I Knew You Were Trouble

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12 Aprile, siamo nella merda:

Dico davvero, non pensavo che questa "vendetta" fosse così complicata da mettere in atto.
Come se non bastasse, i quattro citrulli hanno nuovamente litigato e i miei sospetti su Luke si sono moltiplicati. Non starete capendo, immagino...
Perciò partiamo dall'inizio:

Ieri sera, verso le sette, ci siamo accampati in una radura, nel deserto, e senza farmi vedere, ho acceso il falò con uno schiocco di dita.
Will mi aveva convinto a restare con loro, e ora non mi mollava un secondo. E subito mi è tornato in mente che... non gli avevo ancora dato il suo regalo di compleanno!

Sul serio, mi insulterei da sola, a volte.

Ci siamo seduti solo noi quattro, attorno al fuoco (Joe ci aveva espressamente vietato di stargli vicino, ma che se ne vada un po' a fanculo) insieme a Jeff, che si era sdraiato accanto a me.
-Ho qualche cosetta per voi, direttamente da New York. So che qui qualcuno ha compiuto gli anni, qualche giorno fa, giusto?
-Già...- ha sospirato Jack, ridendo- io e Will saremmo gemelli, ma non ci ha mai creduto nessuno, soprattutto a scuola. Io sono un mezzo nano, lui un lampione, a primo impatto ti sembriamo gemelli?
-No, sinceramente no. Però col fatto che siete uno più alto e uno più basso, vi distinguo più facilmente. Pensa se eravate come Fred e George Weasley... rischiavo di chiamare Will e magari mi rispondevi tu, o il contrario-
E giù a ridere.

-Ma... questi regali, Lucy?- mi ha chiesto Will, impaziente.
-Per te c'è questo- gli ho risposto, porgendogli un pacchetto nero.
Dovevate vedere la sua faccia, non appena si è trovato l'agenda corvonero tra le mani.
-Oddio..... non immaginavo parlassi seriamente, quando mi avevi detto "consideralo già fatto".
-Certo che stavo parlando seriamente, idiota- ho mormorato, abbracciandolo.

Le dichiarazioni d'amore serie, più tardi... volevate, ehehehe...

-E a me non ci pensi?- ha scherzato Jack.
-Certo... mica sei tu quello a cui piace Dua Lipa?
-Sì perc... no, non dirmi che l'hai trovato! Giuro, ti pago tutti i caffè di Starbucks che vuoi.
-Bene...- ho sogghignato- inizia a sganciarmi tre dollari-

Il regalo di Jack era il ricercatissimo vinile di Future Nostalgia (Moonlight Edition). Già la versione base di Future Nostalgia era introvabile, figurati quella deluxe.

Averell mi ha guardato, con gli occhi imploranti.
-Ma non è giusto, però- ha piagnucolato- Future Nostalgia Moonlight è uscito da due mesi e l'hai trovato subito, io sto cercando Thank U, Next da due anni e non l'ho ancora trovato.
-Aspetta a dirlo...-

Sapete quando si dice "avere una botta di culo"? Ecco, è quello che è successo a me, nel negozietto di vinili di Brooklyn, vicino alla casa di Dora. C'era un'unica copia rimasta di Thank U, Next, in quella scatola, e l'ho comprata al volo, siccome le prossime copie sarebbero arrivate solo tra due settimane.

Ho notato, con la coda dell'occhio, che Joe ci fissava, invidioso, da qualche metro più in là. Ma prima che incrociasse il mio sguardo, si è voltato dall'altra parte.

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Prima di addormentarmi, io e Will ci siamo sdraiati a fissare il cielo, in un posto tranquillo. Non c'era una nuvola, e le costellazioni erano ben visibili.

 Non c'era una nuvola, e le costellazioni erano ben visibili

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