~In cambio non chiedo niente, soltanto un sorriso~

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...Entro nello stadio mostrando il biglietto a uno dello staff, mi fa entrare con fare scazzato e a vedere tutta quella gente comincio ad andare in uno stato di panico, cerco di prendere più aria possibile aggrappandomi a una delle transenna laterali, poi mi faccio spazio fra la gente a gomitate per raggiungere Diana e le altre, ma a ogni passo, tra tutti quei corpi già sudati e l'afa che mi blocca il respiro mi scende involontariamente una lacrima per poco non mi sento di svenire...fortunatamente qualche metro più avanti comincio a vedere il palco e di conseguenza le altre ragazze che notandomi mi fanno spazio per arrivare più facilmente da loro

"Ohy schianto tutto apposto?" Mi chiede un po' preoccupata Diana per assicurarsi che vada tutto bene "si tranquilla va tutto bene"
"Mi raccomando fra poco inizia il concerto se ti senti male non ti far problemi ad andartene" io come risposta annuisco leggermente e mi giro verso il palco...

Dopo qualche minuto, sui grandi schermi del palco iniziano ad apparire frasi poco carine con una base di sottofondo, io continuo a leggerle molto confusa da quello che sta accadendo fin quando non vengo disturbata dal branco di persone alle mie spalle che comincia ad urlare e fischiare, dei passi rimbombano sul palco e poi i 4 ragazzi di cui paradossalmente solo di uno ne conosco il nome, salutano l'infinita folla di persone alle mie spalle e si mettono in posizione, la ragazza a quella che inizialmente pensavo fosse una chitarra ma osservando meglio scopro essere un basso dalle 4 corde, il ragazzo dai capelli lunghi va dietro a tutti, alla batteria, il ragazzo biondino invece viene dalla nostra parte alla chitarra e poi Damiano al centro di tutti, fa qualche passo in avanti per arrivare al microfono e poi, come se fosse spaesato comincia a guardare il pubblico come se stesse cercando qualcuno in particolare, finché il suo sguardo si posa su di me facendo un lieve sorriso, mi sento mancare un battito e nella mia testa lo imploro di togliere lo sguardo da me prima di avere un'altro mancamento, cerco di ricambiare un sorriso ma già in panico per la situazione e l'imbarazzo del suo sguardo su di me sposto lo sguardo timidamente verso il basso cercando di riprendere coscienza...

Il concerto inizia, apprezzo molto la musica e l'energia che quei 4 ragazzi emanano ma nonostante ciò non riesco a lasciarmi andare, il terrore di essere toccata, bloccata e poi soffocata tra tutte queste persone rimane fedelmente al mio fianco.
Ogni tanto Diana mi guarda per assicurarsi che vada tutto bene e io ogni volta le ricambio un sorriso per rassicurarla, sicuramente non é una delle serate più belle della mia vita ma per ora posso resistere... perlomeno fin quando Damiano non presenta il nuovo pezzo "Vent'anni" una BALLAD...dopo i primi secondi della canzone sento cedere la mia corazza che mi stava mantenendo "lucida" per non crollare e andarmene, alle parole "...Spiegare cos'è il colore a chi vede bianco e nero..." un nuovo colpo indebolisce la corazza e tutte le emozioni e sensazioni cominciano ad addentrarsi in me, la gioia, il senso libertà, e la commozione, a stento riesco a trattenere una lacrima che dopo pochi secondi bagna delicatamente la mia guancia, poi però riescono ad accentuarsi anche la tristezza e la paura, un'enorme senso di paura mi pervade, sento il vuoto sotto i miei piedi e le parole e la musica diventano incomprensibili rumori ovattati, entro in uno stato di trance e la paura mi fa attorcigliare lo stomaco, non capisco nulla nemmeno se sono svenuta, se sto piangendo o se sono ferma e gli altri non si stanno accorgendo di ciò che mi sta accadendo, rimango in questo stato fin quando sento qualcosa toccarmi la spalla poi la gamba e poi nuovamente la spalla, la prima immagine che si forma nella mia testa è un orda di persone trascinarmi tra loro e io rimanere intrappolata perdendo la vita per asfissia, di colpo ritorno alla realtà e mi rendo conto aver indietreggiato e di star sbattendo contro delle persone che muovono il corpo a ritmo della musica, mi sento soffocare in mancanza d'aria e le guance si ricoprono di lacrime, subito mi avvicino a Diana per avvissarla della mia situazione e che sarei uscita immediatamente, lei mi chiede preoccupata di uscire con lei ma io nego, lei a tutto il diritto di potersi divertire in pace, così vado verso l'uscita con un assoluto bisogno d'aria, senza mai voltare le spalle, per non incontrare il suo sguardo...

La prima cosa che faccio appena uscita e fare un gran respiro riempendo i polmoni con più aria possibile fino a sentirmi scoppiare, la seconda è trovare un posto dove sedermi o sdraiarmi, l'unico é la solita panchina così mi ci siedo portando le ginocchia al petto mentre delle lacrime cominciano a solcare il mio viso che prontamente asciugo con il dorso della mano.
Rimango ferma per interi minuti, seduta guardando il cielo mentre per quanto mi sia possibile ascolto i rumori ovattati della musica provenire dallo stadio, ad un tratto però non si sente più alcun rumore se non quello di alcune auto passare nei dintorni e il mio respiro ancora pensante e affannato...appoggio la fronte sulle ginocchia ma dopo poco sento una porta spalancarsi e fare un assordante rumore metallicco, non muovo un muscolo forse perché non ne ho le forze, fatto sta che rimango in quella posizione fin quando una voce mi fa sobbalzare "Ehy tutto bene? che ti è preso? sei scappata..." Alzo lo sguardo e quando vedo il viso piuttosto preoccupato di Damiano non mi sorprendo, ho imparato a riconoscere la sua voce "é già finito il concerto?" Domando con voce rotta dal pianto e stranita dal fatto che lui fosse qui con me invece di cantare la dentro "no tranquilla ci sono 10 minuti di pausa... perché te ne sei andata?"
"A te cosa cambierebbe saperlo?" Cerco di rimanere il più possibile fredda per non sciogliermi all'istante
"In realtà non lo so nemmeno io ma le uniche volte che ti ho vista sei sempre stata in lacrime mi piacerebbe fare qualcosa per vederti...sorridere..."
Per quanto io voglia rimanere "fredda" le sue parole mi scaldano il cuore confermando la mia tesi sul fatto che non riesco a rimanere indifferente alla sua presenza "Sono scappata perché avuto un'attacco di panico, cosa scontata per una persona demofobica in mezzo a una folla...stupida io che ho accettato" dico con aria ironicamente isterica mentre giocherello nervosamente con il mio anello, ogni tanto lo guardo di sfuggita e noto che sta pensando a qualcosa mentre continua a fissarmi facendomi sentire in soggezione "ti andrebbe di venire dietro le quinte con me?" Mi giro di scatto verso di lui specchiandomi nei suoi occhi nocciola debolmente illuminati dal lampione "come scusa?" Mi sorride debolmente per poi ripetere "ti andrebbe di venire dietro le quinte con me? Così puoi seguire il concerto e alla fine darmi il giudizio del tuo primo ascolto alle nostre canzoni" lo guardo sorpresa non sapendo che rispondere "oh mi piacerebbe, ma non vorrei disturbare..." gli rispondo desolata
"Tranquilla non disturbi, te scongiuro accetta, mi fa piacere sapere che ci stai ascoltando non riuscirei a lasciarti qua fori mi sentirei in colpa" ancora con un pizzico di esitazione accetto, così Damiano intreccia delicatamente la sua mano nella mia e mi trascina oltre la porta di metallo dove gli sguardi degli operatori su di me mi fanno sentire fuori posto e questo ancora di più quando lo sguardo degli altri tre ragazzi si posa su di me "Ragazzi lei è Coraline, Coraline loro sono Victoria, Thomas ed Ethan" partendo da Ethan stringo le mani ai ragazzi *ecco su chi fantasticavano le altre, come biasimarle...* quando arrivo da Victoria le stringo la mano e lei mi fa un bellissimo sorriso "mi pare di averti gia vista ve'?" Mi domanda con ancora il sorriso stampato sulle labbra, io annuisco leggermente "si, quella volta alla pizzeria" mi sorride ancora una volta e poi inaspettatamente mi abbraccia "sei molto carina..." mi sussurra amichevolmente lei "oh grazie pure tu sei molto carina..." Ci stacchiamo dall'abbraccio e notiamo che gli altri ci guardano tra il divertito e lo stranito poi scoppiano a ridere in coro mentre io sorrido un po' in imbarazzo ma sentendomi comunque in un ambiente amichevole...

Coraline|Måneskin Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora