Capitolo 2

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Dopo le lezioni passo un po' di tempo con Cedric, è un ragazzo dolcissimo e sono veramente felice di essere tornata ad Hogwarts dato che in questo modo posso passare molto più tempo con lui. 
<Allora, per quale motivo devi vederti con Malfoy più tardi?> mi domanda mentre stiamo passeggiando per i prati che circondano il castello.
<Perché? Sei geloso?> lo prendo un po' in giro cercando di trattenere un sorriso.
<Sì, cioè no...> risponde imbarazzato e facendomi scoppiare a ridere.
<Non esco con lui per mia spontanea volontà...> lo rassicuro per poi iniziare a spiegargli quello che è successo, e devo dire che dopo la mia spiegazione sembra molto più sollevato.
Continuiamo a parlare fino a quando non arrivano le 16, così il mio ragazzo mi accompagna davanti alla biblioteca e, dopo circa venti minuti, il biondino si degna di raggiungerci con estrema calma.
<Sei in ritardo.> gli faccio notare seccata incrociando le braccia al petto.
<Guarda il lato positivo: almeno sono arrivato, puoi ritenerti fortunata solo per questo.> mi risponde a tono per poi lanciare un'occhiata verso Cedric, che intanto mi ha messo un braccio intorno alla vita per avvicinarmi nuovamente a lui.
<Io ora vado. Ci vediamo in Sala Grande per cena.> mi saluta il Tassorosso lasciandomi un leggero bacio sulle labbra ed incamminandosi verso la sua Sala Comune, girandosi ogni tanto verso di noi per verificare che il mio compagno di lavoro stia a debita distanza.
Io e Malfoy ci avviamo verso il primo tavolo libero e, mentre io sono a prendere dei libri tra gli immensi scaffali, lui sparisce, per poi tornare un quarto d'ora dopo con i capelli lievemente spettinati ed il colletto della camicia sporco di rossetto rosa.
<Sai che al posto di scopare dovresti aiutarmi con questo compito, vero?> gli chiedo sarcastica riprendendo a scrivere.
<Gelosa piccola Potter?> mi domanda ironico con un ghigno.
<Ti piacerebbe.> sibilo alzando gli occhi al cielo.
Senza ribattere prende uno dei libri che sto consultando ed inizia a sfogliarlo, poi, quando ha trovato la pagina che cercava, inizia a dettarmi delle informazioni, cosicché io le possa trascrivere più velocemente.
<Bene, abbiamo finito.> affermo finalmente dopo più di un'ora posando delicatamente la lunga piuma sul tavolo e massaggiandomi la mano dolorante.
<Sai, hai una pessima calligrafia, dovresti imparare a scrivere in modo più comprensibile.> mi riprende il ragazzo togliendomi la pergamena dalle mani. Non gli rispondo neanche, alzo solamente li occhi al cielo e mi incammino verso l'uscita.
<Non alzare gli occhi al cielo con me.> mi avverte il biondino restituendomi la ricerca.
<Altrimenti Malfoy? Tuo padre lo verrà a sapere?> gli chiedo ironica e guadagnandomi un'occhiataccia che probabilmente avrebbe fatto gelare il sangue a molte persone, ma io non ho così tanta paura di Draco Malfoy da non dirgli quello che penso, almeno, non in queste circostanza, so che se solo volesse potrebbe far fuori qualcuno, ma non credo che si metterebbe a discutere troppo pesantemente per un singolo ed innocuo commento sarcastico, ma inaspettatamente il ragazzo di fronte a me mi prende per un braccio, mettendomi spalle al muro e puntandomi la bacchetta alla gola.
<Non giocare con me piccola Mezzosangue.> mi minaccia guardandomi negli occhi.
Mezzosangue.
E' l'insulto che più mi dà fastidio, soprattutto perché mi sembra che più che essere rivolto a me, sia contro i miei genitori, come se fossero accusati di aver "mischiato il sangue puro a quello babbano" e, di conseguenza, di averlo macchiato.
Il cuore mi batte per lo spavento causato dal movimento improvviso, e, forse, anche per la paura di quello che potrebbe accadere, so che con poche semplici parole potrebbe farmi male, tanto male, ma non voglio, anzi, non posso dimostrarmi più debole di lui: l'ho già fatto quando ero piccola con Dudley ed i suoi amici e questo mi ha portata solo ad essere la loro vittima preferita, non succederà la stessa cosa anche qui. 
Dopo quelle parole mi osserva ancora per qualche secondo e se ne va. Sto quasi tremando, ma  in pochi istanti riesco a riprendere il controllo e mi dirigo verso il mio dormitorio. 

<T/n? Sei qui?> mi chiede Fred affacciandosi alla mia stanza.
<Come mai non sei venuta a cena? Cedric era abbastanza preoccupato, ci ha chiesto di venire a controllare se eri qui.> continua il gemello venendo a sedersi sul mio letto, vicino a me.
Non sono più scesa dopo quella "chiacchierata", sono rimasta a pensare tutto il resto della sera, non posso lasciarmi abbattere da quello stupido idiota.
<Non avevo fame, tutto qui.> gli spiego provando a sorridere, ma probabilmente l'unica cosa che mi esce è una strana espressione ed abbastanza inquietante.
<Come è andata con Malfoy?> mi chiede George curioso.
<Normale... abbiamo studiato e poi ognuno è andato per la sua strada.> affermo cercando di essere più convincente possibile, non ho esattamente mentito, ho semplicemente omesso alcune cose, non voglio che si preoccupino inutilmente. 
Restiamo in silenzio per non so quanto tempo, poi a noi si aggiungono anche i nostri amici e decidiamo di fare una specie di festa nella nostra casata, io non ne ho moltissima voglia, preferirei rimanere a letto a leggere, ma nonostante questo accetto senza troppe discussioni, magari potrebbe farmi bene una distrazione.
L'unica persona al difuori dei Grifondoro che sarà presente è Cedric, anche perché non conosciamo bene molte altre persone di altre casate.
Verso le nove inizio a prepararmi: indosso un semplicissimo abito nero che arriva poco sopra il ginocchio, ha delle spalline molto sottili ed è abbastanza aderente; a questo abbino un paio di tacchi, non troppo alti. Arriccio leggermente i capelli e li lascio sciolti sulle spalle, infine mi trucco con un po' di eyeliner, un rossetto abbastanza scuro e del mascara.
In poco più di un'ora sono pronta e scendo nella Sala Comune, dove la musica è già abbastanza alta e molti Grifondoro stanno già ballando o bevendo.
<T/n, tutto bene?> mi domanda il mio ragazzo venendo ad abbracciarmi.
<Sì, ero solamente stanca...> taglio corto per poi andare a prendere qualcosa da bere.
<Ascolta... ti volevo parlare di una cosa...> inizia a dire Cedric, ma, senza lasciarmi il tempo di chiedere più informazioni, i gemelli Weasley mi prendono in braccio e mi appoggiano su uno dei divanetti, per poi piazzarsi davanti a me formando una muraglia. 
<Cosa c'è?> gli domando abbastanza preoccupata, facendo mentalmente mille ipotesi su cosa avesse voluto dirmi Cedric.
<Abbiamo trovato la pozione giusta per oltrepassare il Cerchio dell'Età che non ci permette di mettere i nostri nomi nel Calice.> mi spiega uno dei due, ma non riesco a capire esattamente chi è, qualcuno ha fatto un incantesimo alle candele per rendere l'atmosfera più "da festa", quindi non riesco a vedere bene le minime ed impercettibili differenze che li distinguono.
<Cosa avete in mente?> chiedo loro ancora più preoccupata di prima.
<Lo vedrai, domani dopo le lezioni vieni in Sala Grande.> affermano per poi andarsene.
Non ho la più pallida idea di cosa quei due abbiano in mente, ma sono abbastanza sicura che sarà un fallimento epocale, ma comunque, conoscendoli, riusciranno a far divertire tutti senza troppa fatica.
La festa continua fino all'una, ma non ho più avuto modo di finire il discorso con Cedric e questo mi rende abbastanza nervosa: sembrava molto serio, e se volesse lasciarmi? Non credo, stiamo insieme da poco tempo e sta andando tutto alla grande. Se avesse capito di non provare realmente quello che credeva? No... sembra piuttosto geloso quando sono con Draco, quindi non credo che sia per questo. Ma allora cosa potrebbe essere?

Il giorno dopo le lezioni passano tranquillamente, fino a quando non arriviamo all'ora di trasfigurazione. Credo che sia una delle ore più pesanti della settimana, ma non per la materia in sé, bensì per la classe: anche oggi ci sono state diverse discussioni ed a un certo punto due ragazzi rischiano di prendersi a pugni, o di trasfigurarsi in qualche oggetto, dipende dai punti di vista, ma fortunatamente la professoressa riesce a dividerli e farli calmare, per poi punirli ordinandogli di presentarsi nel pomeriggio per passare qualche altra ora insieme.
Per tutto il resto della lezione io e Malfoy non ci rivolgiamo neanche un minimo cenno, non che mi dispiaccia, ma è strano essere completamene da qualcuno, quasi come se non esistessi, ogni tanto gli lancio qualche occhiata, non so esattamente il motivo, è come se il mio sguardo fosse attratto magneticamente da lui. Non posso negare che sia un bellissimo ragazzo: gli occhi azzurri come il ghiaccio ed i capelli biondi platino gli donano un'aria misteriosa, il tutto abbinato ad un fisico più che invidiabile grazie al Quidditch, lo rende, a detta di molti, uno dei ragazzi più belli della scuola.
<Hai finito di ammirarmi piccola Potter?> mi chiede il ragazzo con un sorriso malizioso.
<Io... io non ti stavo ammirando, stavo solo guardando fuori alla finestra.> affermo arrossendo notevolmente. Ho seriamente detto di star guardando fuori dalla finestra? Non crederà mai ad una scusa del genere.
<A quanto ho visto ieri, il tuo ragazzo è molto geloso di quello che c'è fuori dalla finestra.> afferma ridacchiando e facendomi alzare involontariamente gli occhi al cielo.
<Non ricordi la nostra chiacchierati di ieri?> mi domanda incupendosi leggermente. 
<Sì, ma non ho la minima intenzione di lasciarmi dire cosa posso o non posso fare da te.> affermo impilando velocemente i miei libri per poi aspettare la fine dell'ora ed uscire dall'aula.

Subito dopo pranzo i gemelli mi vengono a chiamare per vedere la riuscita del loro piano, così raggiungo la Sala Grande e, quando il pubblico è diventato abbastanza numeroso, i due ragazzi aprono delle fiale e ne bevono il contenuto, per poi attraversare la linea. Inizialmente sembra che tutto funzioni, ed anche Hermione ne è sorpresa, ma poco dopo il Calice butta fuori i biglietti con i loro nomi e respinge i due ragazzi facendoli cadere all'indietro e, nell'arco di pochi secondi iniziano ad invecchiare: i capelli si allungano e diventano bianchi e gli cresce anche una barba abbastanza folta e disordinata dello stesso colore dei capelli.
<Ve lo avevo detto.> afferma la mia amica con un sorriso compiaciuto.
<Ragazzi! State bene?> domando correndo da loro più divertita che preoccupata.
Ma senza rispondermi si guardano per un momento ed iniziano a litigare su chi dei due fosse sicuro della riuscita del piano, facendo così ridere gran parte dei presenti, ma poco dopo arriva un gruppo di ragazzi Tassorosso che ne circondano uno: Cedric, e, prima che io possa anche solo capire che cosa stia succedendo, il mio ragazzo inserisce il suo nome nel Calice.
<Cedric?> attiro la sua attenzione facendolo sbiancare leggermente.
<T/n, aspetta, posso spiegarti...> inizia a dire lui, ma non gli lascio il tempo di finire ed esco dal castello per dirigermi al Lago Nero, seguita solamente da mio fratello.
Appena arrivo inizio a lanciare diversi sassi nell'acqua, provo a sfogare così la mia rabbia, ma questo gesto non fa altro che aumentare il mio nervosismo.
<Sorellina, stai bene?> mi domanda Harry abbracciandomi, ed in quell'istante scoppio in lacrime, forse per il nervosismo, forse per la rabbia o... non lo so, probabilmente è solo la paura di perderlo.
<Se lo scegliessero?> domando spaventata tra un singhiozzo e l'altro mentre lui mi accarezza dolcemente i capelli per calmarmi. <Se morisse? Come potrei fare senza di lui?> continuo a piangere nascondendo il viso tra il suo petto e le sue braccia.
<Ora guardami.> mi sussurra prendendomi il viso tra le mani e facendo sì che io lo guardi negli occhi. <E' stata una sua scelta, tu hai provato a convincerlo del contrario, ma ha fatto quello che lui credeva più giusto.> continua mio fratello asciugandomi le lacrime.
<Non posso assicurarti che non verrà scelto, non posso neanche giurarti che rimarrà in vita, ma sono sicuro che qualunque cosa succeda io sarò qui per te.> mi assicura stringendomi ancora di più a sé, so che vuole proteggermi e che quello che dice è vero, ma sono comunque terrorizzata di perdere una delle poche persone che non mi ha mai giudicata per quello che le persone dicono di me. 
Dopo quasi mezz'ora smetto di piangere e sento dei passi che si avvicinano a noi, così mi giro verso il castello e vedo il mio ragazzo con un'espressione preoccupata avvicinarsi a noi. Harry mi rivolge uno sguardo interrogativo, come per chiedermi il permesso di lasciarmi sola con lui, e, quando annuisco, si avvicina a Cedric sussurrandogli qualcosa per poi andarsene e lasciarci parlare da soli.


Le due facce della medaglia || Draco Malfoy ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora