Capitolo 8

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La mattina mi sveglio verso le undici, nella mia stanza non c'era nessuno, così, dopo aver indossato un paio di pantaloni della tuta grigi con lo stemma dei Grifondoro all'altezza della caviglia, un top bianco semplicissimo e una felpa di Harry, scendo in Sala Comune per stare con mio fratello. Oggi ci sarà la prima prova e probabilmente io sono molto più agitata di lui.
<Harry, come stai? Sei pronto per oggi?> gli domando saltando sul divanetto davanti a lui.
<Sì, non devi preoccuparti, Hagrid mi ha anche mostrato cosa dorò affrontare, quindi penso di essere abbastanza preparato.> mi informa cingendomi le spalle con il braccio per farmi appoggiare al suo petto.
<Cosa dovrai fare?> domando, ma non sono sicura di voler sapere la risposta, sono sempre stata abbastanza protettiva nei suoi confronti, così come lui verso i miei, e non so se riuscirò a reggere bene l'informazione.
<Mi prometti che non andrai in escandescenza?> mi domanda cercando di calmarmi, ma questo suo tentativo non fa altro che mettermi ancora più in ansia. 
<Parla.> gli ordino con il tono più severo che mi viene in mente.
<In pratica dovremo provare a prendere un uovo...> inizia il ragazzo abbassando gradualmente la voce. <... il problema è che l'uovo è stato affidato ad un drago.> conclude in un sussurro, ma riuscendo comunque a sentire quello che ha detto, sbianco all'istante.
<Un cosa?> domando sperando di aver sentito male. Non possono far gareggiare dei ragazzi contro dei draghi! E' una condanna a morte, ma ovviamente sembra che io sia l'unica a cui interessi, tutti gli altri studenti non fanno altro che esaltarsi ancora di più a questa notizia.
<T/n, lo avevi promesso...> mi fa notare Harry guardandomi mantenendo un tono pacato.
<Questo lo so, ma l'ho promesso prima che mi dicessero che la persona più importante della mia vita, l'unica persona che mi è sempre stata vicina, rischia la vita a causa di un fottutissimo drago!> gli spiego quasi urlando ed alzandomi di scatto per poi percorrere tutta la Sala Comune a grandi passi per cercare di calmarmi, ma senza troppi risultati.
<T/n, guardami.> mi chiama mio fratello piazzandosi davanti a me e facendo sì che io lo guardi negli occhi. Si vede lontano un miglio che è preoccupato e questo non fa altro che farmi preoccupare ancora di più, solitamente è lui la mia ancora, l'unico che riesce a tenermi calma in qualunque situazione, ma quando lo vedo con questo strano velo di preoccupazione e paura nello sguardo esplodo, so che dovrei dirgli che andrà tuto bene e che ce la farà, ma non riesco a parlare, sono letteralmente terrorizzata, ero più calma nella Camera dei Segreti o quando abbiamo combattuto con il professor Raptor per la Pietra Filosofale gli anni scorsi.
Sento le lacrime che minacciano uscire, i miei occhi si arrossano e mi si forma un nodo in gola, ma non posso piangere, non sono io a dover partecipare a quello stupidissimo torneo, la cosa che mi fa stare peggio è che non è stato lui a mettere il suo nome in quel calice, non è stato lui a decidere di mettere a rischio la sua vita soltanto per avere la gloria eterna.
<Non devi preoccuparti, andrà tutto bene.> mi rassicura lui con una specie di sorriso forzato e poco convincente.
<Questo te lo dovrei dire io...> gli faccio notare con un mezzo sorriso appoggiandomi nuovamente al suo petto.
<Neanche per idea! Sono tuo fratello maggiore, ho il compito di proteggerti e di rassicurarti.> mi ricorda lui. La cosa divertente è che abbiamo deciso noi chi dei due dovesse essere il più grande quando avevamo circa sette anni e da quel giorno, ogni volta che qualcuno ci chiede chi dei due è nato prima, rispondiamo Harry.
<Va bene... ma se muori ti uccido.> lo avverto stringendolo ancora di più a me e sentendolo ridacchiare riesco finalmente a tranquillizzarmi un minimo.

La giornata passa relativamente tranquillamente, non lascio Harry neanche per un minuto, provo anche a cercare Cedric, per parlare di quello che è successo ieri sera, ma di lui non c'è traccia, è come se mi stesse evitando.
Ora sono nella Tenda dei Campioni, tra poco la prima sfida avrà inizio, ma nonostante questo il mio ragazzo non mi ha ancora rivolto la parola, perciò non so se mettere da parte il mio orgoglio ed andare da lui, o se ignorarlo, sono già fin troppo preoccupata per il torneo, non voglio avere anche lui come problema, quindi forse è meglio mettere le cose in chiaro il prima possibile.
<Giurami che starai attento...> dico a Cedric avvicinandomi a lui e lasciando Harry ed Hermione a parlare da soli qualche minuto dopo che i Campioni hanno estratto a sorte il drago contro cui gareggiare.
<Te lo prometto, ora però vai.> risponde lui con un tono abbastanza freddo, non capisco davvero cosa gli prenda in questi giorni...
Senza dire un'altra parola lo abbraccio, non voglio lasciarlo andare, ma dopo pochi secondi lui si allontana e si dirige verso l'uscita della tenda, così io ed Hermione andiamo a sederci vicino a Ron, che nel mentre ha trovato dei posti in cui si vede bene tutto il campo.

Le due facce della medaglia || Draco Malfoy ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora