Mi svegliai con il suono delle urla di Blaise nelle orecchie. Sbuffai, infilando la testa sotto il cuscino, la voglia di andare a fare lezione arrivava fin sotto i piedi.
«Draco, deficiente, tirati su o faremo ritardo ed è il primo giorno, muoviti o racconterò quello che mi hai detto ieri a Pansy.» non gli diedi il tempo di fare altro che mi alzai dal letto alla velocità della luce e mi andai a preparare il più velocemente possibile.
Zabini scoppiò a ridere e appena uscii dal bagno gli tirai uno scappellotto. Alzò le mani in segno di arresa mentre prendeva la borsa con dentro i libri e finiva di allacciarsi la cravatta.
Ovviamente, a differenza sua, nonostante ci avessi messo solo cinque minuti ero impeccabile come sempre e lo squadrai da capo a piedi prima di scoppiare a ridere quando ricevetti un'occhiataccia da parte sua. Arrivammo a fine scalinata e da lontano intravidi Nott che parlava con un gruppetto di Serpeverde più piccoli di noi; alzò anche lui lo sguardo e appena incontro il mio fece una faccia disgustata. Se avessi avuto l'opportunità l'avrei preso a pugni.
Arrivò anche Pansy, vestita della sua uniforme e i capelli raccolti in una coda alta, visto che se li era lasciati crescere durante l'estate. Insieme percorremmo i vari corridoi ridendo e scherzando anche se a un certo punto mi fermai a pensare alle parole di Nott dell'altro giorno. Faceva male, cazzo se faceva male. Al contrario di molti Mangiamorte io disprezzavo con tutto il mio cuore quella specie di incarico che mi era stato dato obbligatoriamente, ma non feci nulla per oppormi. Mi sentivo uno schifo, un minuscolo essere inutile.
Senza nemmeno accorgermene mi ero fermato nel bel mezzo del corridoio ricevendo parecchie spallate dalle varie persone che camminavano. Ritornai con i piedi a terra solo quando avvertì una voce familiare alle mie spalle: Potter. Maledizione, anche la sua dannata voce era come una droga per me. Dovetti ritornare in me un poco tempo perché solo dopo circa cinque secondi sentì le voci farsi sempre più vicine.
Sentii qualcuno toccarmi la spalla e sobbalzai, riconoscendo poi Blaise al mio fianco. Tirai un sospiro di sollievo e mi recai finalmente a fare colazione. Appena seduto non mossi un muscolo, limitandomi a prendere la solita tazza di the caldo. Il mio vicino notò la mia freddezza e, soprattutto, la mia tristezza così mi poggiò una mano sulla schiena.
«Ehi, tutto bene?» mi chiese comprensivo. Annuii debolmente mentre portavo la mano a prendere la tazza davanti a me. Come sempre alzando lo sguardo non potei non vedere Potter seduto con i suoi amici a ridere e scherzare. Stavolta alzò lo sguardo e incontrò ancora una volta il mio: il suoi maledettissimi occhi erano come una calamita per me, avrei passato ore a guardarli senza mai stancarmi. Mi sentii arrossire quando lo vidi sorridere e mi costrinsi a togliere lo sguardo.
«Wow, sei davvero andato amico.» rise Blaise, tirandomi una pacca sulla schiena, facendomi andare di traverso il the. Scoppiò a ridere, seguito a ruota da Pansy che non riusciva a stare seria.
«Ah smettetela idioti, non vi sopporto.» borbottai, ridendo sotto i baffi. Finalmente raggiungemmo la prima aula di lezione: Pozioni. Fantastico, la materia in cui vado meglio. Fortunatamente in classe non c'era ancora nessuno così io e i miei due migliori amici ci sistemammo alla meglio. Dopo circa dieci minuti entrarono altri Serpeverde e i Grifondoro. I miei occhi caddero ancora una volta su Potter, seguendo ogni suo movimento. Arrivò anche Lumacorno e iniziammo a fare lezione.
«Complimenti Malfoy, la sua è la pozione migliore. Potter... mi deludi l'anno scorso andavi così bene... Complimenti ancora Malfoy!» esordì a fine ora Lumacorno. Ghignai iniziando a preparare la mia borsa per andare alla lezione di Difesa Contro le Arti Oscure.
«Sentito, Potter? Prendi esempio.» risi, guardandolo dalla testa ai piedi. Potter spalancò gli occhi e si avvicinò pericolosamente a me. Era leggermente più basso di me, questo è vero, ma averlo così vicino mi faceva sentire protetto.
«Beh allora dovresti prendere esempio da me, Malfoy.» continuò lui. Lo guardai ghignando, allontanandolo poi spingendolo leggermente dalla spalla destra. Lo continuai a squadrare anche mentre iniziavo a posare le cose nella mia borsa per poi fermarmi prima di uscire dalla classe.
«Oh Potter, ricordati di girare la pozione la prossima volta, prendi esempio.» esordii, uscendo dalla classe con passo altezzoso. Mi era mancato così tanto battibeccare con lui. Rimasi con il sorriso fino all'aula di Difesa dove presi posto all'ultimo banco.
Mi sedetti vicino a Pansy, nella parte esterna dei banchi a coppia, tirando fuori il libro. Era sempre lo stesso, la solita copertina e i disegni fatti per noia durante le lezioni di Piton. Mi mancava. Continuai un vecchio disegno lasciato lì a metá fino a che non sentii la porta dietro di me aprirsi: mi girai e vidi un uomo, sulla trentina circa, alto, moro e riccio, occhi azzurri, spalle larghe e barba. Un bell'uomo insomma. Lo squadrai con indifferenza mentre percorreva l'aula.
«Salve, ragazzi, io sono il Professor Scrimgeour e sarò il vostro insegnante di Difesa Contro le Arti Oscure.» disse, lanciando delle occhiate che lasciavano molto all'immaginazione alla parte sinistra della classe, dai Grifondoro. Inizialmente non ci feci molto caso, pensai che le stesse lanciando a delle ragazze ma poi un'idea mi venne in mente e mi si raggelò il sangue nelle vene. Seguii la traiettoria del suo sguardo fino a che non si posò su una figura riconoscibile anche a metri di distanza: Potter.
Mi irrigidii sul posto, stringendo la matita che avevo in mano con quanta più forza possibile, tanto che le nocche divennero bianche. Strinsi i denti e iniziai a sistemarmi in modo compulsivo i capelli. Pansy lo notò e cercò di capire anche lei il motivo di questo mio nervosismo poi, quando capì la sentii ridere, poggiandomi una mano sul bicipite che si era gonfiato in maniera allucinante. Mi rilassai cercando di non pensare a quello che era appena successo continuando la mia giornata fino all'ora di pranzo.
Pansy mi perculò un po', ridendo leggermente del mio comportamento in classe, dicendo esattamente: «Qui qualcuno è geloso.» seguita dalle risate di Blaise. Alzai entrambe le sopracciglia, girandomi verso di lei, ridendo anche io.
Alle tre, come stabilito, io e i ragazzi del settimo anno ci ritrovammo nell'ufficio della Preside, ansiosi di scoprire chi sarebbe stato il nostro compagno o la nostra compagna per andare a seguire un piccolo gruppo ci ragazzini del primo anno.
C'era davvero tanta gente: dai Serpeverde, ai Grifondoro, ai Corvonero e ai Tassorosso. Fortunatamente quasi nessuno fece commenti sulla mia presenza e quasi nessuno se ne accorse, tranne la Granger. La vidi con la coda nell'occhio poi tirare una gomitata al suo vicino, ma non feci nemmeno caso a chi fosse. Dopo minuti interminabili arrivò la Preside spiegandoci brevemente sul nostro lavoro.
«Bene ragazzi, eccovi. Grazie mille per il vostro aiuto. Il vostro compito è semplice: tre ore alla settimana dovrete partecipare alle lezioni del vostro gruppo e un'ora al giorno dovrete fare ripetizioni per spiegare loro gli argomenti. Chiaro? Bene, ora inizio a dividervi.» non ascoltai molto delle varie coppie, vidi solo che misero Pansy con Weasley, Blaise con la Granger e scorsi altre tre coppie.
«Potter e Malfoy.» quella frase mi fece bloccare sul posto. Io e Potter. A fare lezione a dei ragazzini del primo anno. Da soli. Bene.
Buon inizio settimana.
Note autrice:
ehi! allora questo capitolo é leggermente più lungo degli altri, spero non vi dispiaccia. al prossimo capitolo! <3
p.s ditemi che ne pensate e se c'é qualcosa che potrei cambiare!
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Together. || drarry
Fanfiction[Completa] Ci troviamo nel periodo dopo la guerra, nella scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts. Durante quest'anno succedono una successione di cose tra cui l'affidamento di un gruppetto di ragazzi del primo anno a una coppia di due alunni del s...