13 Aprile, non riesco a dormire:
Non credo mi ricapiterà più di stare in una situazione come quella in cui mi sono ritrovata, oggi pomeriggio.
Ve la racconto, dai... anche perchè è di un'epicità assurda.Eravamo appena giunti in un piccolo quartiere di Cedar City, e avevamo fatto tappa in un piccolo bar, super affollato, per essere solo le sei meno dieci di pomeriggio.
-Io mi prenderei volentieri qualcosa- ho mormorato ai tre impiastri- quel caldo insopportabile pure sulle montagne mi ha prosciugato.
-A chi lo dici...- mi ha fatto eco Will- vediamo cosa ha in mente quel nano malefico-Joe si è avvicinato al bancone e ha chiesto a uno dei due baristi:
-Mi scusi, stavamo cercando un tale di nome... come si chiamava, che qua si è cancellato tutto?
-Sam Game- ha spiegato Luke.
-Chi? Ah sì, ho capito di chi parlate!- ha esclamato il barista, iniziando a preparare una birra chiara e una limonata.
-Ci sto capendo sempre meno- mi ha detto Jack- perchè dobbiamo fare i valletti, mentre loro continuano a cercare questi tizi? Io prenderei e me ne andrei.
-Anche io, non c'entriamo nulla, in fondo- gli ha dato manforte Averell, avviandosi all'uscita.
I due però non hanno fatto neanche un passo, siccome io li ho immobilizzati, e li ho trascinati indietro.Will era incazzato nero con entrambi, e ha fatto il massimo sforzo per non sbottargli in faccia, mentre io acchiappavo una bottiglia di the verde freddo e la sbattevo sul bancone, accanto ai due bicchieri di Joe e Luke.
-Che cattiveria, cara Amelia- ha ridacchiato- bastava dirlo che volevi qualcosa anche tu.
-A te non dico proprio un cazzo di niente.
-Come vuoi- ha sorriso lui, di sottecchi.
Ho incrociato per un attimo il suo sguardo e ho letto nuovamente la sua mente:"Lo so che non ti chiami Amelia, sai? Sto continuando a reggere il gioco per non destare sospetti, perchè fosse per me, ti ucciderei, qui e ora"
Mi sono allontanata, senza battere ciglio e sono tornata da Will.
-Cosa gli prende a quei due?- ho sussurrato.
-Volevano abbandonare la missione- mi ha risposto lui- perchè a detta loro, non c'entrano nulla ed è inutile continuare a scarrozzare quei due laggiù al bancone.
-Voi siete usciti di testa! Uno di quei due vuole uccidermi, nel caso ve lo foste dimenticato.
-Ne hai la certezza?
-Sì... ho scoperto che sta continuando il teatrino per non insospettire. Altrimenti mi avrebbe già ammazzato.
Ci resta sempre meno tempo per fargli saltare la copertura.
Qualcuno ha idee?-Lui ha scosso la testa, così come i due fratelli.
Fantastico. E ora?La voce di Joe mi ha riportato alla realtà.
-Stai bene, ragazzina?
-Come mai, improvvisamente, ti preoccupi per me?
-Sembrava avessi visto un fantasma.
-No, no... lascia stare-
Non sono sicura di potermi fidare anche di lui. In fondo, fino a due giorni fa, non faceva altro che insultarmi...Per acchiappare questo Sam Game, dovevamo andare in uno strano posto, una chiesa.
Che roba era mai?
-Un posto dove le persone si riuniscono per chiedere all'Altissimo di perdonare tutte le cretinate che fanno durante la loro vita- ha borbottato Luke.
-Io non capirò mai certe abitudini di voi babbani- ho sospirato, prima di fermarmi davanti ad uno strano edificio azzurro.Doveva essere quella chiesa di cui mi hanno parlato.
E io non avevo alcuna intenzione di entrarci.
-Infatti andiamo solo io e Joe. Voi non fate casino, rimanete qui fuori- ci ha ammonito Mr. Perfettino.
Io però la pensavo diversamente: sarei lo stesso entrata, travestendomi da suora (molto alla Sister Act style, adoro quel film) e improvvisando una scenetta per distrarre i presenti. Ultimo passo: avrei fatto uscire il tipo, dove uno dei tre avrebbe spruzzato il veleno di belladonna.
Ottimo, no?Sono salita sul tetto della chiesa, insieme ai tre svitati.
-Dite che devo riferire a Dora ciò che è saltato fuori?
-Per me sì... - mi ha detto Will, accarezzandomi i capelli- non vorrei si preoccupasse troppo, visto che non ti fai sentire da più di un giorno.
-Se poi Luke vuole seriamente ucciderti, è meglio allertare il ministero- ha aggiunto Jack.
-Non hai sentito cos'ha detto?- l'ha ripreso Averell- "sto mandando avanti il teatrino solo per non insospettire". In un certo senso, hai fatto bene a non dargli il tuo vero nome, Lucy-
Ho sospirato e ho cercato di chiamare mia cugina, ma dall'interno dell'edificio, sono salite delle voci.
A quanto pare il piano di Stanlio e Ollio dei poveri, era fallito.
-C'è gente?- mi ha sussurrato Jack- si sono fatti beccare?
-A quanto pare sì. Ragazzi... via col piano B. Anzi, col piano LVB-
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SHE IS B(L)ACK
Teen Fiction"Voglio sapere chi sei, cacciatore. Voglio sapere come mai sono così importante per te. Voglio sapere chi sono IO." Dopo la morte di suo padre, Lucy Venus Black, ultima discendente della nobile e antica famiglia Black, scopre di essere ricercata da...