Prologo.

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«Eccoci ancora qui.» esordii, con una nota di malinconia. Ero ancora una volta davanti alla fermata del binario 9 e 3/4 pronto per "iniziare" il nuovo anno.

Eh già perchè dopo la catastrofica distruzione della scuola, a noi ragazzi del settimo anno è stata data la possibilità di rifare l'anno in modo da avere anche le ultime valutazioni. A dirla tutta, non avevo alcuna intenzione di venire a recuperare l'anno, la mia voglia di studiare era andata in vacanza. Poi, dopo il casino successo con la mia famiglia, non avevo per nulla intenzione di tornare in una scuola dove, al novanta per cento, verrò trascurato e maltrattato per tutto quello successo durante la guerra. Quel maledetto marchio mi aveva segnato. Fu mentre entravo in una cabina, seguito da Blaise e Pansy, che capii di aver fatto la peggiore scelta della mia vita. Stavo andando in contro al peggio.

Beh non proprio al peggio. Diciamo che verso il sesto anno, anche se è stato uno dei peggiori, capii, a malincuore, che l'interesse che avevo sempre avuto per il ragazzino moro che rifiutò la mia amicizia, non era un interesse di amicizia o di curiosità o di vendetta, ma interesse sentimentale. Ci riflettei su molto, tanto dallo stare male. Non potevo, io, erede dei Malfoy, avere un qualcosa simile a una cotta per quel Potter. Agli occhi della mia famiglia ero un disonore. Il figlio di Lucius Malfoy, il braccio destro del Signore Oscuro, è gay. Nonostante durante tutti gli anni di Hogwarts avessi avuto molte relazione occasionali, notai che il mio pensiero ritornava sempre a quei maledettissimi occhi verdi.

Non che mi dispiaccia rompere i rapporti con la mia famiglia, ma l'unica persona a cui tengo veramente è mia madre e al solo pensiero di doverle starle lontano mi consuma dall'interno. Lei è sempre stata l'unica persona a starmi accanto sempre e comunque, indipendentemente dalle mie scelte. Lei è, o meglio era, sempre lì a braccia aperte, pronta ad aiutarmi.

In più avrei dovuto passare un anno con quella chioma corvina intorno, come se già non bastasse. Maledetto Potter. Mi sto ancora chiedendo perchè tra tutti i ragazzi presenti in quella maledettissima scuola io dovessi proprio prendere una sbanda per lui. Però una cosa positiva c'è: Potter è bisessuale. Ma che sto dicendo, lui prova una qualcosa verso di me simile all'odio, quindi le possibilità di avere qualche chance sono bassissime.

«Draco, ci sei? Siamo arrivati.» mi risvegliò dai miei pensieri, Pansy, la mia migliore amica. Era una delle poche ad essermi sempre stata vicina nonostante tutto. Anche dopo aver preso... il marchio. Quel maledetto segno che mi rimarrà impresso sulla pelle per sempre.

«Si arrivo Pansy, scusami.» mi obbligai a tornare in me stesso, alzandomi e raggiungendo i miei amici fuori dalla cabina. Appena uscito mi guardai intorno notando che, nonostante tutto, l'aria del primo giorno di scuola c'era ancora. Girai la testa, notando da lontano una chioma familiare farsi avanti: leggermente basso, occhiali... Potter. E chi se non lui. Alzò anche lui la testa, che fino a poco prima era puntata a terra, e i nostri sguardi si incrociarono. Per poco non persi un battito: era cambiato tantissimo, i lineamenti del viso erano più definiti, gli occhi erano più scuri e i capelli... ah no quelli erano rimasti lo stesso cespuglio aggrovigliato.

«Malfoy.» salutò. Mi stupii, pensavo che non mi rivolgesse parola o, almeno, pensavo che mi guardasse sprezzante. Accennai con un quasi impercettibile movimento di testa un saluto, cercando di rimanere il più freddo possibile. Sentii Blaise dietro di me trattenere una risata perchè si, come anche Pansy, era l'unico a conoscenza della mia cotta per Potter. Lo fulminai con lo sguardo, mentre lui rise divertito. Uscito dal treno ricevetti parecchie occhiatacce e parecchi commenti da parte di tantissimi studenti ma cercai di rimanere impassibile.

Arrivati nella Sala Grande presi posto nel mio tavolo con gli altri Serpeverde. Ad essere sincero questo posto, nel bene o nel male, mi era mancato. Iniziai, con mio grande stupore, a chiacchierare con dei ragazzini del quarto anno e con qualcuno del settimo fino a che la Preside, la Professoressa McGranitt, non interruppe il silenzio.

«Bentornati ragazzi,» iniziò con il suo tono abbastanza pacato.

«Quest'anno è un anno particolarmente speciale, come tutti voi sapete. Purtroppo la guerra ci ha portato un grande danno. Sia a livello strutturale -alluse ai vari maghi presenti fuori dalla scuola mentre ricostruivano le mura- ma anche a livello di insegnanti.» disse, riferendosi al tavolo dei professori dietro di lei. Riuscii a scorgere pochi insegnanti: la Cooman, Hagrid, Vitious, Lumacorno, la Sprout e riconobbi anche Madama Chips. Dalla Sala si levarono un sacco di voci e borbottii tra cui un «Oddio e ora chi si insegnerà?» che, pensai, venisse da uno del primo anno. Ancora una volta la preside con un semplice movimento dalla mano zittì tutti.

«A questo proposito, insieme agli altri insegnati, abbiamo deciso di formare dei gruppi di alunni del primo anno e, a ogni gruppo, affidare due ragazzi o due ragazze del settimo anno.» ancora una volta, dalla Sala si levò un coro di voci, alcuni di esultanza e altri un po' di disaccordo. Sinceramente non sapevo cosa pensare; avrebbero davvero voluto affidare uno come Paciock a dei primini?

Vagai con lo sguardo tra i vari tavoli, notando molte facce familiari e, come sempre, il mio sguardo finì su Potter. Lui, al contrario, sembrava entusiasta di questa cosa. Lo vidi ridere e scherzare con Weasley e con la Granger; il rosso, invece, sembrava tutto tranne che d'accordo arrivando a dire una cosa che fece ridere entrambi. Potter si girò, incontrando ancora una volta il mio sguardo. Le nostre iridi si incontrarono per secondi che sembrarono infiniti, fino a quando Blaise non mi tirò una gomitata.

«Bella addormentata, dobbiamo andare.» rise lui. Alzai gli occhi al cielo, tirandogli una pacca scherzosa sulla spalla.

«Ah chiudi il becco, Zabini.» risi anche io, ripensando che, forse, quest'anno non sarebbe andato proprio così tanto male come mi aspettassi.

«La Preside ha detto qualcosa per quanto riguardo la formazione dei gruppi?» chiesi, mentre con i miei migliori amici mi dirigevo verso i Sotterranei.

«Cos'è speri di essere in coppia con Potter?» mi prese in giro Pansy, seguito dalle risate di Blaise.

«Oh ma smettetela voi due. Intendevo se sapeste quando ce li comunicherà.» risposi guardandoli male, ma scoppiando a ridere poco dopo.

«Oh si, ha detto che ce li comunicherà domani pomeriggio. Ha detto che ci dobbiamo vedere... dove dobbiamo vederci?» chiese Blaise, rivolgendosi alla mora a fianco a lui.

«Ha detto che ci dobbiamo vedere nel suo ufficio, verso le tre circa.» rispose lei, mentre cominciava a salire in camerata. Io e Zabini la salutammo mentre cominciavamo, anche noi, a salire in camera.

Forse quest'anno sarà veramente diverso.

Note autrice:
hey! questa è la prima storia che scrivo in assoluto. spero che il prologo vi sia piaciuto, ci sentiamo ai prossimi capitoli!
p.s ditemi se c'è qualcosa che potrei cambiare <3

Together. || drarryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora