...dimmi le tue verità...
Coraline cerca di liberarsi del passato ma forse ancora non sa che la vera gabbia é il suo presente...
NB: In ogni capitolo ho aggiunto una canzone casuale o non, che potete ascoltare durante la lettura, basta che fate "swa...
La mattina, forse un dei momenti più difficile per me, specialmente se ciò che ti sveglia è la tua matrigna che con voce stridula urla dall'altra parte della casa "Coraline! alzati da quel dannato letto e prepara la colazione a tuo padre!" così, tanto per non peggiorarmi la giornata esco dalle coperte e appena i miei piedi nudi toccano le piastrelle gelide la mia pelle si ricopre di brividi, passando per la mia piccola stanza il mio sguardo cade sullo specchio attaccato alla parete che riflette la mia immagine, gli occhi stanchi e spenti e il viso quasi logorato dalle lacrime, se qualcuno mi vedrebbe in questo momento potrebbe tranquillamente pensare che sono una drogata o cose del genere, prendo una tuta dall' armadio e facendomi un sospiro d'incoraggiamento esco da camera mia "Finalmente sei uscita, prepara la colazione a tuo padre che deva anda' in ufficio, e oggi verranno delle amiche non t'azzardare a far del rumore con quel dannato violino!" mi dice con tono di rimprovero "si tanto oggi c'ho na lezione di violino suono la" dico totalmente scazzata "Assolutamente NO!! Tu oggi non vai da nessuna parte cara!" Mi giro di scatto verso di lei confusa "come?" "Dopo quello che é successo ieri pensi che ti lascio uscì de casa?" Mi guarda dritto negli occhi, fa una risata isterica e poi riprende il discorso "Illusa...tu non esci più di casa se non per anda' a cerca' un lavoro, non hai capito che mo che sei na maggiorenne te devi rende utile e di smetterla con quel violino" mi si forma un nodo in gola e sento il sangue ribollirmi nelle vene, gli occhi cominciano a bruciarmi e il respiro si fa pesante "Non puoi impedirmi di suonare...proprio ora che manca meno di un mese all'audizione" cerco di trattenermi per non esplodere e fare casini, ma la stronza lo fa apposta, proprio ora che ero a pochi metri dal mio sogno cerca di impedirmi di raggiungerlo, in qualche modo mi vuole tenere in gabbia "pensi che prendano te...haha sai quanti musicisti d'orchestra molto più bravi di te ci sono al mondo? fidati ti risparmio un'illusione in più" mi dice con la sua fastidiosa voce da snob con un pizzico di superiorità "Perché cerchi sempre di distruggermi, mi tieni in gabbia, mi sottovaluti, mi discrimini, dovrei essere tua figlia acquisita ma al quanto pare sono solo il burattino di un MOSTRO!" Urlo l'ultima parola con tutto l'odio e vedo che fa una faccia indegnata, subito dopo sento una porta spalancarsi alle mie spalle, appena mi giro vedo uscire dalla camera da letto mio padre già vestito elegante per andare a lavoro, viene a passo spedito verso di me con una faccia abbastanza incazzata,comincia a urlare "Porta rispetto a tua madre! Non ti permetto di trattarla in questo modo!" Poi sento la sua mano arrivare violentemente verso la mia guancia destra, subito sento la guancia bruciare e l'orecchio destro fischiare per qualche secondo, sorpresa da quel contatto perdo l'equilibrio cadendo all'indietro, gli occhi mi si riempono di lacrime che a stento riesco a trattenere, e indignata da quel gesto cerco di scaricare la rabbia con le poche parole che escono dalla mia bocca "E tu... tu PADRE tra noi tre sei il peggiore, é peggio il MOSTRO o chi segue il MOSTRO perdendo completamente la testa,non capisci che mi stai trattando come se l'errore fossi io? mamma...mamma non avrebbe mai voluto tutto questo per la mia vita e tu lo sai meglio di me..." dico le ultime parole dolcemente vedendo che alla sola parola "mamma" i suoi occhi diventano lucidi e mi guarda con una faccia pentita , mi rialzo da terra e corro in camera, per poi liberare le lacrime che stavo trattenendo per troppo tempo
Dopo qualche minuto di silenzio oltre le mie rumorose lacrime ormai finite sento mio padre dire a mia *madre* "forse è meglio se vado a lavoro fa niente per la colazione" poi il portone sbatte violentemente. Per le altre 5 ore (fino all'una) rimango in camera mia, nel piccolo terrazzo tenendo il mio violino fra le mani senza poterlo suonare e leggendo qualche libro di psicologia senza nemmeno pranzare, fin quando il mio telefono comincia a vibrare e ricordandomi dell'incontro che dovevo fare con Diana
<Ciao Amo!> <Ciao Dia> <Quindi a che ora ci vediamo?> <Ohh...mi dispiace ma non posso oggi e credo manco domani> <perché!?> <la strega non mi fa più uscire perché ieri sono tornata tardi> <E daje che te frega! tanto non te po fa nulla e se 'nvece te fa qualcosa la poi denuncia'!> <Diana...non lo so> <Te prego, poi me devi ancora raccontare che è successo con Damiano, ce te rendi conto tu hai parlato con Damiano dei Måneskin come se nulla fosse> <ehm...ehm...è pur sempre na persona normale> <ok allora me devi racconta' com'è parla' con 'na persona normale naturalmente piú sexy del dovuto, te preeegooo> <ok va ma se succede qualcosa é colpa tua> <yeeesss! però vestiti carina!> <perché?> <oggi ci divertiamo!> <ma è l'una der pomeriggio> <infatti stasera andiamo in un posticino> <ma poi come torno a casa?> <tranqui dormi da me> <va bene vengo a casa tua> <ok ti aspetto!>
Appena la chiamata finisce chiudo il libro e rientro in camera, comincio a rovistare nell'armadio in una ricerca disperata qualcosa di "carino" ma dopo poco mi arriva un'altra notifica
______________________________________ Diana Giusto oltre il "carino" mettiti qualcosa di rockettaro o "particolare"
Rockettaro o particolare?
Diana Si fidate de me basta che sia qualcosa di pazzo
Perché?
Diana Capirai...
Va bene mezz'ora e arrivo √√
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Comincio a prendere vestiti a caso combinandoli in modo decente, alla fine mi ritrovo con la mia solita giacchetta di pelle, una t-shirt bianca e dei jeans rossi a zampa d'elefante, non so se si possa definire rockettaro, purtroppo non ho nessuna scarpa particolare, così esco silenziosamente dalla mia stanza, "si lui é proprio carino!" sento sghignazzare la strega (aka matrigna/mostro) e il resto della combriccola di amiche (aka pesci lessi) probabilmente stanno parlando di attori o cazzate simili...senza farmi scoprire entro nella stanza matrimoniale e apro la cassettiera delle scarpe, tra tutti gli infiniti tacchi mi saltano all'occhio un paio di stivaletti lime pellosetti, sicuramente non é da tutti i giorni andarci in giro così li prendo e già che ci sono frugo anche nell' armadio trovo una maglia o top nero, non so che cosa sia esattamente ma lo prendo ugualmente. Non so se tutto ciò sia abbastanza particolare o pazzo così mando una foto a Diana per avere pareri
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Così sono abbastanza rockettara,particolare, pazza?
Diana Sei Fikissima! Da dove li hai tirati fuori quei stivaletti?!
matrigna
Diana Sei già uscita senza che lei se ne sia accorta!?
Ancora no prendo le mie cose e vengo da te
Diana Ok ti aspetto non metterci molto che se no arriviamo in ritardo