Five.

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Mi svegliai con un mal di testa allucinante. Non sentivo Blaise urlarmi contro quindi immaginai che stesse ancora dormendo. Neanche il tempo di alzarmi che corsi in bagno a vomitare. Poggiai le mani ai lati del water,  buttando fuori tutto l'alcol che bevvi la sera scorsa.

Mi alzai barcollante e andai a lavare la faccia nel lavandino davanti a me. Mi buttai un sacco di acqua fredda in faccia e solo quando mi asciugai il viso vidi l'orrore. Una macchia violacea enorme campeggiava sul mio collo.

«Cazzo!» urlai portandomi una mano sul collo. Era gigante ma con chi cazzo ero stato ieri sera, una sanguisuga? Tastai il punto, notando che era particolarmente grande e continuava addirittura fino alle clavicole. Tolsi la maglia del pigiama e vidi il peggio: il mio petto e ventre erano segnati da righe rossastre e succhiotti. Imprecai facendo svegliare Blaise.

«Ma che cosa ti url- oddio ma che cavolo hai fatto?!» urlò anche lui, vedendo come ero conciato. Alzai le spalle per poi notare il mulatto aprire la bocca.

«Ecco perché ieri sera continuavi a gemere di dolore!» lo guardai confuso: gemere di dolore? Alzai un sopracciglio, entrando in camera e prendendo la divisa scolastica.

«Ma si cavolo! Ieri eri ubriaco marcio e, sentendo le frasi sconnesse che stavi dicendo quanto ti ho riportato qui, ti sei fatto scopare da qualcuno che probabilmente ti ha lasciato quei cosi!» finì. Raggelai sul posto. Che cazzo avevo fatto? Mi girai verso Blaise  con la camicia in mano, guardandolo interrogativo. Lui annuì semplicemente.

Bene. Ora devo anche cercare di capire chi mi aveva scopato. Mi vestii velocemente, allacciando la camicia fino al collo, cercando di coprire quel coso che avevo sul collo, per poi mettere il maglioncino e la toga.

Camminai a passo spedito, cercando di evitare qualsiasi persona. Solo mentre percorrevo i corridoi iniziai a ricordare vagamente la serata precedente: la Stanza delle Necessitá, la pista da ballo, la bottiglia di alcol che avevo in mano... Potter. Cazzo. Mi ricordai solo che lui era più ubriaco di me e poi basta.

No. Non può essere stato lui. No no no. Aumentai il passo, raggiungendo la Sala Grande per poi bloccarmi sulla soglia; cercai la chioma corvina tra i tavoli ma non la vidi. Corsi verso la Torre dei Grifondoro, vedendolo uscire poco dopo. Lo presi per la manica e lo trascinai in un'aula vuota.

«Ma che ti prende, Malfoy!» sbottò appena chiusi la porta. Lo fulminai con lo sguardo prima di incrociare le braccia e osservarlo: era anche lui visibilmente scosso dalla serata precedente, aveva la cravatta ancora slacciata, i capelli disordinati, le occhiaie... il collo. Anche lui aveva un maledettissimo succhiotto sul collo. Imprecai mentalmente mentre lui mi guardava interrogativo, aspettando una spiegazione.

«Ieri sera, alla festa, ero ubriaco e stamattina mi sono svegliato con questo coso addosso,» iniziai facendogli vedere il collo. Lui spalancò gli occhi mentre portava la sua mano sulla sua zona marchiata. Fece per chiedermi qualcosa ma lo bloccai.

«L'unica cosa che ricordo sei tu ubriaco fradicio che mi porti in pista a ballare e nient'altro. Il problema? Blaise mi ha detto che ieri sera dicevo cose come "voglio farmi scopare da quel tipo, riportami lì".» finì. Lui spalancò la bocca, poggiandosi sulla finestra alle sue spalle.

«Beh, Ron e Hermione mi hanno detto che dicevo cose simili... ma non capisco cosa connetta queste sue cose...» disse alzando le spalle. Mi sbattei una mano sulla fronte; era proprio tardo. Mi risistemai l'uniforme, sentendo il suo sguardo su di me. Mi avvicinai a lui, petto contro petto.

«Questo, stupido Grifondoro, vuol dire che tu ieri mi hai scopato se non ti fosse ancora chiaro.» dissi, cercando di essere sprezzante. Lui spalancò gli occhi, avvampando. Ghignai leggermente prima squadrarlo ancora una volta da capo a piedi. Visto che passarono minuti interminabili decisi di fare io la prima mossa: presi il suo colletto e lo baciai.

Sobbalzò leggermente prima di ricambiare il bacio, stringendomi i fianchi. Era da troppo tempo che volevo farlo. Portai la mano che prima era sul suo collo, sulla sua guancia, accarezzandola con i polpastrelli. Sentii Potter stringermi con forza su di lui prima di mordermi leggermente le labbra.

Ci staccammo e lui avvampò subito. Ghignai, prendendo la borsa per dirigermi nell'aula di Storia della Magia con il nostro gruppo.

«Ci vediamo tra poco, Potter.» dissi, prima di lasciare la stanza.

Beh, buongiorno.

Il rapporto tra me e Potter rimase teso per tutto il giorno. Notai di aver fatto una stronzata perché Potter ne approfitto più volte per avvicinarsi a me e stuzzicarmi fisicamente, tanto dal farmi fare cose improponibili. Durante l'ora di Incantesimi, per esempio, si avvicinò pericolosamente a me, stando sempre seduto al suo posto, e portò una mano a stuzzicarmi le gambe e non solo. Senza nemmeno accorgermene, diventai paonazzo, muovendomi sulla sedia. Potter sembrò non notarlo, continuando a toccarmi mentre seguiva la lezione con nonchalance.

Se era così che voleva giocare allora gliela avrei fatta pagare. Durante le pause e durante i cambi d'aula lo prendevo e lo trascinavo in corridoi deserti, prima di saltargli addosso. Lui rimaneva inizialmente impassibile per poi stare al gioco.

Se pur di stare con lui sarei dovuto essere un specie di amico di letto allora lo avrei fatto. Ci stuzzicavamo sempre e comunque, appena era possibile. Mi toccava anche in mezzo alla gente e questa cosa non mi dispiaceva affatto.

Non dissi nulla nè a Pansy nè a Blaise, sperando non notassero la mie sparizioni durante le giornata. Andammo avanti così per tutto il giorno fino a che non ci ritrovammo per la quinta volta di seguito in un'aula vuota.

Potter mi prese per le spalle, facendomi sedere sul davanzale della finestra, baciandomi con prepotenza mentre io stringevo i suoi capelli.

«Beh, Malfoy, è tardi e io preferirei andare, tanto abbiamo tutto l'anno.» disse mentre gli baciavo il collo. Mi staccai da lui, guardandolo negli occhi.

Ok forse le questo primo giorno di scopamicizia avevo esagerato. Ci eravamo stuzzicati abbastanza. Annuii mentre mi sistemavo la camicia e lo stesso faceva lui. Uscimmo dall'aula e ci salutammo con un cenno della testa prima di rifugiarci nei nostri dormitori.

Appena arrivati, ringraziai la fortuna che mi fece trovare il dormitorio vuoto primo di salire in camera. Mi buttai sul letto prima di chiudere le tende del letto. Mi pentii di quello che avevo fatto. Probabilmente saremmo andatati avanti per chissà quanti mesi senza mai concludere nulla di concreto, cosa che io volevo.

Sicuramente quel deficiente di Potter non si fece il problema "sentimenti" cosa che io invece mi stavo facendo. Mi passai le mani sul viso prima di prendere il libro di Pozioni e iniziando a studiare qualche pagina. Non riuscii a concentrami così decisi di lavarmi la faccia per poi prendere un libro a caso, che non c'entra nulla con la scuola, e iniziare a leggere. 

Buon inizio Dicembre.

Note autrice:
ehi! ecco a voi il quinto capitolo di questa storia! come vi sembra? ci sentiamo al prossimo aggiornamento! <3

Together. || drarryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora