~A nudo~

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...ma a vedere quel suo sorriso sento il mondo cadermi addosso, una lacrima solca la mia guancia, quanto pagherei per poter sorridere spensieratamente in quel modo ancora una volta, quanta invidia verso la gente che può permettersi di sorridere ed essere felice ma preferisce ricordare e pensare al lato triste della vita, ora sembra quasi andare di moda dire "io sono depresso" "io sono bipolare",ma se solo sapessero come ci si sente a non sorridere sinceramente piú perché ormai non si hanno le forze, forse a quel punto saprebbero apprezzare di più la vita.

Vedo il sorriso del ragazzo scomparire e l'espressione diventare seria "ti senti male...che hai?" Mi chiede con un filo di preoccupazione, rimango immobile e l'ho continuo a fissare negli occhi, rimango zitta, d'altronde cosa dovrei dire *no tranquillo mi ha fatto piangere il tuo sorriso* é una cosa talmente stupida e improbabile che sapere che é la verità mi fa male...
lo vedo avvicinarsi lentamente a me, sento il petto pesante, la sua vicinanza mi manda fuori di testa e la paura mi pervade, la paura di provare sensazioni che non conosco, che potrebbero farmi più male del dovuto, sensazioni di cui non riesco a riprendere le redini e che potrebbero finire per distrugermi completamente.

Si ferma a pochi centimetri dal mio viso e mi accarezza dolcemente la guancia con il pollice asciugandomela
non riesco a controllare il mio respiro e la sua mano calda sulla mia pelle mi provoca i brividi, dopo qualche istante indietreggio di colpo "si, si scusa non so cosa mi sia preso" cerco di sforzare un sorriso per sembrare sicura di ciò che sto dicendo per poi spegnere la sigaretta ormai finita con lo stivale "e allora perché stavi piangendo?" Mi domanda corrugando le sopracciglia "...é una lunga storia, ti annoieresti ad ascoltarmi..." continuando a guardarmi negli occhi il ragazzo si siede a gambe incrociate per terra, non sapendo che fare faccio lo stesso ma con delle mosse lente e incerte non capendo le sue intenzioni "ho tutta la serata..." lo guardo male, perché dovrei confidarmi con un ragazzo che conosco da meno di 10 minuti "Damiano..." continua lui porgendomi la mano "Ehm...i-io sono Coraline" gli stringo la mano "quindi perché stavi piangendo?" Continua a fissarmi negli occhi e io mi sento in soggezione "perché hai un bel sorriso" non dice parola ma sento una risata fuoriuscire dalla sua bocca "mi ricorda molto quello di mia madre" ad un tratto la situazione si fa piú pesante smette di ridere e la sua espressione cambia, mi faccio coraggio e comincio a liberarmi di alcuni miei pesi "lei non c'è più, mio padre dopo la sua morte si é messo con una strega che non fa altro che distruggermi la vita, e come se quella stronza lo abbia letteralmente stregato, in ogni decisione le da ragione, per ogni singola cosa le da ragione, potrebbe anche decidere di sfrattarmi che mio padre le darebbe ragione con le classiche parole porta rispetto a tua madre che tu devi ancora cresce'" non riesco a trattenere le lacrime e lui si avvicina per abbracciarmi "cazzo se l'amore fa male, lo ha letteralmente bruciato e come se tutto dipendesse da lei" sussuro tra le lacrime, cerco di continuare il discorso ma le lacrime me lo impediscono, sento che allenta leggermente la presa e io alzo il viso per incontrare il suo sguardo, una sensazione di calore mi pervade e Damiano comincia a fissarmi le labbra, sento una fortissima sensanzione di imbarazzo catturarmi, il mio corpo si pietrifica e sento il cuore cominciare a pulsare velocemente quasi come durante un'attacco di panico, il respiro comincia a mancarmi e il desiderio che si avvicini ancora di più comincia a farmi impazzire, lentamente si porge in avanti senza mai togliere lo sguardo dalle mie labbra, rimangono pochi centimetri dal poter baciarci, ma i ricordi del amore in passato mi riaffiorano e di scatto mi scosto per poi rialzarmi, ancora i battiti del mio cuore sono fin troppo veloci e le farfalle non cessano di tartassarmi lo stomaco "Scusa é meglio se rientro" dico con voce ancora rotta dal pianto, mi faccio coraggio con un sospiro silenzioso e vado verso l'entrata della pizzeria "Potró rivederti Coraline?" Sento le parole sussurrate arrivare dalle mie spalle e sento un brivido percorrermi la schiena, la domanda del ragazzo mi prende alla sprovvista, mi giro verso di lui per vederlo in faccia, ma non sapendo cosa rispondere a malincuore mi rigiro e rientro nel locale.

"Eccoti amo stavo comincia' a preoccuparmi, pensavo t'avessero rapita!" Ancora un po' scombussolata da quanto accaduto poco prima cerco di sembrare normale "no tranqui..." non finisco la frase che mi interrompe
"Hai pianto? Sei tutta rossa in viso" non faccio in tempo a rispondere che la porta della pizzeria si apre e la campanella attira l'attenzione di Diana, faccio lo stesso ma appena vedo Damiano distolgo lo sguardo per poi andandarmi a sedermi al tavolo, appena la ragazza ritorna a guardarmi le se illuminano gli occhi e fa un'espressione maliziosa "Hai capito la ragazza, ecco perché c'hai messo così tanto, che avete fatto? vi siete baciati?" la fulmino con lo sguardo tirandole un calcio nello stinco "Diana!"...

Coraline|Måneskin Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora