Le due facce della medaglia || Draco Malfoy ||

Capitolo 15

<Quindi? Hai intenzione di presentarci il povero ragazzo che si è preso una cotta per te, oppure hai intenzione di mantenere questo segreto fino alla tomba?> domanda Ginny mentre raggiungiamo la Sala Grande per cena.
<Non capisco, di cosa stai parlando?> domando alzando gli occhi al cielo. 
<Non fare la finta tonta!> esclama lei sbuffando rumorosamente <Potrai anche ingannare Hermione, ma non ci riuscirai con me.> afferma fermandosi ed iniziando ad osservarmi attentamente cercando di identificare ogni mio gesto per capire se sto mentendo o meno.
<Sai benissimo che se ci fosse qualcuno te lo direi, ma non è così: sono felicemente single.> le spiego andando avanti e raggiungendo finalmente il lungo tavolo della mia casa. 
<Non provare a mentirmi! So benissimo che c'è qualcuno... altrimenti perché esci quasi tutte le notti?> chiede con uno strano sorrisetto, quasi come per farmi capire che lei è a conoscenza qualcosa che io non immagino neanche che lei sappia.
<Non ci posso credere! Mi hai pedinata!> esclamo fingendo di non saperlo già.
<L'ho fatto solo per proteggerti, magari eri sotto Imperio e avevo paura che qualcuno ti stesse costringendo a fare qualcosa che non volevi fare...> mi confessa abbassando lo sguardo.
<Imperio?> domando incuriosita provando anche a cambiare argomento.
<Sì, è una delle Maledizioni Senza Perdono, uno dei tre biglietti di sola andata per Azkaban.> ma prima di riuscire a fare altre domande, un aereoplanino di carta atterra a pochi centimetri dal mio piatto, mandando in fumo le mie possibilità di cambiare argomento, soprattutto dato che su una delle ali ha il mio nome scritto sopra, così, cercando di non farlo leggere a Ginny, lo apro
Ho saputo della festa di venerdì, io sarò lì, ed anche tu.
E dopo averlo letto, non mi serve neanche una firma per capire chi è il mittente.
<Quindi il tuo misterioso ragazzo sarà presente venerdì? Me lo farai conoscere, vero?> mi domanda la rossa sbirciando sul foglio di carta.
<Scordatelo, anche perché, come ho già detto, non è il mio ragazzo.> sentenzio con tono irremovibile.
<Va bene, come vuoi, allora lo scoprirò da sola.> 
<Probabilmente neanche Sherlock Holmes in persona lo riuscirebbe a scoprire.> 
<Sherlock chi?> domanda lei non capendo la citazione.
<Holmes, un investigatore molto famoso e molto bravo, nonché protagonista di alcuni romanzi gialli scritti dai babbani.> spiega Hermione unendosi a noi.
<Di cosa stavate parlando?> domanda subito dopo la riccia.
<T/n, come sospettavamo, ha un ragazzo, ma non vuole dirmi di chi si tratta.> le spiega brevemente la nostra amica.
<Lui non è il mio ragazzo e non lo sarà mai.> sentenzio per la millesima volta.
<Non demoralizzarti, magari venerdì si dichiarerà.> ipotizza la Weasley ridacchiando.
<Non ci spero neanche, non è il tipo da relazione e non mi sto deprimendo, sono solamente realista.> 
<Va bene, ma perché non vuoi farcelo conoscere? Ci hai sempre detto tutto, cos'è cambiato?> mi domanda Ginny dispiaciuta.
<Ve l'ho già detto, non vi nascondo nulla.> affermo cercando di essere più sicura possibile.
<Se fosse così ci presenteresti il misterioso ragazzo Corvonero.> mi incalza Hermione testarda, ed onestamente mi ci vogliono un paio di istanti di troppo per ricordarmi di aver detto che il mio "misterioso ragazzo" fa parte della casa dei Corvonero.
<Va bene.> dico esasperata, magari se dico una piccola parte della verità inizieranno a lasciarmi in pace, almeno spero... <Un ragazzo c'è, ma non è nulla di serio, ci divertiamo soltanto: nessun sentimento e nessun impegno.> spiego cercando di essere più vaga possibile, anche se mentre pronuncio le ultime parole mi rendo conto che sono una completa idiota: tutto quello che ho detto è vero, ma solo per lui, io, d'altro canto, sono completamente nella merda, soprattutto perché sto iniziando  a provare qualcosa, non sono neanche più uscita con un ragazzo da quando c'è questa sorta di strana relazione a senso unico con Draco, ed onestamente mi faccio anche un po' pena, soprattutto perché mi chiedo una cosa: lui lo ha fatto? Con quante ragazze è stato a letto? Sicuramente almeno con Pansy ci è stato, e molto probabilmente anche con altre decine di ragazze. 
Sto continuando a mentire a me stessa: io non odio Draco Malfoy, non lo odio da ormai diverso tempo, sto iniziando a provare davvero qualcosa per quel biondino, ma il problema è che non so cosa lui provi per me, a quanto pare non gli sto "così indifferente" come credevo, anche perché pensandoci bene, è vero che lui sta aspettando che io sia pronta e non mi sta costringendo a fare nulla che io non voglia, però sono anche sicura che non provi le stesse cose che provo io, forse non sono abbastanza importante per lui, o almeno non tanto da rimanere con me senza avere altre... relazioni, o non so in che altro modo definirle.
<Sei sicura che sia per entrambi senza impegno?> domanda Hermione abbastanza preoccupata.
<Io... io non ne sono sicura...> ammetto abbassando lo sguardo ma, fortunatamente, prima che le mie amiche possano indagare ulteriormente, il Professor Silente si alza per fare un annuncio: <Buonasera miei cari ragazzi, come alcuni di voi già sapranno, il Torneo Tre Maghi è sempre accompagnato da un'altra tradizione, oltre a quella delle sfide, il Ballo del Ceppo. Questo vuol dire che i ragazzi si dovranno affrettare ad invitare le ragazze che vogliono come accompagnatrici, e le ragazze dovranno affrettarsi a trovare un bel vestito. Ovviamente la partecipazione al ballo è del tutto facoltativa, ma siete tutti molto più che benaccetti.> 
<Quando si terrà il ballo?> domanda una ragazza Tassorosso e, mentre mi giro verso di lei, noto che Cedric mi sta fissando e,  girandomi lievemente verso Malfoy, noto che lo sta fulminando con lo sguardo, e questo gioca a mio favore.
<Ha fatto un discorso estremamente maschilista.> inizia a polemizzare Hermione <Anche noi ragazze potremmo invitare i ragazzi, e poi manca ancora più di un mese, non correremo tutte a comprare un vestito come delle galline impazzite.> 
<T/n, tutto ok?> mi domanda Ginny vedendomi sovrappensiero.
<Sì, certo...> sussurro per poi tornare a riflettere sul da farsi.