~Capelli come rose rosse~

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A sentire quella voce sento la pelle accapponarsi, lentamente mi giro verso di lui e quando il nostro sguardo si incontra accenna un sorriso che mi provoca i brividi sulla schiena, timidamente ricambio (per quanto mi sia possibile) e lo guardo con un filo di imbarazzo
Lascia la porta chiudersi alle sue spalle e si avvicina maggiormente a me, non sapendo che fare mi guardo intorno e noto che il tipo con cui stavo "litigando" fino a pochi secondi prima sembra essersi smaterializzato altrove... "Non pensavo fossi una nostra fan..." Esordisce Damiano cercando di allentare la tensione, le sua voce mi fa una strana sensazione, forse bella, mi si forma un nodo in gola, sento il collo andarmi a fuoco e vado in uno stato di totale imbarazzo "ehm...m no cioè, sinceramente non ho mai sentito una vostra canzone...delle amiche mi hanno voluto fare una sorpresa scordandosi della mia demofobia!"
Sputo le parole cercando di levarmi il groppo di gola e lui continua a guardarmi con un sorrisino sorpreso "wow non mi é mai capitato!" Risponde con sorpreso continuando a giocherellare nervosamente con una sigaretta tra le dita "...Cosa?" Gli domando per capire che intende "é strano pensare ad un pubblico che pur non conoscendoti viene ad un tuo concerto!" alza lo sguardo verso di me sorridendomi, e io comincio a sentirmi sempre più a disagio "ti va se ci sediamo su quella panchina" mi indica quella sulla quale ero sdraiata poco prima, annuisco leggermente e andiamo a sederci

Ormai si sta facendo buio e l'unica fonte di luce é quella fievole della luna, io mi guardo intorno tanto per non rimanere ferma con le mani in mano, dopo poco sento alla mia destra il rumore di un accendino accendersi, poi la fiammella che illumina leggermente i nostri corpi, Damiano avvicina a questo la sigaretta che tiene saldamente fra le labbra mi incanto a guardarlo ma per non sembrare un psicopatica che fissa le persone, distolgo lo sguardo altrove "AHIA CAZZO!" La fiammella si spegne di colpo e sento qualcosa cadere a terra "ma porcaputtana" sento il ragazzo al mio fianco imprecare mentre agita qualcosa che credo sia la sua mano "te sei bruciato? Tutt'apposto?" Gli domando divertita mentre cerco di trattenere una risata "che te ridi? guarda che fa male!" Mi risponde fintamente infastidito per poi scoppiare a ridere, in quel momento i lampioni si accendono così che Damiano si possa chinare per riprendere l'accendino, mi arriva una notifica dal telefono che prontamente accendo, noto che é un messaggio di Diana così lo leggo velocemente
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Diana
Do stai fra un po'
ce sta il soundcheck

Tranqui sto qua
fuori ma entro tra
poco

Diana
Ok ma fai in fretta

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Quanto sto per rispegnere il telefono però mi sento osservata, mi giro verso Damiano e lo vedo guardare con tenerezza l'immagine della home del mio telefono, appena vede che lo sto guardando non aspetta a farmi una domanda "chi sono quelle due?" Mi chiede dolcemente, mi schiarisco la voce sorpresa dalla domanda e rispondo "queste?" Chiedo indicando la home del telefono, lui annuisce leggermente "queste eravamo io e...e mia madre, madre madre, era il giorno del matrimonio dei miei genitori" marco la parola madre per far intendere quella che purtroppo non c'è più
"Oh wow...eravate bellissime, avevi i capelli rossi da piccola?"
"Si...ma-" mi blocco, forse per paura di togliermi totalmente la fragile corazza che cerco di tenermi stretta
"Continua..." mi incita gentilmente il ragazzo con un sorriso sulle labbra,
Dopo alcuni attimi di esitazione mi decido a continuare il discorso "Dopo la prima superiore o cominciato a odiare i miei capelli così li ho cominciato a tingere, tutto qui!" Cerco di dirlo con il tono rassicurante più finto che mai, Damiano mi squadra attentamente come se volesse leggermi dentro "Hai cominciato ad odiarli o sono gli altri che li odiavano?" Mi domanda girando il corpo verso di me portando le gambe al petto come se volesse vedermi meglio, la situazione si fa pesante e io vorrei andarmene ma sorprendendo me stessa decido di riprendere parola

"Dopo la morte di mia madre, in terza media, mi sono dovuta trasferire in una casa a roma centro, la casa della mia matrigna dove sto ora e così ho dovuto cambiare anche scuola e amicizie, essendo nuova, alla classe non ero molto simpatica e il colore dei miei capelli non ha aiutato portandomi anche stupidi nomignoli come peli di carota, testa rossa, testa di zucca e fin li mi andava anche bene, ma in prima superiore le cose sono peggiorate un ragazzo in particolare mi prendeva in giro e mi ha cominciato a picchiare e una volta é riuscito ad abusare sessualmente di me, dopo quella volta mi sono chiusa ancora di più in me stessa, nemmeno mio padre sa che la mia prima volta l'ho avuta a 14 anni non consenziente, così dopo alcuni mesi ho cominciato ad odiare i miei capelli, il mio corpo, il mio carattere, la mia voce, qualsiasi cosa che appartesse a me, così ho preso la decisione di tagliare e tingermi i capelli, per un periodo mi sono anche autolesionata, due volte finendo in ospedale...una cosa paradossale é che in quinta superiore quel ragazzo si é scusato con me dicendomi che quando mi picchiava era ancora minorenne e ancora non aveva capito come funzionava la vita e io sono stata talmente stupida che alcuni mesi dopo mi ci sono fidanzata, per poi essere nuovamente abusata e a quel punto ho capito di soffrire di sindrome di stoccolma e non credo di poterci far nulla, per questo spesso dico che l'amore fa male, sono riuscita a lasciarlo solo quando lo trovato nel letto con una delle mie vecchie amiche, amiche per modo di dire..." Per la prima volta dopo tempo riesco a raccontare il mio passato senza finire in lacrime sentendo il mio animo alleggerirsi...

Coraline|Måneskin Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora