Non so dopo quanto tempo mi svegliai, forse giorni, mi girava la testa, non capivo dove fossi. Le voci intorno a me le sentivo ovattate, vedevo sfocato e mi sentivo il corpo pensate. Cercai di rimettermi a dormire, ma non ci riuscii visto che il dolore al mio naso era molto più forte e persistente.
Mi alzai a sedere, vedendo, per quel che riuscissi, quattro figure avvicinarsi a me: una figura mora, una figura alta, una figura con un cappello in testa e una figura tutta vestita di bianco. Portai le mani sul viso, stropicciandosi gli occhi, riuscendo poi a mettere a fuoco le figure: Pansy, Blaise, la professoressa McGranitt e Madama Chips. Sospirai, guardandomi intorno e portandomi una mano sulla testa.
«Draco, finalmente ti sei svegliato ma che cavolo ti salta in men-» la fermai con un gesto della mano, non mi serviva sentire anche la predica di Pansy, non ora. Vidi con la coda nell'occhio che teneva la mano a Blaise, ma non riuscii a sorridere né a fare battute perché avevo un dolore al viso allucinante.
Vidi Madama Chips avvicinarsi a me, tenendo in mano delle bende e del, pensai, disinfettante. Iniziò a medicarmi, sentendo un dolore insopportabile al viso appena mi sfiorò la guancia e il naso.
«Signor Malfoy, cosa è successo?» mi chiese la preside, sedendosi nella sedia davanti a me. Sospirai, gemendo di dolore mentre sentivo il disinfettante sul mio mare bruciare. Lanciai uno sguardo assassino a Blaise che stava ridacchiando leggermente.
«Beh ricordo solo che stavo camminando... poi vidi Nott... litigammo come sempre... e poi sentii il suo pugno arrivarmi in pieno viso... ricambiai ma poi ecco... successe questo.» finii, leggermente imbarazzato. La McGranitt mi guardò con rimprovero, scuotendo la testa. Si alzò dalla sedia, mentre Madama Chips mi passava una fialetta con dentro un liquido che faceva veramente schifo.
«Bene, nonostante il suo comportamento, lei è conciato peggio del signor Nott e devo prendere provvedimenti. Al contrario del signor Nott, però, lei finirà in punizione appena uscirà da qui.» finí. Annuii leggermente, alzando gli occhi al cielo appena uscì dall'Infermeria. Incrociai le braccia, poggiando la schiena al cuscino dietro di me per poi vedere i miei migliori amici sedersi di fianco a me.
Ovviamente Pansy mi rimproverò, mentre Blaise rideva; avrei voluto prenderlo a pugni. Annuii per ogni cosa che usciva dalla bocca di Pansy, giusto per darle corda, perché in realtà non stavo veramente ascoltando. Forse parlò per minuti ma so solo che appena finì me ne accorsi subito.
Sospirai, avevo fame, stranamente. Chiesi a Blaise di prendermi qualcosa e lui lo fece più che felice. Sorrise leggermente, rimanendo solo con Pansy. La guardai, accertandomi che non ci fosse nessuno con noi.
«Allora? Tu e Blaise eh?» dissi, ridacchiando. La vidi arrossire di botto e scoppiai ancora di più a ridere. Lei mi guardò malissimo, portando una mano a pizzicarmi la coscia. Sussultai, continuando a ridere. Fece una smorfia, risistemandosi sulla sedia.
«Si si, io e Blaise, bla bla bla. Ci vediamo, si, domani usciamo insieme.» disse tutto d'un colpo. Spalancai la bocca, portandomi una mano sulla fronte. Risi, felice, si meritavano di stare bene. La spinsi un po', colpendole una spalla amichevolmente, vendendola arrossire e alzare gli occhi al cielo. Avrei voluto canzonarla ancora, ma arrivò Blaise e dovetti fermarmi.
«Tieni, ho trovato solo questo.» mi porse un vassoio con della carne e del pane che mangiai molto volentieri. I miei migliori amici rimasero con me a parlare e scherzare, mentre io mangiavo finalmente senza problemi. Se ne andarono dopo ore e io lanciai uno sguardo ammiccante alla mora, che mi mandò a quel paese, senza farsi vedere da Blaise. Risi, salutandoli con un cenno della mano.
Mi rimisi sotto le coperte e presi il un libro che era poggiato sul comodino di fianco, iniziando a leggere. Non so per quanto tempo lessi ma la mia testa doleva e mi costrinsi a dormire. Mi addormentai in un sogno stranissimo, senza senso e quando mi svegliai sobbalzai, vedendo una figura familiare entrare in infermeria: la Granger. Mi sedetti sul letto, facendole un cenno con la mano. Lei ricambiò, avvicinandosi a me.
«I professori mi hanno detto di farti avere compiti, anche se avrebbe dovuto darteli il tuo compagno per il lavoro con i ragazzi del primo.» alzai gli occhi al cielo, ringraziando che fosse venuta lei e non Potter. Si sedette di fianco a me e alzai un sopracciglio.
Lei rise, porgendomi un libro: Difesa Contro le Arti Oscure. La guardai interrogativo, iniziando a sfogliare le pagine del libro. La vidi tirarsi su i capelli prima di sistemarsi meglio sulla sedia.
«Devo farti ripetizioni, anche oggi.» spiegò. Spalancai gli occhi, annuendo semplicemente. Me n'ero scordato. Iniziammo a ripetere e riprendere le lezioni che avevo perso, andammo avanti penso per ore e mi stavo anche impegnando molto. Capivo, ripetevo e stavo andando piuttosto bene.
Lei sembrava felice, sollevata dal fatto che quell'incidente non mi aveva fermato. Mi bloccai solo quando sentii una fitta alla schiena, penso a causa della caduta che avevo fatto dopo aver ricevuto il pugno. Lei si preoccupò ma nulla di che, riprendendo poco dopo a studiare.
La venne a prendere il suo ragazzo, Weasley, che mi guardò abbastanza male, ma non ci feci caso. Lo guardai andare insieme via, mano per mano. Sorrisi leggermente, avrei voluto anche io girare così con, magari, il mio futuro ragazzo senza essere preso di mira. Sospirai triste, rimettendomi a dormire poco dopo.
Erano quelle giornate che non passavano mai, poi da solo erano ancora più lente. Ringraziai che i miei migliori amici si facevano vivi per il pranzo, la cena e per studiare insieme. Poi c'erano le lezioni con la Granger, che nel bene o nel male mi riuscivano a tenere occupato per molto tempo. Era una ragazza semplice e neanche troppo spigliata. Non parlavano molto, forse anche per quello che le avevo fatto durante i precedenti anni di scuola, ma dopotutto non aveva tutti i torti. La salutai per la millesima volta, vedendola andare via sempre accompagnata da Weasley.
Dopo circa due settimane venni dimesso e la prima cosa che feci fu prendere il mio blocco da disegno per dirigermi alla vetrata che dava sul Lago Nero, per continuare quel maledetto disegno che avevo lasciato in sospeso da tempo. Non mi piaceva lasciare le cose a metà. Purtroppo però, mentre camminavo le raggiungere la vetrata, incontrai qualcuno: Potter.
Beh, bentornato Potter.
Note autrice:
ehi! oggi capitolo semplice, nulla di particolare, ma spero vi sia piaciuto lo stesso. che ve ne pare? ci sentiamo al prossimo aggiornamento! <3
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Together. || drarry
Fanfiction[Completa] Ci troviamo nel periodo dopo la guerra, nella scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts. Durante quest'anno succedono una successione di cose tra cui l'affidamento di un gruppetto di ragazzi del primo anno a una coppia di due alunni del s...