ho conosciuta solo per poco, perché è morta, per una malattia fulminante, quando avevo solo 5 anni. E ora ne ho quasi 28. Meno male che ho molti altri parenti, che tengono in vita il suo ricordo ah, dimenticavo: io posso parlare con i morti, quindi riesco a vederla, sotto forma di ologramma, ma ci riesco.

Invece mio padre, Uranius, è un mago, rimasto orfano a 8 anni, e ha passato tre annetti in quell'orfanotrofio merdoso che si trova a Salem, dove sono nata e cresciuta. Ha studiato magia a Ilvermorny, la scuola più famosa degli Stati Uniti, dove ha conosciuto mia madre.

Non gli ho mai chiesto di raccontarmi la loro storia, anche perché sinceramente non me ne può fregare di meno. Ok, l'ho detto.

Papà ha sempre sostenuto le cause per cui si batteva mamma. Erano sempre in prima fila alle manifestazioni, insieme ai loro amici (e amiche) babbani. In particolare, mamma e papà sostenevano la comunità LGBT, di cui la sottoscritta fa parte, essendo ace (se non sapete cosa vuol dire, chiedete pure, non vi uccido) 🖤🤍💜.

Peccato che anche papà non ci sia più. E sia morto, in circostanze poco chiare, otto anni fa.

O meglio, poco chiare fino a quando non è saltat.. NO, NIENTE SPOILER! Perché sarà questo l'avvenimento intorno a cui girerà tutta la storia, che sto per raccontarvi.

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Tutto è cominciato nel 2013, otto anni fa, per l'appunto.

Avevo appena finito un altro anno di merda, in quel college di merda, che sembra Hogwarts, ma non si chiama Hogwarts, ed è stato fondato da una strega serial killer, che tutti venerano manco fosse Merlino in versione femminile. Tutti tranne me, ovvio. Non capisco cosa ci trovino di così tanto bello, in una che ammazzava la gente, solo perché intralciava i suoi piani.

Ho deciso di abbandonare questa scuola, perché ormai non mi trovo più bene, fregancazzo se mi manca un anno al diploma, lo prenderò da un'altra parte.

Con la scuola, e soprattutto i miei coetanei, ho sempre avuto un pessimo rapporto: avevo iniziato a frequentare Ilvermorny, come mamma e papà, ma alla fine del 5 anno, dopo i GUFO, ho abbandonato, perché il bullismo nei miei confronti era diventato ingestibile. Avevo parlato più e più volte con la preside, ma non era cambiato assolutamente nulla.

Il settembre successivo, ho cominciato i miei studi a Thunderia, definita da tutti la versione americana di Hogwarts. Ma pure lì omofobia, bullismo, insulti a non finire. Sì stavolta anche l'omofobia: perché nonostante non ne avessi fatto parola con anima viva, qualcuno aveva scoperto che sono ace.

E giù prese per il culo e battutine, che col passare del tempo sono diventate sempre più pesanti e offensive. L'ultimo giorno, il 7 giugno, ho annunciato che sarei andata via, e secondo me hanno sparato i fuochi. Ma andate affanculo.

Stavo preparando la valigia, quando Yvonne, la mia compagna di stanza, mi ha informato che la preside, Kimberly Sactain, mi sta aspettando nel suo ufficio.
Ho sempre odiato quella donna. Ho saputo che si è fatta sei anni ad Azkaban, perchè ha quasi ammazzato una tipa. In realtà avrebbero dovuto darle l'ergastolo, ma qualcuno aveva pagato la cauzione, dopo appunto sei anni. Ed eccola qui, preside di Thunderia. E come se non bastasse, è stata una spia per Georgiana Karaton, la fondatrice. Questo non è un college, è un covo di cobra!

Sono entrata controvoglia nell'ufficio della preside, che mi ha squadrato dall'alto in basso.

-Signorina Black, mi è appena arrivato un gufo da New York. Tuo padre è ricoverato in gravi condizioni al General Magic Hospital. Non ho idea di cosa sia successo, ma è meglio che tu vada- mi ha spiegato, con la sua solita voce seccata.

Non me lo sono fatto ripetere due volte e ho acchiappato valigia e una manciata di metropolvere. Ho pronunciato, molto chiaramente: "GENERAL MAGIC HOSPITAL, NEW YORK!", prima di sparire in una fiammata verde.

Sono apparsa nella camera d'ospedale dove tenevano papà. Un infermiere babbano mi ha chiesto:
-Tu sei la figlia di Uranius Black?
-Sì, sono proprio io. Come sta papà?
-Le sue condizioni sono ancora abbastanza gravi. Ce l'hanno portato tipo, alle tre di stanotte..
-Che gli è successo?
-Un tipo gli ha sparato alla schiena, mentre lui cercava di volare via, con la scopa. Nessuno è riuscito a vedere chi è stato, purtroppo. Se vuoi stare con lui, fai pure. Ma ti avverto, non so quanto gli resta-
Ed è uscito dalla stanzetta.

Mi sono seduta sullo sgabello accanto al letto di papà e l'ho visto sorridermi. Era pallidissimo, molto più del normale, e già non era un buon segno. I suoi capelli, rosso fiamma, erano tutti scompigliati, e i suoi occhi blu oceano avevano già perso un po' della sua luce.

-Tesoro... come stai?- mi ha mormorato, con una voce fioca.
-Papà..... ho mollato Thunderia. Non ce la facevo più, mi sembrava di stare in una gabbia. Andrò da un'altra parte a diplomarmi. Ma non credo sarà facile trovare un'altra scuola.
-Tu provaci.. qualcosa troverai, fidati di me...
-Ti ricordi più o meno l'aspetto del tizio che ti ha sparato? Così lo rintraccio e gliela faccio pagare.
-Non mi ricordo così bene.... era buio, non l'ho visto bene in faccia. Ma tu cercalo... trovalo... e vendicami, bambina mia. Ti ricordi cosa diceva sempre nonna Walburga?
-Mai mettersi contro la famiglia Black.
-Mai-

Dopo quell'ultimo "mai", papà ha chiuso gli occhi, passando all'altro mondo.

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Tre giorni dopo, al funerale, (a Salem) ho rivisto il resto della mia famiglia: zio Sirius, che mi ha tenuto abbracciata a lui, per tutto il tempo, zio Regulus (fratello di Sirius), che non ha smesso di soffiarsi il naso per almeno una decina di minuti, e poi mi ha ceduto un intero pacchetto di fazzoletti. Poi c'era zia Narcissa, che sembrava la versione strega di Coco Chanel, zia Andromeda che ha fatto l'impossibile per farmi smettere di piangere, e infine mia cugina, Ninfadora.

Alla fine della cerimonia, ci siamo smaterializzati a casa di mia cugina, a Brooklyn, dato che tre settimane fa è stata trasferita al corpo auror americano.

Mi sono sdraiata sul divano, con gli occhi arrossati, mentre zia Narcissa cercava di ripulirmi la faccia dal trucco sciolto, un po per il caldo, un po' per le lacrime.
-Ora cosa hai intenzione di fare, tesoro?
-Non me ne starò certo qui ferma. Voglio trovare quello stronzo che ha ucciso papà.
-E anche una nuova scuola.
-Esatto. Ma prima l'assassino. Dovessi setacciare tutti gli Stati Uniti, per farlo saltare fuori.
-Ho mandato mezzo corpo auror, a cercare questo tizio. Non rischiare tu, per nulla, Lucy. Resta qui con me, almeno quest'estate. Poi ci penseremo- mi ha detto Dora.

Ma io non le ho dato retta, e la mattina dopo sono partita alla ricerca del presunto assassino. E ancora non sapevo che, di lì a poco, la mia vita sarebbe cambiata per sempre.

Questo è solo l'inizio... ditemi che leggerete anche il resto💖

SHE IS B(L)ACKDove le storie prendono vita. Scoprilo ora