Nine.

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Mi svegliai, ancora stanco morto per la sera precedente, e mi girai per osservare il corpo de ragazzo di fianco a me. Era steso sulla pancia e il lenzuolo gli arrivava fino alla vita. Aveva i capelli piú incasinati del solito e le labbra leggermente socchiuse. Provai ad alzarmi a sedere ma una fitta mi fece bloccare, facendomi emettere un gemito di dolore.

«Draco...» sentii. Sbarrai gli occhi arrossendo violentemente. Mi aveva appena chiamato per nome. Girai la testa per guardarlo, girandomi sulla pancia e poggiando le mani sotto il mio mento mentre lui si avvicinava a me.

«Ti ho fatto male?» chiese, poggiando una mano sulla parte bassa della mia schiena. Iniziò a muovere le dita, facendomi rabbrividire e arrossire, mentre aspettava una risposta da me. Scossi la testa, vedendolo sorridere sollevato.

Rimanemmo in quella posizione per minuti interminabili fino a che non decisi di girarmi sulla schiena. Provai ad alzarmi, emettendo altri versi che fecero ridere il moro prima di vederlo alzarsi per raggiungermi. Aveva addosso solo un paio di boxer e potei osservare il suo fisico scolpito mentre pescava da terra i miei boxer, visto che non riuscivo neanche a chinarmi. Me li misi, facendogli segno poi di avvicinarsi a me.

«Potter, devo farmi una doccia, aiutami ad andare in bagno.» gli presi una mano, facendomi passare il braccio intorno alla vita per poi sollevarmi. Ridacchiò leggermente, vedendomi leggermente instabile, facendomi avvampare. Finalmente raggiungemmo il bagno e mi spogliai, oramai mi aveva già visto senza svestiti, prima di entrare nel box doccia.

Iniziai ad insaponarmi, aprendo l'acqua calda, sentendo lo sguardo di Potter addosso. Ridacchiai, girandomi con fatica per poi fargli segno di entrare in doccia. Entrò anche lui, avvicinandosi a me. Sentii il suo respiro sul collo e sentii anche il suo bacino spingere contro le mie natiche. Ridacchiai leggermente, girandomi per incastrare la testa nell'incavo del suo collo.

Sentii le sue mani salire dai miei fianchi al mio petto, stuzzicando i capezzoli. Sospirai, spingendo il petto più verso le sue mani che mi stavano facendo impazzire già di prima mattina. Mi girò facendomi finire faccia a faccia con lui, per poi sporgersi a poggiare le sue labbra sulle mie. Ricambiai il bacio, sentendo la sua lingua accarezzare la mia prima di gemere appena mi toccò.

Mi stuzzicò e masturbò per minuti interminabili fino a che non tolsi le sue mani dal mio corpo, per poi scoccargli un ultimo bacio e infine girandomi, finendo con la schiena esposta al moro.

«Scopami.» supplicai quasi. Sentii Harry ridacchiare per poi avvicinarsi a me e iniziarmi a preparare. Gemetti, spingendomi più verso le sue dita, richiedendo un contatto maggiore. Sembrò non sentire le mie suppliche perché continuò a stuzzicarmi per altro tempo fino a che non lo sentii allontanarsi da me.

Girai la testa, per poi urlare quando sentii la punta spingere per entrare in me. Harry sembrò notarlo perche si fermò, baciandomi il collo e tendendo le mani sul mio bacino, vicino alla mia erezione, per poi scendere a toccarmi. Dopo i suoi baci sul collo e le sue carezze, il dolore scomparve e così decisi di spingermi verso di lui. Lo prese come un consenso e continuò a spingersi più a fondo fino a far toccare il suo bacino le mie natiche.

Sospirai leggermente, sentendomi esplodere. Mi avrebbe ucciso, era come una droga lo stare con lui, fare sesso con lui, sentirmi completamente sottomesso e baciarlo. Tornai con i piedi a terra e poi sentii Potter spingersi indietro per poi rientrare completamente in me. Gemetti di piacere, buttando la testa indietro, sulla sua spalla. Harry continuò a scoparmi e a spingere dentro di me sempre con più forza fino a che non venni e lui venne dentro di me.

Uscì con delicatezza me gemetti lo stesso di dolore e lui mi fu subito addosso, accarezzandomi e massaggiandomi la schiena. Mi rilassai sotto il suo tocco prima di iniziare ad insaponarmi. Uscimmo da bagno, io sempre meno stabile, per poi vestirci in silenzio. Harry mi tirò ogni tanto delle occhiate divertite vedendomi in difficoltà a vestirmi
per poi avvicinarsi a me.

Mi aiutò a vestirmi. Wow. Mi stupii del suo comportamento. Mi trattava come se fossi veramente il suo ragazzo. Mi lasciai viziare, godendo dei suoi sfioramenti delle sue mani sulle mie cosce, natiche e braccia, facendomi vestire e sistemare per poi lasciargli un bacio sulle labbra. Risi, vedendo la sua espressione stupita.

Ci dividemmo appena arrivammo in classe anche se durante la lezione ci tiravamo delle occhiate complici per poi ridacchiare entrambi. Poi la giornata fu la stessa: facemmo lezione, scappatella nella prima aula vuota disponibile, pranzo e ancora e ancora e ancora.

Ormai era una cosa di cui non potevamo fare a meno, era più forte di noi. Harry sembrava avere energie sempre e comunque anche dopo gli allenamenti di Quidditch.

Eh già perché anche le docce e gli spogliatoi erano stati partecipi di uno dei nostri soliti incontri. Fu stata una delle esperienze migliori cavalcare Harry su una delle panchine dello spogliatoio o essere preso nelle docce mentre l'acqua bagnava i nostri corpi e i nostri gemiti rimbombavano per tutto il posto.

Tornai in camera dopo cena stremato e con le gambe tremanti. Mi buttai sul letto, aspettando che entrasse anche Blaise in camera, mi mancava parlare con lui. Ci sedemmo sul mio letto, chiudendo poi le tendine.

«Fammi capire sei andato a letto con Potter?» annuii, ridacchiando. Lui rise a sua volta, spalancando gli occhi e dandomi una pacca sulla spalla.

«Tu con la Granger, invece?» chiesi, una volta che le risate scemarono. Alzò le spalle, rimanendo indifferente.

«Non è successo nulla di che, studiamo insieme, chiacchieriamo, siamo anche usciti a bere una Burrobirra. È simpatica.» disse semplicemente. Lo presi in giro, ammiccando uno sguardo malizioso. Alzò gli occhi al cielo, tirandomi un cuscino.

«Ti ricordo che è fidanzata e poi io ho occhi per un'altra persona...» disse, arrossendo e balbettando leggermente. Spalancai gli occhi, facendo capire di voler sapere di più su questa persona.

«Ah come sei ottuso. La conosci, coglione, ed è stano come tu non l'abbia notato.» in quel momento capii: Pansy! Come avevo fatto a non pensarci subito? Risi, ricominciando a parlare con lui del più e del meno. Il nostro caro Blaise ha una cotterella per Pansy dal quarto anno cavolo!

Parlammo fino a notte fonda e mi addormentai ancora più tardi di quanto già fosse perché l'esperienza avuta con Potter mi tenne sveglio per ore e ore.

Forse quest'anno sarebbe stato davvero diverso.

Note autrice:
ehi! oggi nuovo capitolo, nulla di che ma spero vi sia piaciuto lo stesso! ci sentiamo al prossimo aggiornamento! <3

Together. || drarryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora