~Fin dentro le ossa~

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Dopo aver fatto un'ultimo cenno a Diana mi allontano seguendo Damiano che come avevo già notato in precedenza sembra essersi ripreso totalmente dalla sbornia, appena arrivati davanti la portata fa un gesto che mi sorprende, intreccia la sua mano nella mia e ancora una volta mi fa salire il cuore in gola e attorcigliare lo stomaco, entriamo nel locale, lui per primo ma continua a stringere delicatamente la mia mano e quando faccio capolino pure io fa allontanare le nostre mani che sembravano essere fatte apposta per essere incastrate fra di loro e mi avvolge la vita per tenermi più vicina a sé mentre camminiamo tra la gente verso il bar, appena seduti sugli sgabelli ordiniamo il nostro Spritz e durante l'attesa entrambi notiamo che Ethan aveva molto di più da dire a quella ragazza, o meglio non mi sarei mai aspettata di vederlo pomiciare così ardentemente con qualcuna, "Anvédi er nostro Edgar!" Esclama Damiano talmente forte da attirare l'attenzione del diretto interessato che  appena ci nota si stacca dalla ragazza con un sorrisino imbarazzato, quasi mi fa tenerezza ma neanche due secondi dopo la brunetta lo rapisce facendo continuare le loro "effusioni" amorose.

Dopo aver fatto un'ultimo cenno a Diana mi allontano seguendo Damiano che come avevo già notato in precedenza sembra essersi ripreso totalmente dalla sbornia, appena arrivati davanti la portata fa un gesto che mi sorprende, intreccia la sua mano n...

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Mi volto nuovamente verso il bar ma nel fare quel movimento il mio sguardo si incatena a quello di Dam non fa nient'altro che un sorriso ma sento qualcosa di strano nei suoi occhi, qualcosa che mi fa mancare il respiro "Ecco a voi ragazzi" la voce di Federico, il barista mi fa trasalire e senza fiatare bevo un sorso del mio drink aranciato, l'unico rumore dei seguenti 2 minuti è quello della traccia Goa trance che riecheggia in tutto il locale ma il ragazzo al mio fianco decide di rompere il ghiaccio
"Scusa per prima" si avvicina al mio orecchio per non dover urlare e al calore delle sue parole così vicine alla mia pelle un fremito mi viene spontaneo "No tranquillo...come ti ho detto prima mi è già capitato molte volte" bevo un sorso del mio Spritz, non tanto perché io ne abbia voglia solo per smorzare la tensione "Intendevo per quello che è successo ancora prima...mi dispiace ho esagerato con gli shottini..." continua "Thomas m'ha sfidato a chi per primo superava er propio record...so arrivato a 12" alle sue parole mi raffiorano alcuni ricordi che inevitabilmente mi fanno sorride "e mo' che te ridi?" Mi domanda anche lui abbozzando un sorriso per poi finire il suo drink "Ero in quarta superiore è una ragazza che non sopportavo mi aveva sfidata a chi finiva per prima 15 shottini di vodka, se non ricordo male avevo vinto ma l'unica cosa certa, è che il giorno dopo mi sono svegliata sdraiata dentro al cassonetto della spazzatura del sushi di fronte alla discoteca, totalmente imbrattata di vomito..." vengo distratta dal rumore dello sgabello vuoto al mio fianco essere spostato per "accogliere" un signore di una certa età, credo sulla cinquantina ma non ne do troppa importanza così mi rimetto ad ascoltare Damiano "e come ce sei finita dentro 'n cassonetto de 'a spazzatura?" Prima di rispondere bevo un'ultimo sorso del mio drink riflettendo sulla risposta "Non ne ho la ben che minima idea..." faccio spallucce e ridiamo in coro, la musica è talmente alta che allontanandoci di mezzo metro non riusciamo a sentirci, possiamo solo vedere le espressioni facciali...ridiamo per parecchio tempo mi sembra quasi infinito, continuiamo anche quando credo non ci sia più nessuna ragione per ridere, ma noi continuiamo, forse  il drink ha risvegliato l'effetto dell'alcol, mi sembra di essere dentro una bolla, l'unico rumore è quello della musica e quello fievole della mia risata ma qualcosa mi fa smettere drasticamente di colpo.

Damiano continua a ridere ma io non riesco a fare nulla i miei muscoli si paralizzano, il calore del mio corpo si converte in un gelo che arriva fin dentro le ossa, le mie lacrime di gioia diventano di terrore e i battiti del mio cuore che stavano accelerando sempre di più per tutte le emozioni, di colpo rallentano e diventano forti pulsazioni che sento rimbombare nelle vene provocandomi quella orribile sensazione che mi ha portato diverse volte ad autolesionarmi...mi fa ancora più male vedere Damiano continuare a ridere senza accorgersi di me ma fortunatamente i nostri sguardi si incontrano quei pochi secondi per far si che si allarmi anche lui "Coraline che hai!?" Riesco a leggere il suo labiale e per quanto in questo momento vorrei urlare ma qualcosa mi blocca, sento la gola dannatamente secca e una lacrima scende lenta e repentina sulla mia guancia, vorrei muovermi ma non riesco a spostare un muscolo così l'unica cosa che riesco a fare (e faccio) è spostare lo sguardo verso il basso, verso le mie gambe, quando vedo quella mano in parte coperta dalla gonna del mio vestito mentre esplora il mio interno coscia istintivamente chiudo gli occhi per evitare di versare ulteriori lacrime, capisco che Dam ha capito cosa sta accadendo solo quando sento il suo sgabello strisciare indigestamente sul pavimento provocando quel fastidioso stridulio metallico, a quel punto osservo ogni sua mossa ancora paralizzata da quella mano che non cessa di stringere la mia coscia, " CHE CAZZO STAI A FA'!" Damiano si scaglia verso il cinquantenne che subito ritrae la mano e finalmente i polmoni riprendono fiato, ora respirare mi sembra quasi doloroso così riprendono anche le lacrime che stavo cercando di fermare da troppo "Pischello io non sto a fa proprio 'n cazzo!" Quel verme ha il coraggio di rispondergli con tono intimidatorio ma riesce solo a far scaldare ulteriormente Damiano "NON TI PERMETTE' DE TOCCA LA MI...amica! La parola "amica" gli è uscita quasi triste o pentita e questo mi soprende molto, forse non mi vuole e si sta pentendo di avermi voluta conoscere..."A bambinetto manco state ensieme posso fa quello che voglio e con chi voglio" tra i due cala per poco il silenzio
"Ohh no ti sbagli!" Si volta verso di me, lo guardo dritto negli occhi più che confusa mentre le lacrime non cessano di scendere, si avvicina velocemente a me e capisco le sue intenzioni solo quando circonda il mio viso con le mani e le sue labbra si  incastrano alle mie dando inizio a un bacio quasi aggressivo e della durata di pochi secondi, un bacio che ne ricambio ne respingo proprio perché veloce e immediato, l'ho stesso bacio che ho desiderato la prima volta che ci siamo incontrati ma che a differenza di quello che avrei immaginato è stato "vuoto" privo di emozioni e forzato, quando Damiano si è staccato da me non mi ha nemmeno degnato di uno sguardo per girarsi immediatamente verso quel verme e tirargli un' occhiataccia facendo si che inizi una nuova discussione, ma stavolta non li ascolto, rimango frastornata da ciò che è appena accaduto "Cora!? Che sta a succede?" La voce di Thomas mi risveglia dai pensieri che cerco invano di scacciare, solo ora mi rendo conto che altre lacrime stanno invadendo le mie guance, così le asciugo per quanto mi sia possibile con il dorso della mano non dando importanza al trucco ormai sciolto "quel tizio..." non riesco a continuare perché le lacrime non cessano, così Thomas fa un gesto dolcissimo, si china leggermente su di me e mi abbraccia

Io ricambio e affondo il mio viso sulla sua spalla parecchio magra e ossuta ma che rimane ugualmente un buon supporto morale dove i miei singhiozii diventano rumori ovattati "Tranquilla puoi dirmi e dirci le cose io e gli altri ragazzi saremo semp...

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Io ricambio e affondo il mio viso sulla sua spalla parecchio magra e ossuta ma che rimane ugualmente un buon supporto morale dove i miei singhiozii diventano rumori ovattati "Tranquilla puoi dirmi e dirci le cose io e gli altri ragazzi saremo sempre con te..." Ancora non capisco perché questi ragazzi mi stiano dando tutta questa confidenza ma l'unica cosa che posso fare è FIDARMI "...mi ha toccata, e non mi piace essere toccata perché...mi fa pensare al passato dove ci sono state persone che sono riuscite a fare ben più che toccarmi..." ci stacchiamo dall'abbraccio ma lui mi appoggia le mani sulle spalle per rassicurarmi "Stai bene?" Io annuisco leggermente facendo per quanto possibile un sorrisino "Allora scusami un'attimo"
Va verso Damiano che sta ancora discustendo con quel tizio "Damiá ora BBasta, non ricordi? *Non attiriamo l'attenzione*" Dam si volta verso di lui con ancora lo sguardo incazzato nero "Mo' te e Cora annate fori de qui in un posto tranquillo, e soprattutto te, te calmi!" Continua Thom, non pensavo che fosse un ragazzo così responsabile...

Coraline|Måneskin Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora